Esce sugli schermi il 12 ottobre Il caso Pantani – L’omicidio di un campione un film destinato a diventare scomodo per la tematica affrontata: la morte del corridore di ciclismo avvenuta il 14 febbraio 2004.
Il caso Pantani – L’omicidio di un campione
A metà tra inchiesta e finzione, come recita sin dai titoli di apertura, il film di Domenico Ciolfi si assume l’onere di investigare su uno dei misteri più intriganti e a tutt’oggi mai risolti del mondo dello sport: la morte del campione Marco Pantani avvenuta oltre sedici anni fa.
Nato a Cesena nel gennaio 1970, Marco Pantani è stato un ciclista su strada con caratteristiche di scalatore puro. Soprannominato “il Pirata”, è considerato tuttora uno dei più forti di tutti i tempi in questa specialità, con grandi doti di fondo e di recupero.
Professionista dal 1992 al 2003, ottenne in tutto 46 vittorie in carriera con i migliori risultati. Vinse contemporaneamente Giro d’Italia e Tour de France, tra i pochi in grado di farlo. La sua carriera fu costellata da incidenti e contrattempi più o meno gravi.
Escluso in circostanze controverse e mai chiarite dal Giro d’Italia nel 1999 a causa di un valore al di sopra del consentito, risentì del clamore mediatico suscitato dalla vicenda tanto da cadere in depressione ed entrare nel tunnel della tossicodipendenza.
La sua morte fu determinata secondo un referto autoptico da una intossicazione acuta di farmaci antidepressivi e cocaina ma è comunque considerata oggi un giallo non risolto.
Il trailer del film
Ciolfi riprende la tesi del delitto tanto da inserire nel manifesto ufficiale del film la frase: omicidio di un campione.
Tra finzione e verità
Il merito di Ciolfi è stato di aver realizzato una pellicola accurata a metà tra finzione e verità dove spezzoni di interviste e sequenze con protagonista il vero Pantani si alternano alla ricostruzione cinematografica partendo dal soggiorno a Madonna di Campiglio del campione durante il Giro d’Italia nei giorni immediatamente precedenti alla sua esclusione dalla competizione.
E’ Brenno Placido che da corpo al giovane Pantani mentre nel periodo più buio che precede la sua tragica scomparsa, il ciclista è impersonato da Marco Palvetti e Fabrizio Rongione.
Poichè la pellicola è accurata nella sua ricerca ha come demerito una eccessiva lunghezza, ma questo si rifà alla tradizione del film verità che ha dato tanto alla cinematografia italiana nei decenni passati.
Affiancano gli interpreti di Pantani uno stuolo di attori di pregio del nostro cinema tra cui Gianfelice Imparato e Francesco Pannofino. Imperdibile per chi ama i film inchiesta e per chi ha seguito le vicende di questo sfortunato agonista.