La rubrica “Evergreen: non l’hai ancora visto” ci porta alla scoperta di film intramontabili. Scopri il perché, almeno una volta nella vita, bisogna vederli. Andiamo alla scoperta di una delle più importanti pellicole sulla tossicodipendenza.
Il cinema, negli ultimi anni, ha sfornato grandi pellicole avente come tematica quella della droga, e in particolare, ognuno a suo modo, ne ha messo in scena la piacevole ascesa e il suo inevitabile declino. Tra le pellicole più rilevanti non possiamo non citare: Requiem for a Dream, con un fantastico Jared Leto, l’ecclettico Arancia Meccanica per poi finire ai più conosciuti come Trainspotting, oramai divenuto film cult, I ragazzi dello zoo di Berlino, e infine Blow (il più popolare tra i titoli citati).
Paradiso + inferno: cosa succede quando qualcosa si mette tra te e ciò che ami?
Dovendone scegliere uno proponiamo Paradiso + inferno in quanto si differenzia dai precedenti per la sua capacità di esprimere al meglio il disagio che, una delle piaghe sociali più grandi di sempre, può portare all’interno di una coppia, distruggendone gli equilibri. Inoltre, è il film che ha consacrato definitivamente il talento del giovane attore Heath Ledger, morto, per ironia della sorte, prematuramente per overdose di medicinali.
Il film segue il filo logico di tante altre trame riguardanti la tossicodipendenza, narrando la vicenda di una coppia di giovani formata da Dan, aspirante poeta, e Candy, aspirante pittrice, (interpretati rispettivamente dagli attori australiani Heath Ledger e Abbie Cornish).
Affiatati, eccentrici, e dannatamente belli, i protagonisti, dopo essersi inizialmente abbandonati al piacere effimero dell’eroina, cercheranno in tutti i modi di smettere. Entrambi vivono un rapporto difficile con i rispettivi genitori che, rinunciatari, non fanno quasi per nulla per cercare che i propri figli possano uscire dal tunnel della droga, pur essendone consapevoli.
La pellicola propone una sequenza di situazioni correlate tra di loro. Ne vien fuori un mix perfetto di vicissitudini intrinseche di amore, odio, passione, sofferenza, abnegazione, complicità, e infine, solitudine.
I protagonisti si troveranno nelle battute iniziali in paradiso, traendo sempre più piacere nella sregolatezza che gli effetti degli stupefacenti comportano, per poi trovarsi all’inferno, soffrendo e cercando disperatamente di uscirne, scoprendo che quando si è arrivati al punto di dover smettere, difficilmente ci si riesce, e quando c’è la possibilità di uscirne facilmente, ebbene non si vuole.
<<Quando puoi smettere non vuoi…
Quando vuoi non puoi!>>
-Casper, rivolgendosi ai due giovani, in una delle scene più significative del film-
Nel cast è presente il premio Oscar Geoffrey Rush (vedi Shine, le serie dei Pirati dei Caraibi, Il discorso del re e La Migliore Offerta) nella parte di Casper, un amico stretto della coppia, che condividerà, spesso e volentieri, una dose con i due, fornendoli talvolta anche un aiuto economico nei momenti di difficoltà. L’attore australiano offrirà una delle sue più toccanti interpretazioni, lasciando un segnale forte a chi fa uso di queste sostanze.
Lo spettatore si troverà spesso coinvolto emotivamente nel guardare alcune delle scene di questo film che, inevitabilmente, porta ad immedesimarsi e a condividere il dolore che i due anti-eroi dovranno sopportare.
Verso la metà, trovi una delle scene più significative del film, quando, per cercare di smettere, la giovane coppia prenderà una decisione drastica, isolandosi in una casa di campagna, con poche distrazioni e senza possibilità di potersi fare. E’ in questo frangente che verranno messi a dura prova e si raggiungerà il punto più alto di questa pellicola che tanto ha donato al cinema internazionale, grazie ad una particolare “intimità” che riesce ad instaurare con il pubblico.
Come inizialmente annunciato, Paradiso+Inferno offre una visione più “umana” e introspettiva del mondo della droga, e di chi ne fa uso, rispetto a tante altre pellicole che trattano l’argomento. Racconta una love story dolce e romantica, ma allo stesso modo, denuncia una realtà crudele, facendolo senza lasciare nulla al caso.
Un film forte e deciso che inizialmente ti avvolgerà nella sua trama, facendoti credere che, superato l’effetto positivo della dose, tutto possa filare liscio, ma cosa faresti se tutto ciò che devi fare per trattenere ciò che ami, fosse irrealizzabile? Come ti comporteresti, superato il limite dal quale non si torna indietro, di fronte a qualcosa che non puoi sconfiggere, vedendoti allontanare ciò che più ti sta a cuore? Riusciresti a frenare i tuoi impulsi, prima che il peggio accada? Non resta che immergerti nel capolavoro di Neil Armfield e fare la tua scelta.
Della rubrica “Evergreen: non l’hai ancora visto” leggi anche: