Eccomi qui ancora una volta per parlare dei film del weekend.
Che hai fatto la scorsa settimana?
Sei andato alla ricerca dei film perduti o ti sei accontentato di quelli più gettonati?
Questa settimana la seconda categoria è un pò più ridotta: sai perchè?
Di seguito tutti i dettagli.
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Kritiko Kattivo: Ecco Le “Kattive” recensioni del fine settimana
Qui dove scrivo la temperatura è notevolmente aumentata e credo che molta gente abbia già i pensieri proiettati alle vacanze estive.
Ovviamente anche i distributori cinematografici la pensano come me e, come ogni anno di questo periodo, riducono i film su cui puntare per gli incassi.
Quindi bando a filmoni da budget eccessivo, con attori che tirano e grandi effetti speciali e largo a film a minor impatto economico (sia come spese che come incassi).
Naturalmente questo è il pensiero di chi vede il cinema come fonte di guadagno: per me questo è il periodo più divertente, perchè quando si dà spazio a film poco pubblicizzati si possono avere spesso piacevoli sorprese.
Ma bando alle ciance e iniziamo la nostra operazione di taglio e cucito.
Come vi dicevo la categoria dei filmoni (o blockbuster se vogliamo fare gli americani) questo weekend è ridotta a tre titoli di cui i primi due sono biopic più o meno romanzati: Robin Hood e Manolete.
“Robin Hood”: basta non ne possiamo più!
Nel primo Russell Crowe (diretto nientemeno che da Ridley Scott) richiama in ballo l’ormai famoso uomo in calzamaglia che ruba ai ricchi per dare ai poveri: storia fritta e rifritta, vista in cartoon e persino parodiata.
Lui giura che la sua storia è differente (come le banche….che poi sono tutte uguali!): dobbiamo credergli?
“Manolete”: Perso negli occhi di Penelope Cruz
Su Manolete, vita del famoso torero, devo farvi una confessione: sarò pure Kattivo ma ho anch’io i miei punti deboli: uno di questi è l’attrice protagonista del film.
Ebbene si: quando vedo Penelope Cruz divento buono come un bel cono al cioccolato (viste le temperature…) e i pensieri kattivi fuggono via.
Certo potrei puntare la mia attenzione su Adrien Brody ma, quando penso alla donna che ha avuto accanto durante le riprese del film non posso che incattivirmi sul suo naso.
“Piacere, sono un po’ incinta”: Le solite parti di Jennifer Lopez
Potrei passare ora alla protagonista del terzo film: Jennifer Lopez, la donna dal lato-B più famoso del mondo ma che quando si gira e comincia a parlare…
Ok forse sono troppo kattivo: però non sarai stufo anche tu di queste parti da donna sposata, fidanzata, ex, amante, nuora e chi più ne ha più ne metta?
Unica novità: un pupo a rovinare i suoi progetti matrimoniali…
E ora passiamo alla mia rubrica preferita, quella dei film poco distribuiti, che oggi, grazie alla scarsa quantità di film cattura-sale, possono respirare un pò di più.
Questa volta potrei anche intitolarla “rubrica dei film premiati e dimenticati”, perchè ognuno ha ricevuto premi anche importanti.
Adam e Non è ancora domani: Film premiati e poco conosciuti
Il primo è Adam, nientemeno che il vincitore del Sundance 2009:
Adam (Hugh Dancy), un ragazzo affetto da una forma di autismo, conosce Beth (Rose Byrne) la nuova vicina di casa.
Nonostante le difficoltà legate alla malattia, tra i due nasce l’amore.
Il secondo ha vinto invece il Prix Europa Cinéma al Festival di Cannes 2009: è Non è ancora domani (la pivellina).
Patti, una donna che vive con il marito in una roulotte nella periferia di Roma, trova in un parco Asia, una bimba di due anni.
In tasca ha un biglietto della mamma che le promette che sarebbe tornata: Patti comincia così la ricerca della donna e intanto si prende cura della bimba.
Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio
Cast d’eccezione per un film, sull’Italia multietnica e xenofoba, il cui titolo sembra ricordare, per lunghezza, quelli della Wertmuller: Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio.
Diretto da Isotta Toso, troviamo tra gli interpreti:
- Daniele Liotti,
- Kasia Smutniak,
- Milena Vukotich,
- Francesco Pannofino,
- Ennio Fantastichini
- e Hamed Hafiene.
Gli ultimi due già visti insieme in La cosa Giusta di Marco Campogiani.
Nel caso di questo film il Premio Flaiano 2006 è andato all’omonimo libro da cui è tratto.
Shadow: Horror Italiano premiato e diretto da Federico Zampaglione
Concludiamo la nostra carrellata con Shadow, film horror diretto da Federico Zampaglione, ex-cantante dei Tiromancino, al suo secondo lavoro dietro la macchina da presa (dopo Nero Bifamiliare).
Il film è vincitore del premio alla migliore sceneggiatura al Fantasy Horror Award 2010 ed è ambientato in un bosco che nasconde oscuri segreti.
E anche per oggi credo di averti detto tutto.
A te la scelta e, come ogni settimana, aspetto i tuoi commenti qui sotto.