Beata Ignoranza è la nuova divertente commedia di Massimiliano Bruno, che parla della dipendenza da internet, la nuova droga del futuro. Per raccontare questa storia ha preso due grandi attori Alessandro Gassman e Marco Giallini, che hanno già lavorato insieme nel film “Se dio vuole” (2015) di Edoardo Falcone.
L’idea del film viene dall’esperienza personale del regista, che si è ritrovato, in un periodo della sua vita, ad essere schiavo di Facebook, dopo una lunga riflessione su quanto alla fine essere “social” è solo tutto apparenza e appartiene ad un mondo virtuale parallelo che non approfondisce niente e che ci sommerge di suonerie e di notifiche di cui non abbiamo necessità.
Beata Ignoranza
Massimiliano Bruno per scrivere la sceneggiatura di questa opera, ha preso ispirazione dalla grande tradizione della commedia all’italiana, come “C’eravamo tanto amati” (1974) e “Dramma della gelosia” (1970) di Ettore Scola, dove i personaggi interagivano direttamente con gli spettatori che stanno dietro lo schermo.
L’intento è molto carino, peccato che poi si perda durante il racconto, perché con l’escamotage di girare un documentario e di ricostruire gli avvenimenti già visti durante il film può diventare un po ridondante, come se precludesse a qualche mancanza di idee nella scrittura, con un finale un po’ deludente. Sarebbe stato meglio un finale più aperto, così avrebbe lasciato al pubblico modo di immaginare cosa poteva accadere.
La coppia Gassman-Giallini funziona molto bene. Sono due caratteri diametralmente opposti, e per questo è molto divertente partecipare ai loro battibecchi. Trovo sia interessante questo ribaltamento dei ruoli, che parte da una scommessa, per cui Ernesto (Marco Giallini), insegnante di letteratura, un uomo di altri tempi, si ritrova catapultato nell’era moderna, mentre Filippo (Alessandro Gassman), insegnante di matematica, che insegna ai suoi allievi a risolvere le equazioni con il tablet, prova a distaccarsi dalla sua dipendenza da Internet, frequentando anche un gruppo, che fa capo ad una psicoterapeuta, interpretata da Michela Andreozzi. I due professori si conoscono dai tempi della scuola e la loro divisione scaturisce dall’incontro con Marianna (Carolina Crescentini), che ha una storia con entrambi, e da cui nascerà Nina (Teresa Romagnoli), che si ritroverà a crescere senza un padre.
Massimiliano Bruno è riuscito a dipingere i ruoli delle donne in modo molto moderno e aperto, rendendole molto indipendenti ed intraprendenti, e sottolineando l’egocentrismo dell’uomo che non riesce assolutamente a capirle e mettersi nei loro panni, fino a ferirle spesso nei sentimenti.
Ci sono davvero molto spunti di riflessione in questo film, che alla fine parla di rapporti familiari, di prendersi delle responsabilità nei confronti dei figli, della costruzione dei rapporti umani, di quanto possa danneggiare una persona anche solo un post che parli male di una persona.
Beata Ignoranza uscirà distribuito nelle sale giovedì 23 febbraio 2017 con 01 distribution.