Anche in questo secondo numero di aggiornamenti notizie dai maggiori festival italiani di settore con un occhio al festival di Roma che si conclude sabato 17.
PROCULT FILM FESTIVAL – rassegna di cinema rumeno
Si tiene a Roma, dal 22 al 25 novembre 2012, presso l’Accademia di Romania in Roma (Piazza José de San Martin, 1 a Valle Giulia) – a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti – la quarta edizione del ProCult Film Festival, rassegna di produzioni cinematografiche della ‘nuova onda’ rumena. La rassegna ha avuto un’anteprima durante l’ultima giornata del recente Medfilm festival, rassegna con cui da tempo esiste una proficua partnership. Lungometraggi, documentari, ma anche una selezione dei migliori cortometraggi recenti rumeni e della migliore animazione animeranno le giornate della rassegna.
Tra gli ospiti del festival, il regista Lucian Georgescu, che presenterà il suo The Phantom father (Tatal fantoma), che racconta di Robert Traumn – interpretato da Marcel Iures – professore statunitense, alla ricerca del padre, famoso romanziere, e dello zio, famigerato gangster di Chicago. Nella sua ricerca viene aiutato dalla bella bibliotecaria Tanya. Arriveranno così ad un anziano proiezionista, Sami, vecchio amico del padre di Robert, anch’egli nei guai.Tra i lungometraggi presentati, oltre al citato film di Lucian Georgescu, sarà presentato Le Nozze Mute, di Horatiu Malaele, una commedia che volge in tragedia, una storia vera che racconta di un matrimonio, in un villaggio rumeno, nella primavera del 1953. Il 5 marzo, durante la cerimonia, arriva la notizia della morte di Stalin: le autorità proibiscono ogni cerimonia pubblica, ma il matrimonio non si ferma. La conseguente punizione di Stato sarà sanguinosa e agghiacciante. Spazio anche ai documentari, con La vasaia di Vama Sării, diretto da Tudor Chirila, Premio APTR (L’Unione dei Cineasti di Romania) per il miglior documentario televisivo 2012, che utilizzando lo stile del cinéma- vérité, segue un’anziana in ogni fase della produzione dei vasi. Tra i cortometraggi che saranno presentati, il pluripremiato Gobbel, di Raluca David, la storia di anziano solo che si trasferisce in un villaggio della Romania per morire. Gli abitanti del villaggio si alternano per organizzare il suo funerale. Quando un ragazzo del posto muore inaspettatamente e una frana distrugge la strada per arrivare al villaggio, i genitori del defunto chiedono a Gobbel gli articoli per il funerale.
UCI CINEMAS e PAPAV siglano un protocollo d’intesa
UCI ITALIA, Circuito cinematografico appartenente al Gruppo ODEON & UCI CINEMAS presente sul territorio nazionale con 40 strutture multiplex, per un totale di 428 schermi, e FAPAV, Federazione Anti-Pirateria Audiovisiva nata nel 1988 per proteggere la Proprietà Intellettuale, il Diritto d’Autore e i diritti connessi, hanno firmato un Protocollo d’Intesa avente l’obiettivo di contrastare in modo congiunto il fenomeno della pirateria cinematografica audiovisiva. Si tratta di una novità assoluta per l’industria del cinema italiano. E’ la prima volta, infatti, che un esercente leader del mercato come UCI CINEMAS sigla un accordo con FAPAV, proponendosi come partner in prima linea nella lotta al camcording, la pratica illegale tramite cui un individuo registra l’audio e/o il video di un film dalla sala cinematografica o dalla sala di proiezione con l’intento poi di ridistribuirlo in modo illecito sul web.Alle misure già adottate dal Circuito UCI ITALIA per combattere tale fenomeno criminoso, implementate a livello europeo da tutto il GRUPPO ODEON & UCI CINEMAS, saranno pertanto acquisite ulteriori procedure messe a punto da FAPAV che consentiranno di potenziare l’efficacia delle azioni di prevenzione e di sensibilizzazione presenti all’interno delle multisale. Inoltre, UCI ITALIA renderà più stringenti le istruzioni e le direttive anticamcording inserite nei propri codici interni, rafforzando così l’obbligo di rispetto delle norme relative alla tutela delle opere cinematografiche, anche con riguardo alla loro illecita riproduzione e duplicazione.
Apre IDS 2012 e lancia l’anteprima di PARK AVENUE del Premio Oscar Alex Gibney
Il 15 novembre ha preso il via a Firenze IDS – Italian Doc Screenings, unico mercato internazionale di prodotto audiovisivo presente in Italia. Un appuntamento strategico per autori, produttori, broadcaster del prodotto audiovisivo “doc” in tutte le sue forme e declinazioni. Invitato d’onore di questa ottava edizione il capolavoro del Premio Oscar Alex Gibney, PARK AVENUE (16 Novembre, ore 19.00, Cinema Odeon) un’attesa premiere continentale organizzata in collaborazione con il Festival dei Popoli e la Fondazione Mediateca Toscana e che rientra tra le iniziative internazionali targate WHY POVERTY?, un progetto presentato in Italia da BBC proprio durante la scorsa edizione di IDS e che riunisce i migliori filmmakers in una missione audace e provocatoria, chiamando alla cooperazione il più largo numero di emittenti mondiali e la loro variegata platea multipiattaforma. Al piano di lavoro hanno aderito canali come RAI (Italia), ABC (Australia), Arte (Francia, Germania), BBC (Regno Unito), BBC WORLD (180 paesi), CANAL 22 (Messico), DR (Danimarca), E TV (Sud Africa), FUTURA (Brasile), IBA (Israele).Due appuntamenti esclusivi che arricchiscono un variegato e ricco cartellone di eventi firmati IDS – Italian Doc Screenings che annualmente riuniscono a Firenze i grandi player nazionali e internazionali, come BBC, CHANNEL 4, FOX ITALY, MEDIASET, RAI, RAI CINEMA, RAI EDUCATIONAL, CBC, ARTE, FRANCE TELEVISION, YLE, EBU, PBS, DR, SVT, NRK, PLANÈTE, CINECITTÀ-LUCE, RSI, NFF, REPUBBLICA TV, CORRIERE TV, TELECOM, FRANCE 5, SKY ARTS, LA FELTRINELLI TV.
Il Csc ha presentato le ultime produzioni editoriali al Festival del Film di Roma
La Divisione Editoria del Centro Sperimentale di Cinematografia ha presentato all’Auditorium – in occasione del Festival del Film di Roma – le sue ultime due produzioni editoriali.Adriano Aprà e Marco Bertozzi hanno presentato il libro di Luca Caminati ROBERTO ROSSELLINI DOCUMENTARISTA. Il libro studia la “cultura della realtà”, informa su tutta l’opera di Rossellini che manifesta in pieno le sue doti “scopiche”, frutto non solo di una questione di occhi, ma – congiuntamente – di etica e di estetica. A partire dai primi esperimenti della fine degli anni ‘30 – come Fantasia sottomarina del 1938-39 – fino ai documentari degli anni ’70 – ultimo quello su Le Centre Georges Pompidou – Rossellini ha infatti indagato la realtà tramite il reportage televisivo (L’India vista da Rossellini, 1957-59), l’intervista giornalistica (Intervista ad Allende, 1971-73), il film didattico (Rice University, 1971-73), la celebrazione storica (i due film su Torino e l’Unità d’Italia, 1961). Rossellini come sperimentatore di forme, nella molteplicità e nella ricchezza della rappresentazione del mondo. Ospite d’eccellenza il figlio Renzo che ha raccontato del padre l’aspetto meno noto: di quando accettò nel ’68 l’invito degli allievi del Csc, che avevano occupato la scuola, di dirigere il Centro. Lo fece con lo spirito di chi voleva cambiare quell’impostazione fascista rimasta ancora non solo nel vecchio statuto ma in tutto l’ordinamento scolastico. I libri di testo secondo lui dovevano essere i film che andavano discussi e criticati, mettendo in mano la macchina da presa e cominciare a studiarne l’uso più corretto. “Mio padre – dice Renzo Rossellini – diceva che il futuro doveva essere fatto di audiovisivi, le immagini servono per far conoscere la realtà alla gente, per farla crescere, per formare una coscienza consapevole. Tutto il cinema di storia, civile doveva essere portato a scuola per insegnare attraverso le immagini. Mentre odiava la parola educare perché non amava la sua derivazione latina educere e il suo significato etimologico, piuttosto preferiva dire “diffondere la conoscenza” e in questo fu un piccolo profeta, i suoi scritti sono straordinari, hanno guardato avanti anticipando il futuro”. Rossellini dai suoi primi cortometraggi, – che secondo Adriano Aprà sono come” favole di Esopo” – ci ha consegnato qualcosa che era già all’avanguardia dando una sua ridefinizione personale del documentario che a quel tempo aveva soltanto un carattere frigido e una collocazione sterile e obbligata da necessità di borderò. Il volume è arricchito da un eccezionale corredo fotografico. La postfazione e la filmografia sono di Adriano Aprà, lo studioso più autorevole dell’opera rosselliniana.Dopo Rossellini è stato presentato il volume “POPFILMART visual culture, moda e design nel cinema italiano anni ’60 e ’70”, curato da Stefano Della Casa e Dario E. Viganò collaborazione di Pierpaolo De Sanctis e realizzato con la collaborazione di un giovane editore come Simone Casavecchia delle Edizioni Sabinae.Il volume esplora l’ampio bacino di forme con cui la Pop Art ha contaminato l’industria cinematografica italiana a cavallo tra anni Sessanta e Settanta. Da quando la scuola di New York sbarca alla Biennale di Venezia del 1964, con il Gran Premio per la pittura assegnato a Robert Rauschenberg, il Pop si trasforma progressivamente da corrente d’avanguardia a nuova estetica di massa protagonista del tempo libero. Il cinema, naturalmente, non può non assorbire la “nuova figurazione”: spesso si limita a registrarla in modo trasparente, quasi inconsapevole, come smalto o patina di modernità da applicare nei film (quasi tutte le produzioni della Fair Film di Mario Cecchi Gori nella seconda metà degli anni ’60, come Il profeta di Dino Risi o Adulterio all’italiana di Pasquale Festa Campanile). Nei casi più interessanti, invece, alcuni tra gli autori più attenti la assumono in forme ludiche e parossistiche (Diabolik di Mario Bava, La decima vittima di Elio Petri, Lo scatenato di Franco Indovina, Sissignore di Ugo Tognazzi), o ne ripropongono l’interrogativo di natura estetica (Il deserto rosso, Blow-Up e Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni; Dillinger è morto di Marco Ferreri). Il libro contiene saggi tematici per inquadrare il fenomeno, affidati ad esperti del settore (Vittorio Sgarbi sul panorama artistico; Stefano Della Casa sul cinema popolare; Dario E. Viganò sui manifesti e la grafica del periodo; Gianni Canova sul design; Pierpaolo De Sanctis sull’influenza del Pop nel cinema italiano; Bruno Di Marino sui trailer e i titoli di testa; Luca Barra sui caroselli televisivi; Domenico Monetti sul fumetto; Luca Pallanch raccoglie le testimonianze degli artisti e dei designer), interviste ad alcuni protagonisti dell’epoca (i registi Roberto Faenza, Tinto Brass, Giulio Questi, Corrado Farina, Piero Schivazappa, Franco Brocani; il produttore Ettore Rosboch; lo scenografo Pier Luigi Pizzi; il creatore di trailer e di titoli di testa Miro Grisanti) e un’ampia filmografia ragionata composta da oltre 100 schede critiche dei film considerati più pop. Per visualizzare al meglio l’impatto della Pop Art nell’immaginario collettivo scolpito dal cinema. Steve della Casa nel parlare del volume ha sottolineato anche la ricchezza dell’ apparato iconografico suddiviso in 8 gallerie tematiche (moda, design, geometrie, opere d’arte, titoli di testa, grafica, fumetto, pubblicità), costruite da foto di scena e fotogrammi dei film analizzati il tutto ben realizzato graficamente dalla Divisione Editoria del Csc.
Il settimanale TOPOLINO compie 80 anni e si mette in mostra!
Per celebrare la sua straordinaria e irripetibile storia editoriale iniziata 80 anni fa, il settimanale Topolino si mette in mostra con “Storie di una storia”, l’esposizione in programma dal 15 novembre 2012 al 20 gennaio 2013 a WOW Spazio Fumetto ‐ Museo Del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano.La mostra, realizzata da The Walt Disney Company Italia in collaborazione con la Fondazione Franco Fossati, si rivolge a un pubblico di adulti e bambini, puntando a toccare le corde dell’emozione, quella stessa emozione che ogni lettore di Topolino prova leggendo le avventure dei topi e dei paperi più famosi del mondo. Il percorso espositivo illustra come Topolinosi è evoluto insieme ai suoi lettori, componendo sotto gli occhi dei visitatori una lunga e avvincente storia che ha ancora tanto da raccontare.“Storie di una storia” non è solo una mostra da guardare, ma è anche una mostra da giocare: i visitatori potranno scattarsi foto ricordo con uno sfondo personalizzato sul tema degli 80 anni del giornale, dare un’occhiata in anteprima al Topolino del futuro, attraversando la misteriosa “stanza degli specchi”, passeggiare nelle maxi tavole a fumetti che decorano il pavimento; guardandosi nel riflesso di un grande specchio, infine, potranno trasformarsi in Pippo, Topolino, Gastone e tanti altri personaggi ancora!In attesa del Topolino del futuro, adulti e bambini potranno divertirsi con quello del presente: nell’area dedicata al decennio 2010, infatti, sarà disponibile una postazione iPad con la nuova release, ricca di effetti speciali, della app di Topolinoda sfogliare e da leggere.Il Museo del Fumetto apre la mostra al pubblico fino al 20 gennaio 2013; il biglietto di ingresso ha un costo di 5 euro (3 euro ridotto). Orari: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00. La mostra resterà chiusa tutti i lunedì e nei giorni di sabato 8 dicembre, martedì 25 dicembre, mercoledì 26 dicembre, martedì 1 gennaio e domenica 6 gennaio. Info: 02 49524744 e su questo sito.
Torna al Festival del Film di Roma il premio “SORRISO DIVERSO ROMA 2012”
Il premio “Sorriso Diverso Roma 2012” verrà consegnato il 17 novembre alle 9:30 presso lo spazio Lazio Film Fund, all’interno del Festival del Cinema di Roma. Il premio che per la terza volta torna al Festival è l’unico riconoscimento rivolto al sociale attribuito all’interno della manifestazione.Alla premiazione, condotta da Christian Floris, saranno presenti: l’Ass. Fabiana Santini Assessorato allo sport cultura e politiche giovanili Regione Lazio, Delegato del Ministero per i beni e attività culturali, Marco Müller e Massimo Galimberti Direzione Artistica del Festival Internazionale del Film di Roma, Carlo Romeo Direttore Segretariato Sociale RAI, Gianfranco Arnoletti Presidente CIFA Onlus. Saranno presenti inoltre: Gennaro De Crisci Presidente di Round Table Roma II, Marichia Simcik Simcik Arese Presidente della Fondazione Refugee scART, Andrea Roncato Presidente Premio Tulipani di Seta Nera – un sorriso diverso, Sara Iannone Presidente Giuria premio Tulipani di Seta Nera – un sorriso diverso, Ilaria Battistelli Presidente UCL, Cristiano De Masi Produttore esecutivo e Co-direttore artistico premio Tulipani di Seta Nera – un sorriso diverso.
Candidati
· Francesco Castellani – Regista – per il film Black Star
Per aver messo in risalto i valori dello sport come strumento di aggregazione e d’incontro con culture e realtà diverse. Il film testimonia inoltre l’indifferenza che, ancora troppo spesso, ci impedisce di dare spazio a coloro che hanno avuto meno fortuna.
Robert Pattinson – Attore – per il film The Twilight Saga : Breaking Dawn part. II
Attraverso il genere fantasy la saga Twilight ha raccontato a un’intera generazione di giovanissimi che le differenze non possono bloccare il valore dei sentimenti.
Madalina Ghenea – attrice per il film Razza Bastarda regia di Alessandro Gassman
Per aver fotografato con puntualità il fenomeno dell’immigrazione, dando spazio a molte tematiche sociali legate alle esperienze dei protagonisti.
Nader Sarhan – Attore – per il film Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Genovesi
Il film racconta di un adolescente che prova a sovvertire i valori della propria famiglia. In bilico tra l’essere arabo o italiano, coraggioso e innamorato, come il protagonista di una fiaba contemporanea.
Cento operai invadono il red carpet del Festival di Roma: Dell’arte della Guerra
Saranno un centinaio gli operai e lavoratori, provenienti da tutta Italia, a sfilare sul red carpet del Festival Internazionale del Film di Roma, sabato 17 alle 14.30, per la presentazione di DELL’ARTE DELLA GUERRA. Il documentario, diretto da Silvia Luzi e Luca Bellino, in concorso nella sezione Prospettive Italia, racconta, infatti, quella estate del 2009, quando 4 operai si arrampicarono su un carroponte all’interno della INNSE, la storica Innocenti di Milano, per impedirne la chiusura. Dalla protesta sociale al grande schermo che la racconta il passo è breve e il Festival diventa occasione per raccontare, ricordare e non dimenticare una vicenda che rivive nelle sommosse e manifestazioni operaie drammaticamente attuali.Proiezioni: anticipata stampa venerdì 16 novembre, Studio 3, ore 11.00. Anteprima sabato 17 ore 15.00 in Sala Petrassi. Replica domenica 18 ore 12.00 in Sala Cinema 2.Incontro stampa: sabato 17 alle ore 13.30 – Spazio BNL. Interverranno gli autori del film e gli operai protagonisti: Vincenzo Acerenza, Fabio Bottaferla, Vincenzo Acerenza, Luigi Esposito, Massimo Merlo.