Citadel: Diana è una serie televisiva italiana di spionaggio basata sulla serie americana del 2023 Citadel. Uscirà su Amazon Prime Video il 10 ottobre 2024.
La serie tv trae larga ispirazione dalla serie tv americana uscita nel 2023, Citadel che vedeva come protagonisti l’attore Richard Madden (Cenerentola, Rocketman, 1917, Eternals, I Medici, Bodyguard, ecc.) e l’attrice Priyanka Chopra (La tigre bianca, Quantico, Love again, Matrix Resurrection, ecc.) e vede sempre tra i produttori esecutivi i fratelli Anthony e Joe Russo (Agente Carter, Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame, The Gray Man, ecc.).
I primi 6 episodi esprimono tutto il fascino degli spettacolari scenari naturali e culturali italiani e svizzeri. Infatti la serie è girata in Italia, così come a Lugano , Mendrisio e nel massiccio del San Gottardo in Svizzera. Da qui si avvia una spy story di impatto, con scene d’azione ricche di adrenalina, degne dei fratelli Russo, ma ciò che manca qui è la narrazione. La trama, i dialoghi e la recitazione non sono avvincenti come le scene d’azione e la serie tv rischia di limitarsi solo ad un paio di effetti speciali ben collocati.
Citadel: Diana, la trama
L’agenzia di spionaggio globale Citadel è stata distrutta dal sindacato Manticore; da allora, Diana Cavalieri (Matilda De Angelis), un agente sotto copertura della Citadel, è sola, intrappolata dietro le linee nemiche; l’unica via d’uscita per lei è fidarsi di Edo Zani (Lorenzo Cervasio), l’erede di Manticore Italia.
In cerca di vendetta e di risposte su chi abbia ucciso i suoi genitori, Diana entra a far parte di Citadel, diventando un agente addestrato con lo scopo di difendere la sicurezza di tutte le persone. Questo tenendo sua sorella all’oscuro della sua vera identità e sacrificando la sua vita privata. Ma quando sua sorella si troverà in pericolo, Diana dovrà fare i conti con una vita costruita su segreti, bugie e un amore pericoloso.
Il trailer della serie tv
Citadel: Diana, la recensione
Citadel: Diana non è un granché, ma non è neanche orribile. La maggior parte dei ritmi narrativi sono prevedibili. Anche con il budget sbalorditivo di questo show, i viaggi in giro per il mondo, i gadget high-tech e le coreografie di combattimento eleganti, manca qualcosa.
Gran parte della scrittura è così frustrantemente poco impegnativa che, sinceramente, risulta un po’ offensiva. Sfocato, costoso e vuoto. Il pubblico dei film d’azione è disposto a sospendere l’incredulità se il risultato vale il prezzo, ma Citadel: Diana non chiude mai le vendite.
Come si addice a uno spettacolo di questo genere, la trama è scarna come poche. Le sequenze d’azione sembrano standardizzate; e tutto è terribilmente insipido e generico.
Per quanto riguarda la parte attoriale è sempre bello vedere che un’attrice italiana come Matilda De Angelis venga riconosciuta anche a livello mondiale per il suo diritto, ma per quanto riguarda la performance, sembra che ci stia mettendo impegno con l’idea di una spia donna tosta, venendo fuori senza brio. Così come Lorenzo Cervasio, si impegna molto ma non gli viene dato alcun vantaggio. È un tipo pulito e senza sangue, che potrebbe essere una buona cosa da portare a casa dalla mamma, ma come spia pericolosa? Oh, per favore.
In conclusione
Lo show cerca di includere tutto: scene memorabili, romanticismo bollente, divertimento mozzafiato e angoscia da salvataggio del mondo. Ma la serie fa fatica a elevarsi al di sopra del frammentario. Il tutto è del tutto ridicolo, un riassunto rimpinzato di tutti i cliché dei film d’azione conosciuti.
Citadel è una serie di spionaggio banale e soporifera che sfrutta ogni espediente narrativo e cliché immaginabile, ma non riesce a suscitare alcun interesse.