E’ dal primo ottobre in Italia Sopravvissuto – The martian, il nuovo film dell’ormai conosciutissimo regista Ridley Scott (Alien, Blade Runner, Il gladiatore, American Gangster), presentato all’ultimo Toronto Film Festival, e basato sul best seller L’uomo di Marte scritto da Andy Weir.
Sopravvissuto – The martian
In un futuro prossimo, durante una missione su Marte, l’astronauta Mark Watney (Matt Damon), dopo essere stato colpito da alcuni detriti durante una tempesta, viene considerato morto e poi abbandonato dai suoi compagni. Ma Mark non è morto, e al suo risveglio si ritrova da solo sul pianeta rosso, con provviste disponibili solo per pochi giorni. Riuscirà a sopravvivere? Ma soprattutto, riuscirà a tornare a casa?
Impegnarsi per arrivare alla salvezza
Dopo Everest, arriva nelle sale un altro survival movie, questa volta ambientato su Marte. Sopravvissuto – The martian segue le caratteristiche principali del genere (il survival movie), e ci racconta la storia di un uomo lasciato solo in un luogo ostile, che dovrà cavarsela da solo in ogni situazione per riuscire a superare tutte le avversità che si troverà di fronte. Mark Watney è una sorta di Robinson Crusoe su Marte, ed è uno forte, che non si ferma davanti a nulla ma, attenzione, non è un supereroe o un essere invincibile, ma semplicemente un uomo che ha studiato tutta la vita per fare l’astronauta e che, arrivato ad un momento critico della sua esistenza, prova e deve sfruttare tutte le sue conoscenze per salvarsi la pelle. Sostanzialmente, Ridley Scott mette in scena un film sull’impegno, sulla voglia di farcela a tutti i costi, senza però scadere nel film epico; in questa pellicola il protagonista ride in faccia alla morte. Il personaggio principale è caratterizzato molto bene, e non ha bisogno di un approfondimento psicologico enorme, semplicemente, attraverso le sue battute e il suo impegno per salvarsi, ci resta simpatico, e questo è molto importante in un film di questo tipo. E quando usciamo dalla sala, siamo entrati talmente tanto in empatia con Mark, che ci sentiamo tutti un po’ come lui, felici e fiduciosi per il futuro, e non abbiamo paura di morire.
Cosa va
Sopravvissuto – The martian è un film di avventura – fantascienza con un 40% di dramma e un 60% di commedia. Si, avete letto bene: commedia, un genere abbastanza inusuale per un film di questo tipo. E Ridley Scott riesce a mescolare molto bene (salvo qualche piccolo errore nei primi minuti) sia i momenti più comici (davvero divertenti, anche se non si tratta di uno humor che fa spanciare dalle risate – non è nella natura del film) che quelli drammatici. Questo è un film che “guida” lo spettatore, e con lui crea un legame empatico molto forte, quindi chi va a vedere il film riesce a ridere quando il film è comico, a star male quando è drammatico, a commuoversi quando c’è da commuoversi e così via. Da notare anche che nella pellicola sono presenti moltissimi concetti scientifici, e se non si è esperti di astronomia è davvero difficile comprenderli. Ma questi concetti hanno il pregio di non essere così determinanti ai fini della trama, quindi, che si seguano o no, non fa differenza, il film scorre comunque bene.
Parlando di attori, Matt Damon regge su di sé l’80% del film, e ci riesce davvero molto bene Buone anche le prove del resto del cast, in cui figurano Jessica Chastain (Interstellar, Zero Dark Thirty, The Help), Jeff Daniels (The Newsroom) e MIchael Pena (Fury, Ant-Man).
Gli effetti visivi sono molto belli, ma non sono la cosa che emoziona di più durante il film. A emozionare fortemente ci pensano (come già detto in precedenza) il personaggio di Mark Watney, e la bellissima colonna sonora, in cui è presente tantissima disco music (se andrete a vedere il film capirete perchè), affiancata da pezzi divenuti cult negli anni settanta come Starman di David Bowie.
Cosa non va
Sopravvissuto – The martian però, non è un film perfetto, e presenta qualche piccolo errore a livello di sceneggiatura, curata da Drew Goddard (sceneggiatore della famosa e acclamata serie Netflix Daredevil). Infatti, a volte, soprattutto nella seconda parte, quando dalla NASA si devono decidere le sorti di Mark, il film presenta dei piccoli buchi di sceneggiatura, e la narrazione risulta un po’ incasinata. Ma, dateci retta, sono errori, che nonostante a volte si facciano sentire, non creano particolari problemi alla storia, che rimane solida, e il film si segue comunque bene, e non annoia praticamente mai.
In conclusione
Sopravvissuto – The martian è un film molto bello, che fa benissimo il suo lavoro di film di puro intrattenimento, riuscendo a emozionare e a far venire la pelle d’oca in diverse scene, compreso il bel finale. Un film che dimostra come Ridley Scott sia davvero un bravo regista. Consigliato a chi vuole vedere un bel blockbuster, ai nerd appassionati di scienza (ci sono tanti concetti scientifici che sembrano molto molto accurati), agli amanti delle canzoni anni settanta e a chi cerca un tipo di fantascienza in cui non ci sono super computer ovunque o usi e costumi completamente diversi dal nostro, ma semplicemente qualcosa molto verosimile, che tra pochi anni probabilmente accadrà.
VOTO: 7½/10