Joker: Folie à Deux – Il sequel del film Leone d’Oro a Venezia76

Joker: Folie à Deux è un film del 2024 co-scritto e diretto da Todd Phillips con protagonisti Joaquin Phoenix e la cantante-attrice Lady Gaga. La pellicola uscirà in Italia a partire dal 2 ottobre distribuita da Warner Bros.

Il lungometraggio rappresenta il sequel di Joker (2019) che si aggiudicò il Leone d’Oro alla 76esima Mostra internazionale del cinema di Venezia, questo seguito è stato presentato in concorso all’81esima.

Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à Deux

Il comico fallito ormai divenuto un criminale Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) detenuto nella prigione di Arkham incontra la sua anima gemella Lee (Lady Gaga) che si troverà ad aiutarlo durante il suo processo per omicidio.

Il trailer del film

Un film ripetitivo e che di Joker non ha di nuovo nulla

Reinterpretare significa prendere la base di un’opera, o in questo caso un personaggio, e darne la propria visione utilizzando però le fondamenta di ciò che si prende. Ecco questo è quello che non ha fatto con il primo film Todd Phillips, appropriandosi del personaggio Joker della DC affibbiando questo nome ormai iconico nella cultura pop ad un Arthur Fleck che del principe di Gotham non aveva nulla, tantomeno la base citata prima. Questo per compire una gigantesca operazione di marketing, spacciando una pellicola su uno psicopatico generico fintamente autoriale che risulta una brutta copia di “Re per una notte”(1982) di Scorsese, poiché se si fosse chiamato in altro modo probabilmente neanche sarebbe stato prodotto vista la debolezza del soggetto e la pressoché assenza di qualsivoglia componente artistica.

Ecco questo era il primo Joker del 2019 nonché Leone d’oro di Venezia76, visto questo precedente disastroso era difficile fare un film che apprezzasse chi ha detestato il primo e di fatti Todd Phillips non è riuscito in questa impresa.

Joker: Folie à Deux è una continua ripetizione di ogni elemento, da quelli visti nel primo film a quelli introdotti qui, una pellicola dove il protagonista non compie la minima evoluzione. Cerca di essere una denuncia sociale allo stato americano e le sue controversie, come ciò che accade nelle carceri, ma finisce per farlo inserendo solamente pretesti decontestualizzati risultando ovviamente poco efficace.

Joker: Folie à Deux – l’aspetto psicologico

Il film oltre questo fallimentare tentativo torna ad esasperare il tema portante del primo interrogandosi se Arthur sia vittima o colpevole, se Joker esista veramente o sia solo nella sua mente, elemento che anche qui come nel capitolo precedente non ha uno sviluppo. Addirittura, come se non bastasse l’esasperazione nei temi per rafforzarli, vengono inserite sequenze identiche al precedente che non aggiungono nulla. Parabola priva di evoluzione che culmina in un finale che prende in giro lo spettatore che desiderava anche la minima base del personaggio fumettistico che crea non poco fastidio. Joaquin Phoenix solita buona interpretazione sopra le righe che per un attore come lui non è così difficile come uno il pubblico generalista possa pensare.

Unica cosa interessante riguardo la psicologia di Joker sono le scene musical, che perlomeno contengono canzoni iconiche legate alle tematiche del film da Tony Bennet a Antony Newly e citano, questa volta bene, quelle che erano sequenze iconiche dell’epoca d’oro di Hollywood. Senza dubbio una componente registicamente ed esteticamente interessante.

Altro elemento da citare dal punto di vista estetico è l’inizio del film che ci da una splendida versione di questo Joker in animazione stile Looney Tunes, avrei preferito di gran lunga una pellicola tutta così al posto di quella che abbiamo avuto.

Joker: Folie à Deux

La Harley Quinn di Lady Gaga

Parlando delle scene musical nominate prima si arriva alla tanto chiacchierata co-protagonista del film quella che doveva essere la Harley Quinn di Lady Gaga, neanche a dirlo del personaggio fumettistico non ha nulla di nulla, se non un accenno buttato lì, solito personaggio inventato da zero a cui viene dato il nome per questioni commerciali. Lei ovviamente al centro delle scene musicali funziona ma se poi usciamo da quel tracciato anch’essa è abbastanza debole e scritta superficialmente, peccato perché la cantante fornisce anche una buona interpretazione.

La storia d’amore tra i due ha scene stucchevoli e forzate messe in scena in questa maniera palesemente per essere condivise sui social. tTutta la poetica tossicità che al tempo si faceva davvero bandiera di una denuncia sociale importante dell’amore tra i due nella controparte cartacea è completamente assente. Per lo meno questa storia ha un epilogo non scontato.

Parlando dei personaggi secondari si arriva all’ennesima furbata che riduce a macchietta un personaggio fumettisticamente rilevante. Se nel primo avevamo Thomas Wayne come classico ricco cattivo e nulla più qui abbiamo Harvey Dent come classico avvocato d’accusa base di ogni legal drama americano e nulla più.

Gotham è inesistente, e non perché il film è ambientato per la maggior parte in interni cosa che è anche piacevolmente interessante, ma perché non è mai esistita già dal primo film. Non vi è mai stato il minimo sforzo nel costruire la gotica città del cavaliere oscuro con i suoi peccati e le sue sfaccettature ne esteticamente ne concettualmente, Todd Phillips ha preso New York e gli ha cambiato nome sempre per il solito motivo. Qui addirittura viene nominata la Grande mela non se per errore o volontariamente ma fa riflettere non poco.

Joker Folie à Deux ha tutti i difetti della prima pellicola, ovviamente a partire dall’idea totalmente sbagliata di realizzare questi due film, con l’aggiunta minima di qualcosa di originale ed esteticamente interessante ma purtroppo al contempo un finale incredibilmente fastidioso che sa tanto di presa in giro. Nel complesso si attestano entrambi con pregi e tanti difetti sullo stesso mediocre livello.

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