I più giovani potrebbero non averne mai sentito parlare, ma chi è più avanti con l’età sicuramente se ne ricorderà. La serie televisiva Bonanza è stata una delle serie televisive statunitensi di genere western più longeve della storia, la seconda dopo Gunsmoke della CBS. È stata trasmessa dalla NBC, dal 1959 al 1973, per ben 14 stagioni, per un totale di ben 431 episodi girati tra Arizona, California e Nevada. Trasmessa anche in Italia, ha avuto grande successo nel nostro paese. Rappresenta un grande classico della televisione, i cui valori morali ricalcano proprio lo spirito americano dell’epoca, e non solo.
Bonanza, la prosperità da difendere
La parola “bonanza” è di origine spagnola, ma viene usata anche nel mondo anglosassone per indicare in senso stretto un giacimento di metalli preziosi, in senso più ampio un luogo molto ricco, da cui trarre fortuna e prosperità. Non a caso questo termine viene utilizzato in vari contesti: nel linguaggio di tutti i giorni, in economia, in politica e persino nel gioco. Bonanza Bros. è un noto videogioco degli anni Novanta, “Sweet Bonanza” è il nome di un celebre gioco online. Questo termine molto evocativo esplica molto bene il tema centrale della serie televisiva. Le famiglie di pionieri hanno lottato per conquistare il West al tempo della Frontiera, hanno accumulato ricchezza e assicurato un futuro ai loro discendenti, ora bisogna difendere questo patrimonio.
Dove è ambientata la serie
La serie, ambientata nel 1860, racconta da vicino la storia della famiglia Cartwright, proprietaria del ranch Ponderosa. Questo ranch di 2.600 km2 si trovava sulla sponda orientale del lago Tahoe, in Nevada, ai confini con la California e alle pendici della catena montuosa della Sierra Nevada. Il nome del ranch è legato a quello del pinus ponderosa, una specie molto comune nel West. La città più vicina alla Ponderosa è Virginia City. Qui i Cartwright si recavano di tanto in tanto per incontrare lo sceriffo Roy Coffee, interpretato da Ray Teal, o dal suo vince Clem Foster, interpretato da Bing Russell.
I protagonisti
La famiglia Cartwright è composta dal padre Ben e dai figli Adam, Joe e Hoss (che nella versione italiana viene chiamato “Orso”). Ben è vedovo di tre mogli e da ognuna di queste ha avuto un figlio differente. Non a caso, i tre figli sono molto diversi tra loro, non solo nell’aspetto, ma anche nel carattere. Adam è a capo della costruzione del ranch, Eric è un uomo forte e nobile, Joseph è un giovane molto impetuoso. I tre sono i principali protagonisti della serie e tutta la trama ruota intorno alle loro vicende. Questo elemento ha reso Bonanza un western molto atipico per l’epoca perché molto focalizzato sulla storia di una famiglia e sul vissuto personale dei suoi componenti. Gli sceneggiatori si sono concentrati soprattutto sul raccontare la forza della dimensione familiare, la sicurezza rappresentata da questo nucleo. Ognuno, infatti, nello svolgersi della trama si trova a doversi prendere cura dell’altro. Ci si prende cura anche dei propri vicini, abbracciando cause ideali e valori comunitari molto forti. La serie è ambientata nel periodo della guerra civile americana, che si è tenuta tra il 1861 e il 1867. Di tanto in tanto vengono mostrati alcuni episodi e alcuni spaccati legati a questo evento storico, che è stato molto importante nella definizione dell’identità statunitense. Questa serie si rivela d’avanguardia sotto diversi punti di vista, alcuni abbastanza sorprendenti per l’epoca e per il pubblico di riferimento. Ha dedicato anche alcuni episodi alla questione delle discriminazioni razziali e religiose, o a temi come quello della disabilità, distinguendosi per un’inclusività non comune all’epoca.
Il successo di Bonanza
Bonanza si sviluppa per episodi autoconclusivi, alternando momenti drammatici a momenti più leggeri, di tanto in tanto al limite della comicità. Tra i principali registi della serie troviamo William F. Claxton, che tra il 1962 e il 1973 ha girato ben 57 episodi della serie, Lewis Allen, che ne ha diretti 42 e Leon Benson, che ne ha diretti 35. Non solo, alla produzione di Bonanza hanno contribuito anche celebri registri cinematografici del calibro di Robert Altman e Jacques Tourneur.
Nelle sue 14 stagione ha ospitato star leggendarie come Lee Van Cleef, Leonard Nimoy, Zsa Zsa Gàbor, Guy Williams, Charles Bronson, David Cassidy, Linda Cristal, Barbara Stanwyck, e molti altri ancora.
In Italia Bonanza ha avuto talmente successo che negli anni Sessanta sul Corriere dei Piccoli è stata pubblicata la serie a fumetti “Bonanza!”, disegnata da Mario Uggeri e ispirata proprio dalla serie televisiva e dai suoi personaggi.