Dall’11 febbraio disponibile sulle maggiori piattaforme on demand Bastardi a mano armata è la rivisitazione di un classico del genere thriller/poliziottesco: Vacanze per un massacro uscito nel 1980.
Una storia adrenalinica
Giorni nostri: in uno chalet di montagna vive una famigliola apparentemente tranquilla formata da Michele (Peppino Mazzotta) sua moglie Damiana (Maria Fernanda Cândido) e la figliastra Fiore (Amanda Campana), ragazza che ha con il patrigno una relazione non semplice.
Una notte, Sergio (Marco Bocci), appena uscito da un carcere nordafricano, irrompe in casa e li prende in ostaggio. L’uomo è lì per un compito particolare: deve infatti recuperare il bottino di un furto avvenuto molto tempo prima per conto di un furioso criminale soprannominato Caligola (Fortunato Cerlino).
Si sviluppa così una storia adrenalinica destinata a degenerare con clima e atmosfera a metà tra un thriller e un horror per atmosfere e clima cupo e claustrofobico.
Il trailer di Bastardi a mano armata
Un remake di tutto rispetto
Il regista Gabriele Albanesi coaudiuvato dai produttori Minerva Pictures e Rai Cinema che hanno già patrocinato Calibro 9 uscito sulle piattaforme OD il 4 febbraio, hanno nuovamente voluto omaggiare il regista di origine pugliese Fernando Di Leo, nato a San Ferdinando di Puglia l’ 11/01/1932, deceduto l’ 01/12/2003 e non a caso le due pellicole contano sullo stesso protagonista, cioè Marco Bocci.
Di Leo, considerato un maestro del genere noir in Italia e amato da Quentin Tarantino che ha spesso confessato di essersi ispirato a lui per i suoi film, realizza nel 1980 Vacanze per un massacro, la cui trama è di fatto simile a quella della pellicola di Albanesi.
Bastardi a mano armata ( il titolo ripropone uno dei classici titoli dei poliziotteschi anni Settanta) è un remake di tutto rispetto, capace di creare per tutta la durata la giusta atmosfera angosciante con catarsi finale malgrado però risulti a tratti forse lento e eccessivamente ridondante, ricalcando troppo lo stile dei film di quasi cinquanta anni fa.
L’eccessiva dose di violenza automaticamente lo allontana da una platea generalista e da chi preferisce situazioni decisamente meno tese, ma i cultori del genere sapranno apprezzarlo soprattutto per i suoi interpreti maschili, tutti motivati e già non nuovi a tematiche noir o di genere poliziesco (Mazzotta è il celeberrimo Fazio della ventennale serie dedicata al Commissario Montalbano mentre Cerlino ha lavorato in Nero a metà e La porta rossa ambedue storie di forte impatto emotivo).