No – I giorni dell’arcobaleno: Parola e Democrazia, le armi più forti

Esce in trenta copie in tutta Italia il quarto lungometraggio di Pablo Larraìn, nominato all’Oscar come miglior pellicola straniera, con protagonista l’attore Gael Garcia Bernal: tra storia e documentario di finzione è in sala da oggi No: i giorni dell’arcobaleno.

Trama

Il dittatore Augusto Pinochet chiede un referendum presidenziale a seguito di pressioni internazionali. Siamo nel 1988. René Saavedra (Gael Garcia Bernal; I diari della motocicletta, Letters to Juliet) viene ingaggiato per creare una forte campagna pubblicitaria contro il potere dittatoriale di Pinochet, che inizialmente sottovaluta totalmente i suoi avversari.

Terzo atto

Se il terzo film del regista, Post Mortem (2010), parla dell’origine della dittatura e il suo secondo, Tony Manero (2008), parla del suo momento più violento e sanguinario, questa quarta pellicola del cileno Larraìn parla della conclusione della dittatura, chiudendo una trilogia nata per caso e conclusa in bellezza.

Importante e valida l’interpretazione del giovane protagonista Bernal, pian piano sempre più conosciuto a livello internazionale, e di Alfredo Castro nei panni di Lucho Guzman (unico attore presente in tutti e tre i capitoli della storia).

4:3

Punto di forza della storia è la sua capacità di immergere totalmente lo spettatore nella vicenda narrata grazie ad una sceneggiatura ricca di ottimi dialoghi ed un forte contrappunto di contenuti con l’immagine: il regista ha infatti deciso di girare la pellicola con telecamera analogica e in formato 4:3 (quattro terzi) e non il classico 16:9 (sedici noni).

Siamo quindi lontani dall’altra definizione e più vicini al formato ed alla qualità e fotografia dei reportage e del periodo narrato, la fine degli anni ottanta. È stato così più semplice per regia e montaggio creare un mix di documenti reali e di finzione, quasi impercettibili anche all’occhio più attento.

No

La debolezza del potere è quella di sottovalutare sempre il popolo, pensato come troppo debole e dipendente dalle sicurezza che quest’ultimo può dare per attuare una vera ribellione che sovverta il tutto. Così Pinochet ha servito in un piatto d’argento la partita, sicuro di vincere.

Eppure il popolo ha deciso di ribellarsi grazie a quello che oggi non ha più la stessa forza d’un tempo: una campagna pubblicitaria, portata avanti con il linguaggio e le teorie pubblicitarie, di comunicazione e televisive che allora funzionarono e sovvertirono lo stato di paura, censura e pressione politica.

Trailer del film:

Per quanto il film non sia breve di durata (110 minuti circa) e in alcuni momenti sarebbe potuto essere ridotto in fase di sceneggiatura e/o montaggio, il risultato è un ottimo prodotto con un perfetto equilibrio tra forza di contenuto ed immagine. Inoltre, per quanto con un numero di copie minimo, potrete vedere questo film al prezzo di 3 Euro dal 9 al 16 Maggio grazie all’iniziativa promossa come “Festa del cinema”, valida in tutte le sale d’Italia. Il prezzo è invitante ed il film merita. Non serve aggiungere altro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *