Second Chance: il ritorno (confuso) della Bier

Arriva al cinema il prossimo 2 Aprile il nuovo film del Premio Oscar Susanne Bier che, tornata in patria dopo la parentesi hollywoodiana, decide di creare un racconto più minimale inserito nel genere thriller-poliziesco in Second Chance.

a second chance

Trama

Andreas (Nikolaj Coster-Waldau; Il trono di spade, Oblivion) è un poliziotto che sembra avere una vita perfetta: il lavoro che ama, una moglie meravigliosa e un bambino avuto da poco. Le cose si complicano quando, incontrato un vecchio amico ora criminale e tossicodipendente Tristan, a seguito di un tragico evento le loro due vite s’intrecceranno sino ad inevitabili conseguenze.

Trailer del film ‘Second Chance’:

Love is…

Love is all you need. Questa era la premessa del primo film della Bier dopo il meritato Oscar al miglior film straniero con In un mondo migliore, nel 2010. In quel caso ci trovavamo in un’Italia patinata, dentro una commedia di sentimenti e drammi con un convincente Pierce Brosnan. Possiamo adattare quel titolo anche dentro questa pellicola, seppur con un’accezione negativa.

È l’amore estremo per la moglie Anna (Maria Bonnevie, l’unica punta recitativa positiva, ricca di sfumature e ben tratteggiata con un lavoro di sottrazione dei dialoghi) che spinge Andreas fino all’estremo, fin’oltre a ciò che eticamente e moralmente sarebbe considerevole fare. Il problema alla base del loro complesso rapporto sta proprio nell’ostinazione di un marito di non vedere nella moglie i reali problemi e le crepe di un carattere e di una malattia mentale evidente ad occhio esterno e, quindi, di proiettare nel suo sguardo solo quello che gli fa comodo vedere affinché possano mantenere un equilibrio apparente nel loro rapporto.

second chance film

Oltre i limiti

La presenza della Bier è visibile ma probabilmente la parentesi hollywoodiana, come tanti prima di lei, non deve avergli fatto bene: dopo Love is all you need nel 2012 e Una folle passione nel 2014, torna in patria e con Second Chance mantiene la cura nella costruzione stilistica dell’immagine, un’importante lavoro di fotografia e messa in scena con un impianto cromatico che rispecchia le sfumature emotive dei personaggi, un serrato lavoro di montaggio che cerca di alternare inquadrature dei personaggi immersi in ambienti suggestivi a piani ravvicinati degli stessi, quasi sino all’ossessione.

Il problema sta però in un impianto di montaggio e sceneggiatura quasi televisivo, un lavoro sugli attori parziale (lo stesso protagonista sembra spesso perdersi tra le direttive emotive richieste al suo complesso personaggio) e un distacco fin troppo evidente tra le sfumature dei personaggi e la loro evoluzione che porta ad una freddezza del racconto verso un pubblico che rimane sempre distante. Il copione di Second Chance, poi, ha delle evidenti crepe che portano poi ad un terzo atto piatto dove non si raggiunge mai il climax e tutto accade, così, come dovesse ancora succedere qualcosa che poi non avverrà.

second chance trama

La Bier sembra essersi persa in questo Second Chance, sembra non riuscire a trovare più il nucleo narrativo del racconto e, per quanto gli ottimi intenti ci siano, qui si rimane basiti, persi e lontani dentro i 107 minuti raccontati.

Nikolaj Coster-Waldau in Italia per presentare Second Chance

di Percorsi Up Arte

Nikolaj Coster-Waldau, il protagonista di Second Chance, ha incontrato la stampa in occasione della presentazione del film in Italia. Nel video le sue impressioni

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