Dal 5 Gennaio arriva nelle sale italiane una nuova versione di una delle opere più note di William Shakespeare, diretta da Justin Kurzel e con protagonisti Michael Fassbender e Marion Cotilard. Dopo essere passato dall’ultima edizione del Festival di Cannes e, più recentemente, di Torino, arriva al cinema Macbeth.
Machbeth
Macbeth (Michael Fassbender; Steve Jobs, X-Men: Giorni di un futuro passato) è un valoroso condottiero che, spinto dalla bramosia del potere della moglie Lady Macbeth (Marion Cotillard; Il cavaliere oscuro: il ritorno, Due giorni, una notte) e dal desiderio del re di volerlo in tale posizione, diventa re di Scozia. Ma la follia, le paure, s’impossessano di lui e di lì in poi un’era funesta sarà incontrovertibile.
Trailer del film Macbeth:
Ennesimo
Si sono succeduti avidamente in tanti, da Orson Welles a Roman Polanski, nel provare a tracciare una strada cinematografica per una delle opere più note di Shakespeare, fautrice di mille riflessioni e con un personaggio protagonista immerso dentro ad un male sempre più denso per il quale inevitabilmente ha delle colpe che però non giungono unicamente per causa sua.
Se alle parole di Shakespeare nulla può il regista Kurzel, è alle immagine che lui quindi si rivolge. Questa nuova versione di Macbeth risulta senza dubbio la più audacemente simile al testo originale, la più legata al corpo del testo del romanziere inglese e i due personaggi protagonisti riescono a prendere corpo e vita grazie ai volti, ai corpi che attori come la Cotillard e (soprattutto) Fassbender riescono a fare. Kurzel decide, diversamente dai colleghi che hanno toccato il testo precedentemente, di ‘mostarsi’ unicamente attraverso la composizione e il colore dell’immagine, imponendo la pesantezza e la durezza del dramma attraverso un ottimo utilizzo della slow motion e una gamma tonale forte che rispecchia e ‘traduce per immagini’ alcune sezioni e sottotesti del dramma shakesperiano.
Allo stesso modo, però, l’umiltà e l’accostarsi al testo senza imporsi e provare a trovare una strada che aggiunga qualcosa ai precedenti sforzi, fa di questa versione del Macbeth un buonissimo film che nulla aggiunge e che, anzi, a tratti forse eccede nel commento musicale tanto quanto nella ricerca di un tono adatto alla messa in scena, avendo però tutto il tempo di raccontare l’intera vicenda senza soffermarsi particolarmente ma procedendo spedita verso un arido, funesto ed inevitabile, finale.