Poltrone e sofà: il cinema d’estate

Non so se avete avuto modo di notare che in questo periodo l’uscita dei film nelle sale risente del clima borioso e di mantenimento che rispecchia la condizione mentale del nostro paese. Scorrendo i titoli delle uscite di queste settimane pare che le distribuzioni abbiano da smaltire gli ultimi scarti di magazzino, le ultime mele in fondo alle cesta…

Cinema d'estate

Robin Hood, Piacere sono un pò incinta, Prince of Persia, Final Destination, Iron man, c’è da che gioire e fare la fila davanti ai multivillage per un Ridley Scott oramai annacquato o una Jennifer Lopez che ancora non ha capito che tra la musica ed il cinema dovrebbe scegliere il punto croce. Una tale noia che passando davanti ai manifesti cinematografici quasi quasi vien voglia di riaccendere la tv (ultimamente le televisioni tematiche sul cinema fanno più interesse).

Il fruitore medio italiano delle sale cinematografiche con l’avvicinarsi degli scampoli primavera/estate diventa spettatore passivo, mentalmente disorientabile: è a lui che sono rivolti i “polpettoni” primaverili, le storielle a basso costo su donne in cerca di marito, i supereroi in fase di riscatto, le tenere commedie per fanciulli morbosi, gli horror a lunga conservazione;

in questo periodo dell’anno, e più ancora fra qualche mese, saremo invasi dalle Tate Matilde, da Acchiappadenti, da Buchi in tre dimensioni, da Soldati Universali, dal peggio insomma della produzione cinematografica, ma questo, badate bene, solo in Italia, dove si rimanda tutto a settembre o al fatidico Natale; perchè qui da noi l’utente medio estivo ha bisogno di riposo, di mare, magari di un periodo più lungo di vacanze scolastiche, di filmetti rilassanti, di pellicole dove il massimo pensiero è quale borsetta firmata comperare o se darla a Jeff piuttosto che a Mark; l’italiano al cinema d’estate deve non pensare, placare le sinapsi, evidenziare lo stato catatonico richiesto nei mesi estivi, essere assente incoscente.

In attesa allora dell’Eclisse vampiresca possiamo regalarci qualche ora di vago svago al cinema, di una bibita fresca da posizionare nell’apposito contenitore di fianco alle comodissime sedie in sala, rumoreggiare con chimici pop corn e raccontare all’amico di fianco dell’ultima conquista, sicuri che, tanto, nella poltrona a destra il nostro vicino o è alla seconda fase rem oppure sta controllando le mail pervenute sul suo ultimo Blackberry.

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