Esce il 20 novembre il docufilm Chi è Dayani Cristal? di Marc Silver e Gael García Bernal, che illustra il triste mondo dell’immigrazione clandestina. Su Cinemio la nostra recensione.
Chi è Dayani Cristal? …Storia di migranti
Gael Garcìa Bernal e Marc Silver hanno realizzato lo scorso anno questo docufilm che verte sul mondo dell’emigrazione clandestina tra i confini di Stati Uniti e Messico partendo dal rinvenimento di un cadavere sfigurato nel deserto di Sonora che sul petto reca il tatuaggio Dayani Cristal. Due lingue ( inglese e spagnolo), due popoli, due diversi modi di intendere la vita.
Documentario lungo che pur trattando di un problema endemico ai confini degli USA in realtà si allarga nella riflessione di ognuno a tutte le storie di emigrazione clandestina del Secondo Millennio.
L’attore Gael García Bernal
Ex pluribus unum
Il motto degli Stati Uniti recita in latino “dai molti uno soltanto” intendendo l’unità della nazione nord americana. Nazione mito per molti poveri del Sud del Nuovo Continente che ogni giorno in ogni modo tentano l’avventura dell’ emigrazione clandestina rischiando la vita e lasciandosi alle spalle una esistenza grama e ai limiti.
L’attore Garcìa Bernal si fa carico di questo film e avvia un’indagine in questo mondo sommerso facendosi migrante tra i migranti per rintracciare tutti i Dayani Cristal della terra.
I due mondi
Il mondo dorato del Nord si contrappone a quello più misero e umano del Sud che pure mantiene la propria identità pur anelando un cambiamento. Dayani Cristal il filo rosso della storia rivive nelle interviste che Garcìa Bernal fa ai suoi cari, inquandrandone gli sguardi, piangendo le loro lacrime perché Dayani è il simbolo di tutti i migranti che da ogni parte del Sud del globo tentano di cambiare pieni di speranza verso un avvenire ignoto ma ai loro occhi migliore della loro quotidianità.
Un valido esempio di cinematografia impegnata che coniuga la sperimentazione documentaristica all’impegno e alla denuncia sociale.