L’immigrazione diventa conoscenza attraverso la Settima Arte: è il Lampedusainfestival

Il cinema spesso si trova ad affrontare tematiche forti, sociali che, proprio attraverso il grande schermo, diventano patrimonio comune e danno vita a nuove forme di scambio culturale. Leggendo qua e là di cinema ho deciso di regalare a chi ancora non lo conoscesse (visto che non ne ero a conoscenza neanche io) il Lampedusainfestival – Festival delle Migrazioni.

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Come si può facilmente intuire, l’evento è dedicato al tema – mai nell’occhio del ciclone come in questo momento storico – dell’immigrazione e del difficile rapporto tra migranti e non migranti. Non a caso, inoltre, questo festival si svolge a Lampedusa, da anni ormai terra di approdo, di scambio, porta d’Europa e simbolo di speranza per molti; è proprio qui che inizia il confronto con “l’altro”, cominciano nuove storie di vita tutte da raccontare e prende vita un difficile incontro di culture.

Lampedusainfestival si svolgerà dal 19 al 25 luglio 2010 ma il termine per partecipare è fissato dal bando di concorso (scaricabile dal sito della manifestazione) al prossimo 5 maggio 2010. Le sezioni sono quattro: “Migranti – Incontro con l’Altro“, per lavori incentrati sulle relazioni che sorgono con gli altri, i cosiddetti diversi; “Informazione“, per lavori che parlano del ruolo che l’informazione giornalistica ricopre attualmente riguardo a queste tematiche; “Naturalistica“, sezione che raggruppa cortometraggi che documentano come la natura ci possa raccontare belle storie di migrazioni; “Racconti Lampedusani e Linosani“, sezione riservata agli studenti delle scuole delle isole Pelagie per cortometraggi su racconti e memorie degli anziani sulle tradizioni di quei luoghi.

In questo modo, la Settima Arte diventa modalità di scambio e di incontro tra culture e potrebbe addirittura dare nuove spinte ad azioni concrete che possano facilitare la coesistenza tra popoli diversi.

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