C’era una volta il crimine è un film del 2022 per la regia di Massimiliano Bruno di genere commedia, con protagonisti Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi, Giampaolo Morelli e Carolina Crescentini. La pellicola distribuita da 01distribution uscirà in sala il 10 marzo 2022.
Tra i comprimari troviamo lo stesso Massimiliano Bruno, Giulia Bevilacqua e in una piccola parte Edoardo Leo e Ilenia Pastorelli.
Il film è il terzo capitolo della saga di Massimiliano Bruno, dopo i successi di Non ci resta che il crimine e Ritorno al crimine, sarà riuscito a replicare?
C’era una volta il crimine
In questo film ritroviamo la ormai classica meccanica dei viaggi nel tempo, questa volta i nostri protagonisti scelgono di tornare nel 1943 per una missione, rubare ai francesi La Gioconda.
Per quest’impresa in soccorso ai nostri protagonisti già conosciuti nei precedenti capitoli Moreno (Marco Giallini) e Giuseppe (Gian Marco Tognazzi), in sostituzione di Sebastiano (Alessandro Gassman), si unirà alla banda un professore di storia Claudio Ranieri (Giampaolo Morelli).
La missione si complica e durante la loro fuga verso il portale spazio temporale si rifugeranno da Adele (Carolina Crescentini) madre di Moreno che si unirà a loro per via dello smarrimento della figlia finita per nascondersi in un imbarcazione tedesca.
I quattro affronteranno un viaggio tra la storia dell’Italia incontrando varie figure storiche che hanno segnato il nostro paese, riusciranno nella loro impresa?
Il trailer del film
Un film che pecca in ambizione
Questo terzo capitolo era sicuramente il più difficile nella gestione, alla base si è deciso di puntare su un intreccio più complicato dei capitoli precedenti molto difficoltoso nella scrittura e per certi versi, per le scelte che sono state prese, nella regia. Massimiliano Bruno sarà riuscito a far un buon lavoro nonostante la difficoltà di base?
La risposta purtroppo è no, il film è decisamente troppo ambizioso, il regista e sceneggiatore ha deciso di fare un terzo capitolo di forte impatto riprendendo un impianto molto americano purtroppo non avendone le capacità e perdendone il controllo con l’avanzare della trama.
La pellicola parte bene, con i protagonisti e le new entry che funzionano riprendendo ciò che aveva funzionato nei capitoli precedenti, ma dal momento in cui iniziano le complicazioni la sceneggiatura diventa un delirio pomposo che porta ad un finale privo di ogni logica, ai limiti del cattivo gusto.
La regia ahimè va di pari passo con la sceneggiatura, parte bene con inquadrature e raccordi interessanti per poi perdersi completamente in scene d’azione confusionarie nelle quali si capisce ben poco, scene tra l’altro completamente fuori contesto per il tono che aveva avuto la saga fino adesso.
I protagonisti sono la parte migliore del film, si vede che hanno una certa alchimia sul set e i tempi comici sono sempre ottimi conditi da battute che rimangono sicuramente impresse, la comicità è sicuramente buona probabilmente si doveva puntare più su questo che sull’impianto da film per le masse americano.
La componente storica è scolastica, viene inserito il personaggio di Giampaolo Morelli per esplicare i vari momenti in cui era l’Italia (ottimo espediente) in quel periodo e la ricostruzione funziona, eccezion fatta per il cameo di Mussolini il quale risulta una ridicola macchietta protagonista di scene nemmeno divertenti.
Le scenografie sono sicuramente un punto di forza come anche i costumi al contrario di una fotografia a tratti schizofrenica che non riesce a dare una vera e propria identità alla pellicola. Nota di merito l’idea di narrare il furto della Giocona nei titoli di testa tramite un fumetto animato.
Il progetto è sicuramente interessante per il panorama italiano e vale la pena nonostante le criticità dargli una possibilità, peccato perché bastava fare un pò meno per renderlo più gradevole.