Cinema nelle scuole: ‘Senza ritorno’ di Marco Di Gerlando

Oggi parliamo di un progetto molto interessante dedicato ai ragazzi che vogliono avere un futuro nel mondo del cinema: il cortometraggio di Marco Di Gerlando dal titolo Senza ritorno.

Senza Ritorno

Alessio e Daniele sono fratelli e, come tanti ragazzi della loro età, hanno difficoltà a relazionarsi con un’insegnante della loro scuola che sembra prenderli continuamente di mira. Così decidono di vendicarsi cercando di spaventare la figlia della prof mentre fa jogging. Ma le cose sfuggono loro di mano e lo scherzo si trasforma in tragedia…

Ritroviamo il regista Marco Di Gerlando, già intervistato, insieme al fratello Riccardo nelle nostre pagine, che, questa volta solo, ci presenta un progetto fatto in collaborazione con una scuola superiore di Sanremo. Senza ritorno racconta, in modo molto intenso, un tema sicuramente diffuso tra i giovani: l’incapacità di relazionarsi con gli adulti e la conseguente reazione violenta che facilmente può degenerare e arrivare ad un punto di non ritorno. Girato con ragazzi non professionisti, il corto pecca sicuramente di un pò di inesperienza nella recitazione, ma questo non influisce nella capacità di emozionare e colpire lo spettatore con un realismo e una durezza delle immagini che denotano invece la maturità e l’esperienza del regista. Sicuramente un corto consigliato, prima di tutto ai giovani, non solo per il tema ma anche come esempio da seguire per chi, come i protagonisti del corto, sognano un futuro nel cinema.

Le domande al regista

Ciao Marco, bentornato su cinemio. Iniziamo dal tema del corto, davvero molto delicato: mi hai detto che è un progetto che hai coordinato con una scuola superiore. Vuoi raccontarci i dettagli?

Il corto è un progetto di alternanza scuola-lavoro all’interno del quale gli studenti svolgono le varie mansioni professionali di una vera e propria casa di produzione cinematografica, quindi dalla fase di progettazione alla realizzazione pratica di un film, impegnandosi anche nella fase recitativa. Il progetto è nato dalla collaborazione tra l’istituto professionale C.Colombo di Sanremo, l’associazione Sanremo Cinema e la società di produzione video MDG Produzioni di cui sono a capo.

 

Uno dei protagonisti del corto

Come è andata la fase di lavorazione? ci sono aneddoti che vuoi raccontarci?

I ragazzi volevavano raccontare una storia forte sul tema della violenza giovanile, io ho appoggiato sin da subito la loro idea, anche perchè mi sembrava d’obbligo, per una mia personale visione educativa, stimolare la loro fantasia. Dopo una serie di incontri abbiamo individuato il soggetto e poi esteso la sceneggiatura, abbiamo lavorato molto sull’improvvisazione, le scene una volta pensate le provavamo prima, successivamente le registravamo in video e quando ci convincenvano le trascrivavamo sul copione.

 

Un'immagine del backstage

Passiamo ora al cast: è evidente che gli attori del tuo corto sono non professionisti. Come li hai scelti e come hai lavorato con loro per la costruzione di ciascun personaggio?

Dopo aver scritto il soggetto, ho realizzato dei veri e propri provini, facendo esprimere loro di fronte a delle situazioni drammatiche che avremmo ritrovato poi nella storia che volevamo raccontare. I ragazzi erano alla loro prima esperienza sia davanti ma anche dietro una macchina da presa ma devo dire che hanno lavorato con grandissimo impegno e ammirevole professionalità.

Uno dei protagonisti del corto

Abbiamo già accennato, in una tua precedente intervista, all’associazione Sanremo Cinema da te fondata. Vuoi parlarcene nei dettagli?

Il progetto è stato appoggiato dall’Associazione Sanremo Cinema di cui sono socio fondatore, grazie alla quale ho avuto un grosso appoggio logistico e tecnico. E’ scopo dell’associazione infatti promuovere la cultura cinematografica nella provincia di Imperia tra i più giovani e non.

Uno dei protagonisti del corto

Infine uno sguardo al futuro. In quali festival potremo vedere Senza Ritorno? E tu hai già un nuovo progetto nel cassetto?

Il corto sarà presentato principalmente ai festival cinema scuola ma sicuramente sarà anche spedito a qualche concorso più grosso. Al momento sto lavorando ad un nuovo cortometraggio dal titolo Nella tasca del cappotto, una favola nera sul tema della violenza domestica. Le riprese del corto prenderanno il via a metà settembre.

Marco Di Gerlando sul set

Ringrazio Marco Di Gerlando per l’intervista e, prima di salutarlo, gli faccio un in bocca al lupo per questo nuovo progetto di cui spero ci parlerà a breve.

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