Quasi amici: dove arriva l’amicizia

E’ da oggi nelle nostre sale Quasi amici, un film francese sull’amicizia maschile di Olivier Nakache e Eric Toledano e che vede come interpreti François Cluzet e Omar Sy. Ecco la nostra recensione in anteprima.

Quasi amici

di Francesca Barile

Da oltre un decennio i francesi ci hanno abituato a storie che parlano di rapporti sodali tra uomini profondamente diversi tra loro per estrazione sociale o personalità, forse come retaggio della cultura classico-cristiana (un esempio calzante è rappresentato dall’amicizia tra Davide, pastorello destinato a diventare re d’Israele e il principe Jonathan, figlio del re Saul).

Quasi amici titolo italiano che rende molto liberamente l’originale Intouchables (Gli intoccabili) è un film che parla del rapporto di complicità tra un ricco miliardario (François Cluzet) , la cui apparentemente dorata  esistenza è stata funestata da una serie di dolori (la morte per malattia dell’adorata moglie e la paralisi dal collo in giù a seguito di un incidente in parapendìo) e un giovane della banlieue alto e piazzato (Omar Sy) abituato a vivere dal sussidio di disoccupazione e di piccoli espedienti.

Pur imprigionato nello scafandro della malattia il miliardario non chiede pietismo ma un rapporto disincantato che riesce a trovare nel suo giovane badante, inizialmente riluttante ad adempiere a tutte le mansioni del suo ruolo, ma poi a suo agio e adeguato. Film che parla della disabilità con tono lieve e ironico strappando molti sorrisi e anche qualche risata grazie agli interpreti professionali e sempre in parte.

Si potrebbe obiettare che essere disabili gravi con alle spalle un esercito di domestici a disposizione non è molto difficile, o che come diceva una vecchissima telenovela “anche i ricchi piangono”, ma l’intento del film è un altro: l’obiettivo è mostrare la relazione che può crearsi tra due persone diverse se le barriere mentali e sociali che ognuno si pone vengono abbattute.

Dal rapporto badante-paziente i due uomini ne escono arricchiti umanamente e spiritualmente, pronti ad affrontare quello che la vita riserva loro con una nuova linfa vitale. Ancora più sorprendente l’inserto finale che mostra i volti dei due uomini che hanno ispirato la storia del film. Applausi.

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