In occasione del Festival del Cinema Europeo di Lecce proponiamo un film interpretato da Sergio Castellitto Ricette d’amore, in proiezione nel corso della manifestazione salentina
Amore e cibo
Il film, uscito nel 2001, declina la sempiterna relazione eros- cibo: si pensi a Camilleri che spende fiumi d’inchiostro per descrivere le gustose pietanze che il suo Salvo Montalbano gusta con voglioso appetito o allo scrittore pugliese Carofiglio che non è da meno nella pignola spiegazione dei cibi ingurgitati dai personaggi dei suoi libri.
Nel cinema il rapporto con il cibo è stato visto come eros-thanatos ne La Grande Abbuffata dove gli interpreti si ingozzano di cibo fino a morirne o è decisamente erotico e ammiccante in Come l’acqua con il cioccolato o Chocolat.
Ricette d’amore è ambientato in un ristorante tedesco: la protagonista, Martha, (Martina Gedek) è una chef validissima ma fredda e troppo votata al lavoro al contrario della sua brigata, ( lo staff che si occupa della cucina in un ristorante) unita e colorata (tra i membri dello staff c’è anche una ragazza in avanzato stato interessante, metafora del cibo portatore di vita). L’improvviso affidamento da parte del tribunale dei minori della nipote rimasta sola al mondo e l’arrivo nel suo locale di un aiuto chef italiano (Sergio Castellitto) le metteranno in subbuglio la vita…
Difetti tedeschi o italiche virtù?
Gli stereotipi nella storia sono a iosa: Martha la tedesca è fredda, precisa, puntigliosa mentre Mario alias Castellitto è cialtrone e casinista, ma è creativo, affabile e di buon cuore così come in Germania è visto ogni italiano dalle Alpi all’Etna.
Il nostro attore, romano di origine e quindi con una determinata connotazione regionale, interpreta il suo personaggio con nonchalance, cedendo alle esigenze della sceneggiatura e tuttavia dando al cuoco italico la giusta dose di simpatia e sregolatezza necessarie per far sciogliere l’algida Martha.
Prelibatezze da…guardare
Molte le scene che vedono inquadrature in primo piano di cibarie succulente; scena clou quella che vede Mario preparare a casa di Martha un tripudio di pietanze italiane: melanzane grigliate, pane casereccio condito con olio d’oliva, dieta mediterranea a gògò coloratissima e da mangiare solo con lo sguardo al ritmo della celeberrima canzone di Paolo Conte Vieni via con me. La contrapposizione tra il perfetto ma asettico stile di Martha e la meridionale allegria del’italiano raggiunge il suo culmine. Sandra Nettelbeck, la regista tedesca, che è alla sua pellicola d’esordio, vuole sottolineare garbatamente quell’amore-odio che i tedeschi provano per noi italiani.
Film simpatico con finale aperto e fonte d’ispirazione per altre pellicole successive (Sapori e dissapori con Catherine Zeta Jones e lo spagnolo Fuori menù). Consigliato.