Temporalmente è trascorsa appena un’ora dalla morte di Vesper e l’agente James Bond deve cercare di portare avanti la sua missione senza però coinvolgere la sua questione personale.
La trama del Film:
E’ proprio durante un interrrogatorio a Mr White (Jesper Christensen) che Bond (Daniel Crag) e M (Judi Dench) scoprono che l’organizzazione che minacciava Vesper e che sta tramando anche alle loro spalle si chiama Quantum e fa capo ad un certo Dominic Greene (Mathieu Amalric).
Inizia così un lungo viaggio che porterà Bond in Sudamerica, in Austria ed infine ad Haiti dove riuscirà anche a sventare il piano di Greene per prendere il controllo di una delle risorse naturali più importanti nel mondo: l’acqua.
Durante i suoi viaggi Bond incontrerà l’agente Fields (Gemma Arteton) con cui avrà anche una relazione e Camille (Olga Kurylenko) con la quale condividerà il desiderio di vendetta.
Il tema centrale:
Diciamo che è intorno a questo tema della vendetta che si svolge la vicenda di 007 Quantum of solace; ho letto molte cose interessanti su questo film e mi faceva piacere raccontarvele.
La Regia:
Prima di tutto il film ha la regia di Marc Forster, già premio Oscar per Crash, il quale, come ha dichiarato lui stesso in una intervista, ha voluto dare un’impostazione diversa rispetto alle precedenti edizioni concentrandosi più sul personaggio di Bond che sui gadget; egli lo vede come un personaggio dark e solitario e devo dire che ci è riuscito benissimo, a me è sembrato inoltre un film molto realista fin dalle prime scene di inseguimento in Italia.
In secondo luogo mentre la storia del film è originale ed è scritta da Neal Purvis, Robert Wade e Paul Haggis, solo il titolo è invece ripreso da un racconto contenuto nella raccolta “Solo per i tuoi occhi” di Ian Fleming; ho trovato molto interessante anche il fatto che è la prima volta che ci sia un sequel nella storia bondiana, anche se, come dichiarato dallo stesso Haggis: “i collegamenti da un film all’ altro ci sono sempre stati: penso ai rimandi di Dalla Russia con amore al precedente Licenza di uccidere” (da Primissima n. 11 pagg. 14, 15).
Le interpretazioni degli attori:
Quantum of solace, letteralmente “Quanto di conforto” è un film che personalmente ho molto apprezzato per diversi motivi: innanzitutto la bravura degli attori, fra tutti oltre al palestratissimo Daniel Crag che non mi ha sicuramente deluso in quanto è riuscito come al solito ad umanizzare molto bene il personaggio di Bond, ho notato Mathieu Amalric, per intenderci quello di Lo Scafandro e la Farfalla, il quale viene da una tradizione profondamente diversa; di un cinema d’essai e tra l’altro ha sempre avuto una profonda vocazione per la regia tanto che ha iniziato la sua carriera proprio per diventare regista.
Il personaggio che lui interpreta è Dominic Greene, un cattivo che ama apparire ma nello stesso tempo essere “il meno visibile e riconoscibile possibile” (da Primissima n. 11 pagg. 14, 15), questo attore è inoltre riuscito ad intrepretare il personaggio senza però avere l’appoggio di tic e arti artificiali come invece era avvenuto in passato.
Senza considerare la splendida Judi Dench, sempre pronta a difendere il suo Bond anche quando nessuno capisce fino in fondo le sue mosse. Non va senz’altro dimenticato il bravissimo Giancarlo Giannini, nel film Ren Mathis, al quale Bond si rivolge quando la CIA decide di non proteggerlo più; e che gli dà il suo aiuto fino alla fine, fino addirittura a morire tra le braccia di Bond.
Originalità della Storia:
In secondo luogo l’ho molto apprezzato per la storia, ben costruita e che non ti permette solo per un attimo di distrarti (nonostante il film duri ben 109 minuti) e per i luoghi, visto che c’ è molta Italia nel film e questo credo sia una enorme pubbicità per il nostro Paese; si vedono delle bellissime scene del palio di Siena.
Considerando la tradizione di 007, secondo me questo film si può considerare sicuramente innovativo e originale in quanto cerca di unire la tradizione bondiana con le moderne tecnologie affrontando anche dei problemi attuali come quello delle risorse naturali, dell’acqua e del petrolio, ma a differenza del precedente Casino Royale la vendetta personale risulta essere la vera spinta di Bond per combattere nuovi avversari.
Olga Kurylenko = grande gnocca, quindi “007 Quantum of solace” film bellissimo… (scherzo :).
Questo film mi è piaciuto perchè quella sera avevo voglia di vedere un pò d’azione, quindi sono riuscito a digerire anche il montaggio da mal di mare.
Per il resto, rispetto a “Casinò Royale”, che mi era piaciuto abbastanza, questo mi è sembrato più il suo terzo tempo.
Craig mi sembra molto più sovietico che britannico. A parte ciò la sua recitazione non mi entusiasma: è quasi robotico; forse avrà anche dei limiti espressivi, la sua faccia mi fa pensare ad un incrocio pechinese/pitbull/pomodoro…certo, a tal riguardo c’è anche la componente “regista” , ma, al limite c’avrei quasi visto meglio Schwarzenegger, Arnold Schwarzenegger 🙂
Preferisco Pierce Brosnan, la sua qualità del dialogo e della comunicazione non verbale è nettamente superiore.
Inoltre stavo per avere una crisi d’astinenza da carenza di gadget ipertecnologici….dimenticavo una particolarità: nel terzo 007 Shirley Eaton veniva asfissiata per l’oro che la ricopriva interamente, in questo l’agente Fields, dal petrolio….(chissà perchè ho associato il fatto che la mia prossima automobile dovrà essere alimentata da energia alternativa..:).
Ripeto: quella sera non sono uscito dalla sala deluso, ma con la particolare voglia di un vodka-martini mescolato non agitato …spero che il prossimo regista riesca ad evidenziare un pò più d’ironia e dialogo.
@Armando: confermo la bellezza di Olga Kurylenko ;), anche se sono rimasto sbalordito dal fatto che come per tutte le donne interpretate nei film di 007 alla fine…..beh non lo voglio dire per chi non ha ancora visto il film ;).
Effettivamente come dice anche la stessa Paola nel suo articolo, nonostante non ventga detto, è praticamente la continuazione del precedente Casino Royale, potevano anche chiamarlo Casino Royale II ed era la stessa cosa ;).
Personalmente a Pierce Brosnam preferisco Craig, forse perchè preferisco l’azione ai dialoghi ;).
Una fisicità che nei precedenti film (a parte lo stesso Casino Royale) non era così forte, e devo dire che questa scelta piace molto, non a caso, il nuovo bond sta avendo un discrto successo mentre il (vero)
britannico Pierce era un pò ttroppo fighettino ;).
Ho detto la mia, vediamo cosa ne pensa Paola ;).
Anche a me piace l’azione e Craig è bravo, ma, da come ho commentato, si capisce bene che, per me, in questo film, manca il dialogo in quantità e qualità del primo attore. In estrema sintesi e sostanza se dovessi scegliere fra Craig molta fisicità / dialogo scarso e Brosnan poca fisicità e buon dialogo sceglierei quest’ultimo… de gustibus…;)
@Aromando: assolutamente d’accordo con te sul fatto che Craig sembra fatto di ghiaccio, ma forse potrebbe essere anche quello un lato positivo.
E’ certo che ognuno ha i suoi gusti ;), io preferisco l’action in questo tipo di film.
Il fascino del grande schermo sta proprio nel portare in evidenza delle scene tramite la grandezza della sala e la qualità degli effetti audio, che in un piccolo schermo non sono di pari livello ed apprezzabili.
Infatti, quando rivedrò lo stesso film in TV, come mi è già successo ;), rimarrò un pò deluso da questo film che mi aveva tanto entusiasmato al cinema ;).
Al prossimo film.
@Armando: riguardo Pierce Brosnan sono d’accordo con te per quanto riguarda il dialogo, ma a me lui non ha mai colpito e sinceramente non lo vedo come agente 007; non so sarà che vedo parecchia differenza con Sean Connery (anche se so benissimo che i due non si possono confrontare). Daniel Crag invece lo vedo come il classico “duro” che a me comunque risulta simpatico in quanto dotato di un fascino particolare…lo so è un giudizio assolutamente soggettivo e discutibile, ma in fondo non credo di essere l’unica a pensarla così visto l’enorme successo che ha avuto.
@mirko: sono assolutamente d’accordo con te sul fatto che soprattutto questo 007 è da vedere al cinema per non rimanere delusi dalla TV.
(di nuovo online dopo che mamma telecom mi ha lsciato a piedi per 1 settimanaaaaaaa: meledetti incompetenti!!)….
Paola scrive: “…lo so è un giudizio assolutamente soggettivo e discutibile, ma in fondo non credo di essere l’unica a pensarla così..”
…ovvio: i commenti li inseriamo per dire la nostra anche in base ai gusti, fortunatamente, soggettivi…non serviva ribadirlo…. bastava il mio “de gustibus…;)”
Dimenticavo: Lo 007 di Connery lo preferisco sia a quello di Brosnan che a quello di Craig.
Buon fine settimana.