Secondo appuntamento settimanale, tante notizie, prima fra tutte l’ufficiale apertura del Sudestival…
“Pronti a tutto” al Sudestival
Si apre con Workers – Pronti a tutto il Sudestival 2013, vetrina pugliese del cinema nazionale d’autore, venerdì 25 gennaio al Cinema Vignola di Polignano a Mare alle 21. Il film verrà presentato dal regista Lorenzo Vignolo, che sarà presente in sala, come di consueto. Dopo il premio Miglior interpretazione maschile ad Alessandro Tiberi all’ Annecy Cinema Italien 2012, la pellicola giunge così sugli schermi della rassegna diretta da Michele Suma.
Ad aprire SUDESTIVAL in CORTO, rassegna di cortometraggi a cura di Bachi da Setola, novità di questa XIV edizione, I fratelli semaforo di Simone Salvemini. Tratto da una storia vera, il corto racconta la storia di Victor e Arben, due fratelli albanesi sbarcati a Brindisi che per caso trovano il modo di restare in Italia, diventando semafori umani che drigono il traffico con professionalità.Il concorso del Sudestival, diretto da Michele Suma, continuerà con Noi non siamo come James Bond di Mario Balsamo e Guido Gabrielli (venerdì 1 febbraio,Cinema Vittoria di Monopoli), Sleepless di Maddalena De Panfilis (venerdì 8 febbraio al Cinema Vignola di Polignano a Mare), Transeuropae Hotel di Luigi Cinque (venerdì 15 febbraio al Cinema Vittoria di Monopoli ), L’arrivo di Wang de i Manetti Bros. (venerdì 22 febbraio al Cinema Vignola di Polignano a Mare), Quell’estate di Guendalina Zampagni (venerdì 1 marzo al Cinema Vittoria di Monopoli), Tutto parla di te di Alina Marazzi (venerdì 8 marzo al Cinema Vignola di Polignano a Mare) e Il richiamo di Stefano Pasetto (venerdì 15 marzo al Cinema Vittoria di Monopoli).Per ogni film è prevista una proiezione alle ore 18 a Monopoli e alle 21 nei cinema indicati dal programma. Per Workers la proiezione delle 18 sarà presso l’Auditorium musica d’attracco.A testimoniare la politica culturale di SGUARDI a sostegno e per la diffusione del cinema italiano d’autore, il costo dell’ingresso per il singolo film è di € 4. E’ disponibile la Tessera del Sudestival, valida per tutte le 8 proiezioni del concorso, serale al costo di € 24, pomeridiana € 16. Le prevendite sono disponibili presso la Libreria Mondadori Chiarito di Monopoli e presso il Cinema Vignola di Polignano a Mare.
Partito l’attesissimo concorso per giovani fotografi “Social Photo Contest”
Dopo il grande successo della precedente edizione, torna Il “Social Photo Contest”: concorso di fotografia a tematica sociale finalizzato a spronare i giovani fotografi all’espressione artistica e creativa con qualsiasi mezzo e tecnica. Il tema della terza edizione del “Social Photo Contest” è “L’Ambiente da Tutelare”, tema principale della terza edizione del festival cinematografico internazionale a tematica sociale “Social World Film Festival”. La partecipazione è totalmente gratuita.Tra le fotografie inviate la Direzione Artistica del “Social World Film Festival” ne selezionerà cinque che saranno pubblicate sulla Pagina ufficiale Facebook. L’autore della fotografia vincitrice avrà accesso di diritto alla partecipazione gratuita al workshop “Young Media Campus”, realizzato con la compartecipazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, e sarà ospitato per il vitto (colazione, pranzo e cena) e l’alloggio (in hotel in camera multipla) a spese dell’organizzazione dal 5 al 9 giugno 2013 a Vico Equense (Costiera Sorrentina – Italia) durante la terza edizione del festival internazionale del cinema sociale “Social World Film Festival”.
Al cinema Detour di Roma “Scorie in libertà. L’incredibile avventura del nucleare in Italia”
Dopo il successo delle precedenti proiezioni e dei numerosi Festival a cui ha partecipato, il 29 e 30 gennaio p.v. “Scorie in libertà”, il doc di Gianfranco Pannone sul nucleare in Italia, sarà presentato al cinema Detour di Roma in via Urbana 107. La proiezione si svolgerà alle ore 21.00 alla presenza del regista. A Borgo Sabotino, a cinque chilometri da Latina, nel 1963, in pieno Boom economico, fu attivata una centrale nucleare su progetto inglese, allora la più grande d’Europa, accolta da tutti con entusiasmo e la cui prima pietra era stata inaugurata da Enrico Mattei. A distanza di ventiquattro anni dal referendum del 1987 che sancì la fine del nucleare in Italia, il regista Gianfranco Pannone, negli anno Ottanta membro del comitato antinuclearista locale, indaga sulla storia del reattore di Latina con l’aiuto di vecchi amici e abitanti del luogo. Scorie in libertàè girato in prima persona, sotto forma di diario politico-personale. Fanno da sfondo al film il serrato dibattito in seguito alla decisione del Governo Berlusconi di attivare con i francesi un nuovo piano nucleare nazionale e il referendum del 2011 che ha di nuovo fermato il nucleare italiano.Molti gli elementi di denuncia che emergono dal film documentario. Dai tumori, alla tiroide e non solo, che sul territorio Pontino risultano superiori alla media nazionale, alla presenza, inaccettabile, di un poligono di tiro a due passi dal reattore, che tra l’altro contiene ancora parte delle scorie nucleari. Fino ad arrivare al paradosso dei cosiddetti “pesci cinesi”, cioé cefali deformi nati nel canale di scolo della vecchia centrale nucleare. Lungo cinquant’anni, la gente del posto, perlopiù, ha continuato a far finta di niente e si è messa a costruire case su case, più o meno abusive, persino a 600 metri dal reattore. Ma c’è anche un altra storia. A due passi dal reattore di Borgo Sabotino, svetta un secondo piccolo impianto nucleare mai andato in funzione: il Cirene. Quel reattore sperimentale e militare, di costruzione tutta italiana, negli anni Ottanta avrebbe dovuto sancire l’autonomia nucleare del Paese, e forse per questo non andò mai in funzione…
“Ho constatato che a Roma e in altre città il pubblico è molto interessato al mio film. Non solo perché tratta di un argomento ancora tabù per i nostri media, come lo è il sito nucleare di Borgo Sabotino, ma perché esistono in Italia tante altre servitù come quelle che hanno prodotto l’inquinamento da amianto a Casale Monferrato e quelle che continuano ancora oggi a spargere veleni su Taranto. Insomma – dice il regista – su ambiente e salute da anni c’è un’emergenza nazionale e chi vede il mio film capisce che la questione ci riguarda tutti”.
Sundance: Il futuro nella top 5 di Ioncinema
IL FUTURO (THE FUTURE) di Alicia Scherson è tra i 5 migliori film del Sundance secondo il prestigioso critico Nicholas Bell di IONCINEMA (insieme a James Franco con Interior. Leather) perché è il primo film tratto dallo scrittore cileno Bolaño e per l’interpretazione da premio di Rutger Hauer. Entusiasta anche l’HUFFINGTON POST: “Dubitavamo che si potesse rendere al cinema l’atmosfera dei libri di Bolaño, ma Alicia Scherson è riuscita a catturarne lo spirito grazie anche alla sensualità fresca e spontanea di Manuela Martelli e alla bravura di Rutger Hauer”. Il film di Alicia Scherson appena presentato con successo al Sundance è stato girato a Roma ed è la prima coproduzione tra Italia (con la Movimento Film di Mario Mazzarotto), Cile, Germania e Spagna.Alicia Scherson, pluripremiata regista cilena, vincitrice nel 2005, con Play, premio per la migliore regia al Tribeca Film Festival, ha diretto un cast internazionale: Rutger Hauer (Blade Runner, Ladyhawke, La leggenda del santo bevitore), Nicolas Vaporidis (Notte prima degli esami, Come tu mi vuoi, Femmine contro maschi), la cilena Manuela Martelli (già protagonista di Sonetaula di Salvatore Mereu), e il giovane italiano Luigi Ciardo. Tratta dall’ultimo romanzo di Roberto Bolaño “Un romanzetto canaglia” (Sellerio Editore), la pellicola è il primo e unico film tratto da un suo romanzo scritto dal grande autore cileno (in molti paesi si parla di bolano-mania) durante un soggiorno a Roma, è ambientato nella capitale italiana. Si tratta della storia di due fratelli adolescenti (Martelli e Ciardo) che, rimasti orfani improvvisamente, si addentrano progressivamente in una vista tra crimine e prostituzione spinti da due piccoli delinquenti (Vaporidis e Alessandro Giallocosta) che si fingono loro amici La speranza arriva personificata in Maciste ex stella del cinema (Rutger Hauer), vecchio e cieco, inutile e affascinante. Un uomo tutto muscoli e dal cuore grande che sarà in grado di far sentire Bianca al sicuro e farle vedere quella luce di cui la ragazza ha bisogno per affrontare il futuro.
Massimo Ciavarro per la prima volta sul palco nella prima sitcom teatrale: Conosci i Parker?
La prima sitcom teatrale italiana. Una imperfetta famiglia moderna. Conosci i Parker?si prepara ad essere la vera novità della prossima stagione teatrale. In anteprima dal 28 febbraio al 3 marzo al teatro Quirinetta di Roma, la famiglia Parker presenterà la sua puntata pilota, i suoi 9 componenti, capitanati da un capofamiglia al suo debutto assoluto sul palco: dopo trent’anni di carriera, per la prima volta in scena, John Parker sarà Massimo Ciavarro.
Trasformare il palcoscenico nel set di una sitcom in puro stile americano, ecco la sfida dei Parker: riproporre dal vivo lo stile, i tempi, la comicità delle serie d’Oltreoceano che continuano a diventare dei cult, soprattutto per il pubblico giovane. Un progetto che si svilupperà in un appuntamento fisso, live sul palco e in onda sullo schermo e sul web, per seguire le vicende di una famiglia “normalmente fuori dagli schemi”.Dopo trent’anni di carriera, essere stato un’icona del cinema degli anni ’80 e protagonista di numerose fiction TV, Massimo Ciavarro si rimette in gioco col teatro, in quello che segna il suo debutto assoluto sul palcoscenico.
L’Italian film commission scrive alle forze politiche italiane
Pubblichiamo in calce il testo trasmesso dall’associazione:
Nulla sembra, in questi anni, risvegliare la politica dal suo torpore nei confronti della cultura. Per questo, l’autorevole domenicale de “Il sole 24 ore” ha inteso capovolgere l’ottica, convocando niente meno che “Gli stati generali della Cultura”. Per affermare inequivocabilmente – e ancora una volta – la centralità economica del comparto culturale e creativo nella struttura del PIL nazionale, in funzione della coesione sociale e della diffusione della conoscenza quali fattori competitivi di uno Stato contemporaneo.Probabilmente il perdurante silenzio della politica, tanto più in epoca di campagna elettorale, continuerà a lungo. Per questo anche noi, insieme a tanti altri attori del mercato e delle istituzioni a sostegno delle imprese culturali, continueremo a segnalare i temi che ci sono a cuore, invitando chi ha orecchie per sentire – e funzione istituzionale deputata a farlo – a riflettere sui numeri. I quali, a differenza delle opinioni, non mentono mai.
Vale la pena ricordare ancora una volta, infatti, che l’audiovisivo, inteso come comparto produttivo delle attività televisive e cinematografiche, coinvolge 6.120 imprese, con oltre 200mila addetti e che – sempre da dati ANICA rilevati per il triennio precedente – le imprese italiane rappresentano l’8,4 per cento di quelle audiovisive europee (a fronte del 7,4 per cento della Germania) realizzando un fatturato di quasi 6miliardi di euro (raffrontabili positivamente con i 6,3 miliardi della Germania) ma soprattutto producendo impatti sui territori pari a circa 6 volte l’investimento pubblico.E poiché la nostra è un’industria di prototipi la cui diffusione favorisce identità, visibilità territoriale, creazione di talenti e mestieri, esportazione e ricchezza nazionale, il rapporto di moltiplicazione è estremamente significativo e, probabilmente, tra i più alti nel campo dei sostegni economici pubblici.
Viviamo l’epoca delle immagini pervasive e nel mondo di nativi digitali i contenuti innovativi saranno decisivi per dare accesso alla cittadinanza minima, per essere parte del mondo attivo.E’ dunque indispensabile che il prossimo Governo nazionale sappia dove mettere le mani per dare la necessaria scossa al comparto che noi, film commissioner italiani, attivi “in prima linea”, sosteniamo con ogni sforzo.
Per questo noi dell’Associazione Italian Film Commissions proponiamo una cura semplice e improrogabile fatta di cinque urgenze:
1.Accorpare sotto l’unica delega della DG Cinema del MIBAC anche la materia televisiva e della promozione internazionale, sottraendole allo Sviluppo economicoe al MAE.
Tv e cinema sono convergenti sotto il profilo produttivo e dei linguaggi narrativi, operativamente e contenutisticamente collegati, e non ha più senso mantenere una
separazione normativa inadeguata, tanto più in considerazione dell’accesso ai mercati esteri;
2.Scrivere una nuova legge di riordino dell’intero comparto audiovisivo che preveda una seria disciplina antitrust e riconosca le film commission, con apposito articolato che ne sancisca natura, funzioni, operatività;
3.Istituire un Centro nazionale per l’audiovisivo con delega specifica al sostegno automatico alle produzioni audiovisive di ogni formato, alimentato da una tassa di scopo integrale applicata su tutta la filiera allo scopo di garantirne l’efficiente funzionamento in ordine alla valorizzazione dei prodotti audiovisivi nazionali, alla loro internazionalizzazione e promozione, all’attrazione di progetti audiovisivi dall’estero, al sostegno alla distribuzione e all’esercizio;
4.Rifinanziare il Tax Credit interno, esterno e per stranieri estendendolo anche alle produzioni televisive;
5.Riformare drasticamente la RAI e il sistema radiotelevisivo, riducendo il ruolo della politica nel suo controllo, favorendo la produzione di prodotti originali, salvaguardando gli autori e i talenti, prevedendo quote obbligatorie d’investimento delle TLC nel cinema e nei contenuti, colpendo l’evasione del canone nonché la pirateria e ritornando a investire sul prodotto nazionale.
Al Cinema Trevi omaggio a Giuseppe Taffarel
Il 29 gennaio si apre al cinema Trevi, per proseguire in più spazi romani legati alla cultura del documentario, un omaggio al documentarista veneto Giuseppe Taffarel, scomparso il 9 aprile 2012 poco dopo aver festeggiato i novant’anni. L’omaggio, promosso da Officina Filmclub-Roma, vede in collaborazione Cineteca Nazionale, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio, Casa della Memoria e della Storia, le associazioni Apollo 11 e Cineclub Detour, e FUORI ORARIO – Rai Tre. L’evento è patrocinato dal DAMS di Padova e dal Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica dell’Università degli Studi di Padova, e realizzato in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna, Cineteca Lucana, Aniene Film Festival, Comune di Valstagna (VI).Dopo aver combattuto nella Resistenza veneta nel ’43, insieme agli amici Emilio Vedova e Roberto Sonego, a circa 20 anni Taffarel si trasferisce a Roma dove si iscrive all’Accademia d’Arte Drammatica, partecipa alla scrittura di numerose sceneggiature e intraprende la carriera di attore cinematografico che lo vede in circa una ventina di titoli tra cui Achtung! Banditi! di Lizzani (1951). Alla fine degli anni ’40 collabora con Glauco Pellegrini e Rodolfo Sonego alla realizzazione di documentari ed è aiuto regia in Ceramiche umbre di Glauco Pellegrini (1949), il primo documentario sperimentale a colori della Ferraniacolor, prodotto dalla Lux Film. Nel 1960 – dopo aver teorizzato la nascita del “nuovo cinema documentario” con Antonioni e l’amico coetaneo Vittorio De Seta – dirige il suo primo film, La croce. Da allora fino all’inizio degli anni ’80, realizza oltre trecento documentari. In tutte le sue opere lo sguardo antropologico/etnografico confluisce nell’estetica dell’immagine, con momenti di assoluta liricità. La sua capacità di osservare la vita, afferrando i fili che collegano la storia del singolo essere umano alla grande storia dell’umanità, è riconoscibile in una ventina di cortometraggi di stile neorealista. Questi documentari possono essere considerati delle piccole perle nella storia del cinema, come i da poco restaurati e digitalizzati a cura del Comune di Vastagna Fazzoletti di terra (1962), L’alpino della Settima (1969) e Via Crucis (1972).La giornata di apertura al cinema Trevi prevede alle 21.00 un incontro dal titolo Giuseppe Taffarel. Il documentario tra poetica dell’immagine e riscoperta delle radici perdute, che vedrà interventi di Enrico Colelli, Luigi Di Gianni, Michele Fornelli, Carlo Lizzani, Cecilia Mangini, Mirco Melanco, Andrea Meneghelli, Giuliano Montaldo. E anche le altre sedi vedranno numerose partecipazioni e testimonianze.
MusicEmotion: la Filarmonica della Scala nei cinema in HD dal 28 gennaio con Daniel Harding
Il 28 gennaio 2013 saranno le note di Wolfgang Amadeus Mozart, Richard Wagner e Richard Strauss a inaugurare la stagione cinematografica di MusicEmotion, con la bacchetta di Daniel Harding che dirige la Filarmonica della Scala.
MusicomEmotion è realizzato in alta definizione, con le riprese dei concerti affidate al regista Pietro Tagliaferri e trasmesso dal Teatro alla Scala esclusivamente in sale tecnologicamente attrezzate per garantire elevati standard audio e video. A oggi hanno già aderito al progetto 76 cinema italiani in 16 regioni.L’elenco aggiornato delle sale cinematografiche è disponibile su questo sito. Gli spettatori dei cinema avranno l’occasione di vivere un concerto alla Scala e l’esperienza sarà resa ancora più emozionante grazie all’opportunità di osservare da vicino l’orchestra, i passaggi solistici, i gesti e le espressioni dei direttori, con la possibilità di apprezzare ogni sfumatura musicale e ogni variazione armonica. Inoltre il regista Francesco Micheli e Joelle Williams accompagneranno gli spettatori dei cinema dietro le quinte, nei foyer del Teatro alla Scala, raccogliendo interviste agli artisti, impressioni, racconti e commenti e introdurranno il concerto dai luoghi legati alla vita dei compositori. Un’occasione straordinaria per seguire concerto e backstage e incontrare esperti e protagonisti della Filarmonica della Scala.
MusicEmotion quest’anno si carica di un ulteriore significato: parte del ricavato, infatti, sarà devoluto ad “Aperti per Voi”, l’iniziativa promossa dal Touring Club Italiano che dal 2005 permette a cittadini e turisti la visita di luoghi d’arte e di cultura di norma chiusi al pubblico.
Schindler’s List per la prima volta in Blu-ray
In occasione del 20° anniversario dall’uscita cinematografica, il 10 aprile arriva per la prima volta in Blu-ray Schindler’s List, il film capolavoro di Steven Spielberg e vincitore di sette Premi Oscar.La Schindler’s List 20th Anniversary Definitive Edition contiene il film in Blu-ray meticolosamente restaurato dalla pellicola originale sotto la supervisione dello stesso Spielberg, oltre alla E-Copy, più di un’ora di Contenuti Speciali, un libro fotografico di 16 pagine, un booklet di 16 pagine, cartoline e molto altro.