Bridget Jones: un amore di ragazzo

Bridget Jones: un amore di ragazzo è la commedia romantica per eccellenza

Tratta dall’omonimo romanzo del 2013 di Helen Fielding, Bridget Jones: un amore di ragazzo è il quarto capitolo della saga cinematografica di Bridget Jones, iniziata nel 2001 con Il diario di Bridget Jones e proseguita con Che pasticcio, Bridget Jones! (2004) e Bridget Jones’s Baby (2016).

Bridget Jones: un amore di ragazzo
Bridget Jones: un amore di ragazzo

La saga

Sono passati ben 24 anni dal primo capitolo della saga di Bridget Jones con protagonista l’indiscussa Renée Zellweger e i suoi due cavalieri Colin Firth e Hugh Grant. Eppure l’eroina pasticciona in cui tutte le donne, con i loro pregi e i loro difetti, si rivedono è di nuovo pronta a rimettersi in gioco con il quarto e ultimo capitolo della saga, Bridget Jones: Mad about the boy (Bridget Jones: un amore di ragazzo).

In questa nuova avventura la nostra cara Bridget sarà accompagnata da nuovi protagonisti del calibro di Chiwetel Ejiofor e dal giovanissimo Leo Woodall, oltre a graditi ritorni come quello di Hugh Grant sempre nei panni del bello e impossibile Daniel Clever e Emma Thompson nei panni della sua ginecologa fuori dai canoni.

Bridget Jones: un amore di ragazzo, previsto in uscita negli Stati Uniti il 13 febbraio 2025 sulla piattaforma streaming Peacock, da noi in Italia e nel resto del mondo è al cinema dal 27 febbraio.

Raramente vediamo eroine delle commedie romantiche dopo il lieto fine, figuriamoci vederle invecchiare. In questo modo, è diventata un barometro di come parliamo delle donne.

Bridget Jones: un amore di ragazzo, la trama

Il nuovo film segue Bridget alle prese con il dolore quattro anni dopo che Mark (Colin Firth) è stato ucciso durante un viaggio umanitario in Sudan. È reso ancora più impegnativo dai loro due figli, Billy e Mabel, che stanno crescendo rapidamente in un mondo senza il padre.

Fortunatamente, mentre Bridget promette di vivere la vita al massimo ancora una volta, un affascinante ventinovenne di nome Roxster (Leo Woodall) si fa avanti e le regala un’estate di pura distrazione. Altrove, la chimica tra l’insegnante di scienze Mr. Wallaker (Chiwetel Ejiofor) e Bridget diventa sempre più elettrica, e il personaggio di Zellweger arriva a capire che la vita non è qualcosa che può fare da sola. Anche se, in seguito alla morte di Mark, vorrebbe essere in grado di farlo. Daniel Cleaver di Grant, che sicuramente non è morto in un incidente aereo come suggerito in Bridget Jones’ Baby (2016), è deliziosamente cattivo come sempre. Anche Emma Thompson, Shirley Henderson, Sally Phillips, James Callis, Celia Imrie, Gemma Jones, Jim Broadbent e Sarah Solemani tornano, unendosi alle new entry.

Il trailer del film

Bridget Jones: un amore di ragazzo, la recensione del film

Di solito, passiamo solo circa 90 minuti con l’eroina di una commedia romantica. La guardiamo mentre incontra l’uomo (o, raramente, la donna) dei suoi sogni e si innamora, disinnamorandosi e riinnamorandosi. Poi le diciamo addio, senza mai sapere quale destino le toccherà dopo quell’ultimo bacio.

Non Bridget Jones.

La perseveranza di Bridget Jones nella cultura popolare mina l’idea che quando scorrono i titoli di coda di una commedia romantica, le vite dei personaggi si concludano alla perfezione e, sebbene i sequel siano stati di qualità variabile, quel senso di vita reale è di per sé rinfrescante. 

Bridget Jones: Mad about the boy

Allo stesso tempo, avere Bridget Jones nelle nostre vite per tutti questi anni rivela una quantità sorprendente di cose sul modo in cui parliamo delle donne. Il personaggio e in particolare l’interpretazione di Zellweger hanno portato direttamente a conversazioni scomode ma a volte rivelatrici sull’immagine corporea e l’invecchiamento agli occhi del pubblico. Bridget è stata, involontariamente, un’anticipatrice.

La bellezza di Bridget Jones, una creazione della scrittrice Helen Fielding, che ha contribuito a tutte le sceneggiature, è sempre stata la sua confusione. 

Rende strana l’esperienza di rivedere i primi film di Bridget Jones. Vedere il suo corpo sullo schermo è ancora quasi rivoluzionario, dato che la magrezza rimane la norma a Hollywood. Ma è brutalmente autocritica, anche se gli uomini belli la trovano abbastanza sexy da arrivare a fare a pugni per lei. Fa male guardare il suo disprezzo per se stessa, ma c’è anche onestà in questo: quanto spesso siamo i nostri peggiori nemici? La spumeggiante trama fa sì che questa domanda non venga esaminata, ma ti tormenta.

In conclusione

Bridget Jones: un amore di ragazzo è un’evoluzione della saga da commedia romantica a commedia più ampiamente sentimentale, che sfrutta la memoria emotiva del corpus di film che trova con esso una probabile conclusione, affinando ulteriormente la cura di molti aspetti (le scenografie in particolare), e continuando a proporre un umorismo spesso irresistibile, tanto di parola che di situazione.

Il film porta un’attenta riflessione sulla donna, sul suo essere madre, sulle pressioni della società che la vogliono sempre perfetta e “senza macchia” e sulle difficoltà che ogni donna con l’avanzare dell’età e delle responsabilità deve affrontare.

Le avventure di Bridget sono state a lungo sciocche e fantastiche, ma in fondo sono solo una donna che cerca di capire la sua vita. Il suo viaggio potrebbe avere più uomini muscolosi e scenari buffi di quelli che incontriamo come spettatori, ma possiamo facilmente riconoscere le sue ansie e come rispecchiano le nostre man mano che invecchiamo. Ogni volta che ottiene un lieto fine, è qualificato da un sequel che lancia un altro ostacolo sul suo cammino. È stata esaminata e fatta a pezzi, sullo schermo e fuori, ma trova sempre la sua via d’uscita dal fango. Ed è per questo che è stata una benedizione averla intorno per tutti questi anni.

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