E’ un vero onore per me avere come ospite di questa rubrica l’attrice Monica Scattini, per la prima volta in veste di regista del cortometraggio Love Sharing di cui parliamo in questa intervista.
Monica Scattini non ha certo bisogno di presentazioni: figlia del regista Luigi Scattini ha interpretato numerose pellicole e lavorato con grandi registi quali Ettore Scola, Dino Risi, Mario Monicelli e tanti altri. Per la prima volta è passata dietro la macchina da presa scrivendo, interpretando e dirigendo il suo primo cortometraggio dal titolo Love Sharing.
Love Sharing
Margherita ha da poco chiuso una relazione e ha deciso di liberarsi di tutto ciò che riguarda il suo ex, compresa una collana che vuole riconsegnargli. Non avendo l’auto utilizza il car sharing ma da qualche giorno sembra che qualcuno voglia utilizzare la sua auto sempre quando serve a lei…
Splendido esordio per l’attrice Monica Scattini che è riuscita con molta disinvoltura a destreggiarsi davanti e dietro la macchina da presa. Grazie ad una solida sceneggiatura ed un montaggio fluido costruisce una storia divertente che attira ed incuriosisce lo spettatore fino al colpo di scena finale. Ottima la scelta dei protagonisti, tutti a proprio agio nei rispettivi ruoli.
Le domande a Monica Scattini
Salve Monica, per noi è un’onore averla come ospite di cinemio. Del corto è autrice di soggetto e sceneggiatura nonchè regista e protagonista. Tra l’altro nelle note di regia afferma di aver fortemente voluto questo corto. Ce ne può raccontare la genesi?
Come quasi tutte le opere prime anche la mia storia nasce da un fatto autobiografico,anche io come Margherita sono stata lasciata e anche io mi sono liberata di tutto ciò che mi ricordava il mio ex quindi anche della macchina e anch’io ho cominciato a usare il CAR sharing. Tutto il resto è fantasia e, nonostante le premesse, la storia finisce bene lasciando aperte varie possibilità.
Questa è la sua prima esperienza da regista. Com’è andata? E’ stato difficile essere dietro e davanti la macchina da presa?
Proprio perché era la mia prima esperienza non mi sono resa conto di quanto sarebbe stato difficile ricoprire tutti e due i ruoli ho cercato di preparare bene le scene provare con gli attori e con la troupe e poi prepararmi come attrice. La scena che ho amato di più e che, tra l’altro, è stata la prima che ho girato, è il finale con Argentero e la Costantini perché è l’unica dove non ci sono e quindi ho potuto fare solo la regista e dirigere gli attori. Che bello, che divertimento!!!
Parliamo dei protagonisti del corto: oltre a lei, Alessandro Haber, Luca Argentero, Sandra Milo ed Eugenia Costantini. Come li ha scelti e come ha lavorato con loro per la definizione dei loro personaggi?
Mentre scrivevo i personaggi pensavo agli attori: il personaggio di Claudia è cucito addosso alla Milo le sue battute le ripetevo con la sua voce ed erano perfette. Haber è un mio carissimo amico e non ho mai avuto dubbi: il mio protagonista doveva essere lui è bravissimo e in questo ruolo trovo che abbia anche un certo fascino. Eugenia è così dolce ed è un angelo perfetto e Luca è veramente bellissimo: gli ho detto “ho bisogno del più bel sorriso del cinema italiano mi fai Simone?“e lui ha detto sì!
Il corto è stato proiettato qualche giorno fa alla Casa del Cinema. Com’è andata? Quali sono state le impressioni che più ha apprezzato?
È stata una serata bellissima sono venuti tanti amici, tanti attori, tanti registi sceneggiatori produttori io ero molto emozionata era una sorta di esame per me ma visti gli applausi penso di averlo superato!
A proposito della proiezione ecco un video della serata:
Ha dedicato il cortometraggio a suo padre, il regista e sceneggiatore Luigi Scattini al cui lavoro sicuramente si sarà ispirata. C’è qualche aspetto del suo modo di essere regista e sceneggiatrice che più l’avvicina a lui?
Mio padre mi ha insegnato tutto soprattutto l’amore per il cinema e per questo mestiere ha voluto che lo seguissi nei suoi film ricoprendo vari ruoli dalla produzione alla regia, dai costumi alla scenografia e questo mi è servito molto è stata la scuola migliore.
Ma io volevo sempre e solo fare l’attrice fino a quando la mia vita è cambiata quattro anni fa quando lui se n’è andato e quando dopo poco sono stata lasciata. Fino a allora non avevo mai pensato di dirigere qualcosa o scrivere una storia tutta mia. Così è nato LOVE SHARING ed è per questo che l’ho dedicato a lui.
E ora uno sguardo al futuro. Dove potremo vedere Love Sharing? C’è già un nuovo progetto nel cassetto? La vedremo ancora nel ruolo di regista?
Adesso che c’ho preso gusto certo che voglio continuare a fare la regista! Spero che LOVE SHARING abbia un futuro intanto sarei già contenta se fosse proiettato nelle sale prima del film come si faceva una volta per i documentari e i cortometraggi italiani.
Ringrazio di cuore Monica Scattini e spero di averla di nuovo ospite di questa rubrica per un nuovo interessante progetto.