Lezioni di cinema: Mario Martone – terza parte

Eccoci giunti alla terza ed ultima parte della lezione di cinema di Mario Martone. Oggi ci parla de Il Gattopardo di Luchino Visconti e del rapporto con Noi Credevamo e conclude la lezione con un accenno fugace al tema del suo prossimo film…

Il senso del film ed il rapporto con Il Gattopardo

Il Gattopardo di Luchino Visconti è un caposaldo del cinema italiano che deriva da un romanzo altrettanto importante che è quello di Tomasi di Lampedusa. C’è un elemento comune con Noi Credevamo che è quello del disincanto e dell’amarezza, la consapevolezza che il processo di unificazione del paese alla fine non avesse prodotto un vero cambiamento (famosa la frase ‘tutto deve cambiare affinchè tutto resti uguale‘).

Resta uguale il rapporto tra i padroni e i contadini, restano uguali le disuguaglianze sociali. Qualche giorno fa ero a Santena, la cittadina di Cavour, in occasione del conferimento del Premio Cavour 2011 ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, amico del film, assassinato pochi giorni prima che il film andasse a Venezia.

In quell’occasione mi hanno rimproverato il fatto di aver fatto un film anticavouriano ed antisabaudo. In realtà penso che Cavour sia stato un genio e che sia stato il grande artefice finale dell’unità d’Italia però credo anche che sia importante che noi tutti capiamo (e guardando Il Gattopardo lo si capisce anche lì) che comunque ci sono stati due Risorgimenti.

L’idea di unità che era quella di Mazzini e dei mazziniani e dello stesso Garibaldi (quella dei Repubblicani) non è andata a buon fine mentre si è realizzata l’Italia Sabauda con tutto quello che sappiamo e con tutto quello che il Sud ha dovuto subire.

E’ stato proclamatoVittorio Emanuele II re d’Italia, ma non c’è mai stato un Vittorio Emanuele I re d’Italia: il re non ha cambiato il suo nome perchè rimarcava la posizione della sua dinastia e quella del Piemonte a cui il sud finiva per annettersi. Tutte queste cose che sono ancora oggi alla base della nostra storia e delle nostre difficoltà hanno a che fare con la vittoria di quell’idea di Italia.

Ora è chiaro che la storia non va guardata con i se e con i ma, però la verità è che Mazzini ha perso e Cavour ha vinto. E quello che cerco di dire nel film è che non è possibile pensare la nostra storia dimenticando completamente gli sconfitti, quelli che non ce l’hanno fatta e che però hanno dato tutta la loro vita in nome delle le loro idee.

Nel video che segue Martone spiega nei dettagli il senso del film ed il rapporto con Il Gattopardo

I progetti di Martone

Oscar Iarussi:

Mario Martone è stato un membro della giuria all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Durante una conferenza stampa Alexander Sokurov, Leone d’Oro per il suo Faust ha affermato: ‘non è il film che ha bisogno del pubblico ma è il pubblico che ha bisogno del film’.

Analogamente Roberto Rossellini aveva affermato parlando dei suoi film: ‘gli altri fanno le brioche, io faccio il pane‘ riferendosi al fatto che delle brioches si può fare a meno ma del pane no. Oggi il pane è il tentativo di uscire dal disincanto della nostra storia contemporanea. Come si fa a recuperare un pò di incanto e a dire noi crederemo?

Nel video la risposta di Mario Martone e un accenno fugace al prossimo film del regista.

Termina qui la lezione di cinema di Mario Martone. Continua a leggere ed ascoltare le interessanti lezioni di cinema di cinemio.

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