Tratto da una storia vera esce il 19 dicembre l’ultimo film di Stephen Frears, il toccante “Philomena”. In anteprima la nostra recensione.
Philomena: alla ricerca del figlio perduto
Il grande regista inglese Stephen Frears torna dietro la macchina da presa per una delicata e toccante storia vera che verte su una madre ormai anziana che dopo cinquant’anni vince il pudore e rivela di aver avuto da una precedente relazione un figlio che poi le è stato sottratto. Inizia così con l’aiuto di un giornalista licenziato dall’ufficio stampa di Blair una ricerca incessante di questo figlio perduto che porta la coraggiosa mamma Philomena ( una intensa Judi Dench) dall’Inghilterra alla natìa Irlanda fino a Washington con l’onnipresente e cinico giornalista Martin Sixsmith ( Steve Coogan) al suo fianco. Tra i due nasce lentamente un sodalizio che porta entrambi a una crescita spirituale personale e a una maggiore e migliore autoconsapevolezza.
Due anime sole
Il regista si sofferma su due personaggi tanto diversi quanto simili: da una parte c’è Martin, ironico, spiazzante,disincantato, giornalista che ha a che fare da sempre con chi conta ed è disilluso da tutto e da tutti pertanto è arido dentro; dall’altra c’è Philomena, tenera, poco colta, accanita lettrice di romanzi rosa.La vita ha tolto molto a questa donna, giovanissima ha conosciuto il lato più oscuro degli ordini religiosi poiché a causa di un errore giovanile è stata reclusa in una “Magdalene”, un’istituzione retta da suore che ospitava le ragazza madri facendoloe lavorare come schiave per espiare il loro peccato, eppure il suo animo è scevro dal risentimento perché sa distinguere la sincera fede dagli esseri umani e pertanto naturalmente imperfetti che reggono l’istituzione Chiesa. Il connubio tra queste due anime è una miscela esplosiva: Martin impara a esplorare l’animo umano con meno disnicanto, Philomena a essere forse meno ingenua e più sicura di sè.
Grandi interpretazioni
La sapiente regia di Frears e le grandi interpretazioni di Steve Coogan, dallo sguardo a metà tra l’imbronciato e il sardonico e di Judi Dench che incarna una Philomena donna semplice e saggia con naturalezza contribuiscono insieme all’azzeccata colonna sonora a rendere indimenticabile la storia. Tratta dal libro del vero Martin Sixsmith la vicenda sa far sorridere e commuovere al tempo stesso forse perché autentica, forse perché nel suo dramma infinito colorato di thriller ( l’incessante ricerca del figlio scomparso), ha lo stesso sapore della vita. Un film alternativo alle solite pellicole natalizie. Da vedere.
Alcune clip dal film