Mister Chocolat di Roschdy Zem con Omar Sy: una vera storia di amicizia, di ambizione, di arte, di spettacolo e di uguaglianza sino a oggi dimenticata.
Mister Chocolat
Mister Chocolat, liberamente tratto dal libro Chocolat clown negre di Gerard Noiriel, racconta la vita e la storia di Rafael Padilla (Omar Sy) che, nato a Cuba nel 1860, è un uomo di colore che con tutte le sue forze cerca, sin da bambino, di sfuggire alla discriminazione razziale e al dover sottostare a un padrone bianco. Di lui si rende conto il mondo del circo dove inizia a prender parte a numeri comici in cui incarna la figura del “cannibale” accompagnato dalla scimmietta Pashà. Nello stesso circo il giovane incontra il clown Footit (James Thierrée) il quale sta cercando una strada artistica da percorrere per tornare al successo di un tempo.
L’uomo, così, ha un’idea strabiliante: creare un duo assieme a Rafael, trasformatosi in Chocolat, riproponendo lo “schema” comico del clown bianco e dell’augusto. Il successo è immediato e i due si ritrovano a lavorare nel più prestigioso circo di Parigi. Ma ben presto tutto finisce: Chocolat sempre più vessato dalle discriminazioni razziali vuole smettere di essere “l’uomo nero che prende calci e schiaffi per far ridere l’uomo bianco” e vuole fare del teatro vero recitando Shakespeare. Si getta, così, in quest’avventura sciogliendo il suo sodalizio con Footit ma l’alcool, il gioco, i debiti lo portano alla rovina. E ben presto si ritroverà malato di tubercolosi a lavorare come uomo delle pulizie in un circo di terz’ordine.
Il trailer
Il film
Roschdy Zem è stato bravissimo nel dar vita e corpo al suo ultimo film Mister Chocolat. Al regista va sicuramente il merito di esser riuscito a raccontare la vita di questo primo artista circense nero in Francia con estrema delicatezza e verità riportando, così, alla memoria dei nostri cugini – e non solo – la vita e l’audacia di un attore e di un duo comico strabiliante. Sì: proprio strabiliante tanto da venir ripreso con i primi rudimentali mezzi e strumenti della cinematografi dei fratelli Lumière a e il cui filmato il film si arricchisce e impreziosisce non poco. Eccellenti nei loro ruoli sono Omar Sy e James Thierrée: due eccellenti clown.
In particolar modo Thierrée già ballerino, coreografo, acrobata e scenografo che per questo film mette al servizio tutta la sua arte, il suo talento, le sue meravigliose capacità motorie mescolate, come fosse un perfetto e raffinato cocktail, alla sua bravura d’attore. Nella sua interpretazione non manca assolutamente nulla e risulta perfettamente equilibrata a quella di Omar Sy che interpreta Chocolat. Anche quest’ultimo, pur non essendo un acrobata, riesce perfettamente a stare al passo di Thierrée e i loro numeri ricreati dal passato per il pubblico di oggi sono assolutamente funzionali e ben riusciti conditi di bravura e maestria.
È un duo davvero eccezionale! E la loro bravura sta anche nel rendere il loro legame profondo ogni discriminazione razziale ma senza mai cadere nel patetico, nel qualunquismo, nel perbenismo. I due creano un rapporto di amore e scontro alla pari, entrambi lottano per guadagnarsi il proprio spazio nella vita. Sono entrambi sorridenti sulla scena e altrettanto tristi e problematici nella vita privata. Un solo appunto alla narrazione è proprio questo: mentre della vita di Chocolat si scopre tutto, di quella di Footit restano troppe domande e misteri che, forse, sarebbe stato giusto risolvere per meglio comprendere la profondità totale del personaggio.
Mister Chocolat in uscita il 7 aprile, distribuito dalla Videa, è certamente uno tra quelli da non perdere in questa stagione cinematografica. Chapeau a tanta bravura.