La mia vita con John F. Donovan _ Il trailer è ingannevole.

E con somma tristezza che annuncio l’uscita di questa cosa nei cinema il 26 giugno 2019. Il mio consiglio è non andate. La mia vita con John F. Donovan. Un film con Kit Harington e Natalie Portman.

La mia vita con John F. Donovan
La mia vita con John F. Donovan

La mia vita con John F. Donovan

Vorrei iniziare questa mia recensione con una domanda. Perché? Perché le uniche parole che mi vengono in mente, breve ma intense per descrivere questo film sono: “Stro***** cosmica”? Perché non riesco a trovare nemmeno una cosa bella in questo film?

Il trailer mostra un film che in realtà non viene proiettato in sala.

La mia vita con John F. Donovan, il film inizia con una giornalista (che chiaramente ha una personalità doppia) che deve intervistare Rupert, un giovane attore che ha pubblicato un libro, in cui ha reso pubblica la sua corrispondenza di bambino con John Donovan. Parallelamente, grazie a degli utilissimi flashback, ripercorriamo la vita sia di Rupert che di  Donovan. Insomma il film è principalmente diviso in 3: intervista / vita di Donovan / vita di Rupert.

Di cosa parla il film?

Tre mondi raccontati a compartimenti stagni. Il regista porta sullo schermo tre temi principali: rapporto madre figlio; omosessualità; infanzia. Incredibile come riesca a cannare tutti e 3 i temi, non portando niente di nuovo in nessuno di essi. Vedi il film e per tutto il tempo pensi: noia, già visto, non ha senso, noia, musica a caso, noia, quanto manca, noia.Profondo come una colonscopia questo film.

Rupert poi. Rupert, che in scena devo dire che è molto bravo (uh ecco una nota positiva) interpreta questo bambino, che metà del tempo è uno psicopatico maniacale, e per l’altra metà è il coniglietto Bunny. La madre di Rupert è chiaramente disturbata mentalmente: prima lascia fare al figlio esattamente quello che vuole. Roba che il figlio torna da scuola, si fionda davanti al televisore, urlando come un folle, con scene che manco un adolescente con l’ormone a palla, e lei è li che lo guarda e ride. Poi, drastico cambio della personalità e si stupisce di avere un figlio così, che fà quello che vuole, e gli molla pure una sberla. Insomma, coerenza. O le regole le metti e le fai rispettare, o non lo fai e non ti lamenti. 

Immagine volutamente insensata, in linea con il film

Che dire di questo film?

Non so da dove cominciare. Della trama non posso dire niente. Non è buona educazione parlare male degli assenti. Perché la storia, la trama, non esiste, non c’è. Manco una riga di trama, nemmeno una frase scritta su un tovagliolo da un ubriaco in un bar. Niente, nix, nada.

La mia vita con John F. Donovan è stato scritto e diretto sotto l’effetto di un potente allucinogeno, se no non mi spiego la riuscita. No aspettate. possono avere scritto delle azioni a caso su dei foglietti. Poi hanno messo i foglietti in un cappello, poi hanno estratto dal cappello i foglietti, e gli attori dovevano fare quello che c’era scritto nell’ordine di estrazione. Ah ecco! Se è andata così, allora ha un senso!Le musiche sono totalmente a caso in momenti a caso.Gli attori vanno e vengono e a volte si fermano (e potrebbero e/o dovrebbero evitare di fermarsi in scena). I titoli di inizio film fatti partire dopo 10 minuti dall’inizio del film.

O vi eravate dimenticati, o vi vergognavate troppo. Attrici del calibro di Natalie Portman, Kathy Bates, Susan Sarandon completamente sprecate. Ma che cosa voleva dire il regista, facendo questo film? Sono solo io a pensare di aver buttato ben 123 infiniti minuti di vita, vedendo una cosa che la maggior parte del tempo è irritante? 
Nemmeno a gratis vale la pena vedere questo film.

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