Il delitto Mattarella: morte di un politico onesto

Finalmente al cinema , esce il 2 luglio nelle sale di tutta Italia, Il delitto Mattarella ispirato all’assassinio del presidente della regione Sicilia Piersanti Mattarella avvenuto il 6 gennaio 1980 a Palermo.

Il delitto Mattarella
Il delitto Mattarella

Chi è Piersanti Mattarella

Politico integerrimo legato alla Democrazia cristiana corrente morotea (afferente cioè ad Aldo Moro), Piersanti Mattarella, avvocato e fratello maggiore dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio, all’epoca dei fatti docente universitario di diritto, è eletto presidente della regione Sicilia il 20 marzo 1978 durante il periodo buio del sequestro Moro.

Decisivo l’appoggio esterno del partito comunista che aveva uno dei suoi uomini chiave in Sicilia in Pio La Torre a sua volta vittima successivamente di un assassinio a opera della mafia.

Il delitto Mattarella – Il trailer

A seguito del suo atteggiamento teso a una profonda azione riformatrice e soprattutto di lotta verso i movimenti legati a Cosa nostra presenti in ruoli chiave anche nel partito stesso di appartenenza del politico, Mattarella fu assassinato da sicari ancora ignoti il sei gennaio 1980 mentre si recava a messa con la moglie Irma ( interpretata nel film di Grimaldi da Donatella Finocchiaro) rimasta illesa e i due figli.

La pellicola diretta da Aurelio Grimaldi, tratta dal libro omonimo scritto dal regista, ruota intorno al delitto del politico Mattarella analizzando anche i mesi immediatamente precedenti e successi al fatto e soffermandosi su una serie di personaggi che potrebbero avere una relazione diretta con l’accaduto. Spicca tra essi la figura di un luciferino Andreotti, taciturno e ambiguo testimone muto di molti fatti ancora irrisolti.

Un giallo irrisolto

Grimaldi dirige il film con il piglio tipico delle pellicole di inchiesta tanto di moda negli anni Settanta, si pensi ad esempio a Il delitto Matteotti di Florestano Vancini uscito nel 1973 .

Il film di Grimaldi ne condivide lo stile quasi documentaristico e una maggiore enfasi più che sul protagonista sui personaggi di contorno.

David Coco interpreta Mattarella con il giusto rigore, ma un plauso si deve a tutti gli interpreti in un cast che potremmo definire di Sicilian all stars trattandosi di attori popolari e tutti originari dell’isola.

Spiccano tra essi Leo Gullotta e Sergio Friscia capaci di passare dal tono comico al quale si è spesso abituati a quello drammatico di questa pellicola e Tony Sperandeo che qui interpreta l’ambiguo politico siciliano Vito Ciancimino.

Trattandosi di un film impegnato, molto è basato non tanto sull’azione quanto sui dialoghi stringenti e talvolta in vernacolo tra i vari interpreti nonchè sulle ricostruzioni di situazioni avvenute realmente o su supposizioni basate su indagini e interrogatori.

Il delitto Mattarella è purtroppo un giallo irrisolto poiché malgrado si conosca il mandante e cioè l’organizzazione malavitosa altrimenti denominata Cosa nostra a quaranta anni dall’omicidio sono tuttora ignoti gli effettivi assassini del politico.

Grimaldi riesce però a raccontare gli eventi avvincendo lo spettatore pur lasciando molte ombre di questa che rimane una delle pagine nere della nostra storia nazionale.

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