Nuovo Santa Clause cercasi segue il trend inaugurato da Disney+ con Hocus Pocus 2: realizzare dei seguiti a film (o serie di film come in questo caso) che hanno quasi 30 anni, mantenendo i loro interpreti originali.
Dopo per la precisione 28 anni ritroviamo quindi Tim Allen nel ruolo di Santa Claus, affiancato da Elizabeth Mitchell nei panni della signora Claus (Mamma Natale?) e da Eric Lloyd in quelli del figlio Charlie, ormai cresciuto. Si aggiungono i due figli che Santa ha avuto dalla signora Claus, Buddy “Cal” Calvin-Claus, personaggio già incontrato nel terzo film della serie (2006), ma adesso interpretato da Austin Kane, e la sorella Sandra Calvin-Claus (Elizabeth Allen-Dick, figlia di Tim Allen nella vita reale). La serie di sei episodi è disponibile su Disney+ con i primi due dal 16 novembre, per poi accompagnarci con un episodio alla settimana fino a Natale.
Nuovo Santa Clause cercasi
Siamo al Polo Nord dove. Natale dopo Natale, sono passati un po’ di anni da quando abbiamo lasciato la famiglia Clause al loro happy ending. E, come tutti i lieti fini, anche il loro inizia ad avere qualche piccola crepa.
La signora Claus comincia a patire di essere rappresentata sempre come una vecchiettina un po’ burbera il cui unico ruolo è fare calzette o cioccolate calde e la cui importanza è talmente marginale da non avere neanche un nome proprio.
I figli, Cal e Sandra, pur apprezzando di vivere nel paradiso dei giocattoli, sono gli unici bambini – ora adolescenti – del luogo, e sognano una vita più normale, con amici umani e non solo elfi.
Lo stesso Santa Claus, pur mantenendo negli anni il suo prestigioso record di miglior Babbo Natale della storia, non è più quello di un tempo. Probabilmente anche, e soprattutto, a causa del numero sempre minore di bambini che credono alla sua esistenza e a quella, in generale, della magia. Perché, e questo lo si sa, meno si crede agli esseri magici più questi perdono di consistenza (e, evidentemente, di efficacia).
Insomma, tra le sue performance, non irreprensibili come in passato, e lo scontento della famiglia, Santa si trova a riflettere se non è il tempo di ritirarsi e lasciare il posto a qualcun altro.
Nel frattempo, e parallelamente, un altro padre di famiglia sta avendo problemi lavorativi a causa delle difficoltà di consegna dei suoi prodotti per Natale…
Molto carina e divertente, ideale per prepararsi al Natale
Che dire di Nuovo Santa Clause cercasi? Se vi erano piaciuti i tre film precedenti, lo adorerete (quantomeno a giudicare dai primi due episodi, che abbiamo potuto vedere in anteprima).
Tim Allen rimane il Best Santa ever, il più credibile dei vari Babbi Natali cinematografici (con giusto un dubbio per il Kurt Russel di The Christmas Chronicles/Qualcuno salvi il Natale, però un po’ troppo rock ‘n’ roll per detenere il primato). E, esattamente come la Bette Midler di Hocus Pocus, talmente simile al sé stesso del 2006 da far sospettare il patto con il diavolo per fermare i segni del tempo.
Oltre a un innegabile physique du rôle, ha anche quella dose di simpatia sufficiente a far sorridere ad ogni entrata in scena. In particolare quando con lui ci sono gli elfi. E più ancora quando c’è con lui il fido Noel (Devin Bright), suo braccio destro e più fedele estimatore.
Elizabeth Mitchell ci fa ridere per le sue più che legittime rivendicazioni riguardo a “Mamma Natale”. Effettivamente pare piuttosto discriminante il non darle neanche un nome e dipingerla sempre come una vecchiettina. Soprattutto quando lei è rimasta, ancora più di Allen, in splendida forma – basta sciogliere i capelli e toglier gli occhiali per dimostrarlo. Vedremo cosa succederà quando comparirà all’orizzonte anche, come dovrebbe, la Befana (Laura San Giacomo).
Divertente ma anche leggermente triste la constatazione che, come sottolineato nella finzione, sempre meno bambini credono alla magia del Natale. Perdendosi tanto e, letteralmente, facendo perdere forza a chi, come Santa Claus, di quella magia e della loro convinzione nella sua esistenza si nutre. Che anche nel mondo attuale, non solo in quello immaginato nella serie, ce ne sarebbe un gran bisogno, di quella e altra magia.
Per il resto, certo, nella versione originale il titolo, The Santa Clause, ha più senso, visto che “clause” significa “clausola”. Ed è stata una clausola in origine (nel primo film, del 1994) a obbligare Scott a diventare Santa per rispettarla. Così come è una clausola che gli permetterà adesso (forse, lo si capirà vedendo tutta la serie) di prendersi la meritata “pensione”. E di dedicarsi alla sua – un po’ malmessa – famiglia.
Si consiglia tra l’altro la full immersion e il ripasso degli episodi precedenti prima di dedicarsi alla serie. O, per chi non dovesse averli visti, di guardarli dopo aver visto i primi due episodi di Nuovo Santa Clause cercasi. Perché ci sono alcuni cameo (come quello della bambina ormai adulta) che si apprezzano appieno solo se si ricordano alcuni dettagli. E perché non c’è nulla di meglio che l’intera serie (di film oltre che di episodi) con una bella cioccolata calda (con panna, esageriamo!) per avvicinarsi al prossimo Natale in maniera appropriata.
Bilancio finale di Nuovo Santa Clause cercasi
Decisamente positivo. Non aspettiamo altro che vedere come procede la serie dopo i primi due episodi. E, nel frattempo, abbiamo già fatto scorta di cioccolata per “gustarcela” con lo spirito giusto!
