Siamo nel periodo della Golden Age e Frank Capra ci propone questo film che è un inno alla speranza, all’altruismo, all’amicizia…fatti travolgere da quest’onda di positivita’ con La vita è meravigliosa!
La storia del film
di Chiara Ricci
In questo film c’è molto di più di quanto vi abbia messo. Più di quanto vi abbia scritto, più valori di quanti ce ne rendessimo conto e di quanti ce ne aspettassimo. C’è più di ciò che pensavamo di avere. È il film che aspettavo di fare da tutta la vita.
Frank Capra –
Il film narra la storia di George Bailey (James Stewart) che,fin da bambino, nutre in sé una gran voglia di viaggiare, di scoprire nuovi mondi e di vivere nuove avventure. Ma il destino non sarà dalla sua parte e si ritroverà costretto a rimanere nella cittadina dove è nato, Bedford Falls. Qui si dedica al prossimo e, soprattutto, alla sua famiglia gestendo, assieme allo zio Billy, la cooperativa edilizia del padre, la “Bailey Costruzioni e Mutui”e facendo sì che questa non cada nelle grinfie dell’avaro e cinico capitalista Henry Potter (Lionel Barrymore). Ma alla vigilia di Natale lo zio Billy smarrisce un’ ingente somma di denaro appartenente ai fondi della società che sarebbe servita, appunto, per non farla fallire. George è disperato, non sa cosa fare. Al colmo della rabbia e dello sconforto, dopo aver discusso con la tenera moglie Mary (Donna Reed), è deciso a suicidarsi gettandosi nel fiume. In suo aiuto arriverà appena in tempo Clarence Odbody (Thomas Mitchell), un aspirante angelo che deve ancora ottenere le ali, mostrandogli cosa sarebbe successo se non fosse mai nato. George si rende finalmente conto di quanto sia importante per le persone che ama e ritrova la speranza e la voglia di lottare per difendere ciò che più gli sta a cuore. Torna a casa e scopre quanto gli siano vicini gli amici e i cittadini di Bedford i quali si sono riuniti in casa sua a raccogliere il denaro sufficiente per evitare il fallimento della società. Ed è questo il più bel regalo di Natale che George potesse desiderare.
Come nasce l’idea?
L’idea per questo film risale al 1939 e si ispira a un breve racconto di Philip Van Doren Stern dal titolo “The Greatest Gift”. Lo scrittore inviò alcune copie di questo racconto a degli amici come suoi auguri per il Natale. Uno di questi biglietti arrivò nelle mani di Cary Grant che convinse la RKO ad acquistarne i diritti per poterne fare un film dove lui sarebbe stato il protagonista. In seguito venne contattato Frank Capra per la stesura della sceneggiatura ed è a lui che si deve il cambiamento del titolo così come noi oggi lo conosciamo. Capra, però, sin dall’inizio della sua collaborazione al progetto era fermo su un’idea: voleva assolutamente che il protagonista di questa storia fosse il suo amico James Stewart con cui aveva già lavorato in passato (in “Mr Smith va a Washington” e “L’eterna illusione”). Per il ruolo di Mary, invece, si era pensato a Jean Arthur, Olivia de Havilland, Ginger Rogers.. ma poi la scelta cadde sulla giovanissima e altrettanto talentuosa Donna Reed.
Il film in cui trionfa l’amicizia, la possibilita’, la speranza, l’altruismo…
La vita è meravigliosa, a mio avviso, non vuole essere una mera critica alla società capitalistica governata dal “dio denaro” ma credo voglia andare ben oltre. È un film sulla speranza, sull’amicizia, sull’altruismo, sull’amore per il prossimo.. come lo sono del resto tutti i film di Frank Capra, basti pensare a Arriva John Doe, Signora per un giorno, Mr Smith va a Washington. Sono tutti film in cui la parola d’ordine è “sperare” poiché c’è sempre qualcuno disposto ad aiutarci. Non a caso nel film in questione c’è una battuta che recita : “Nessun uomo è un fallito se ha degli amici”. In questa frase è racchiusa l’intera poetica cinematografica, registica e morale di Frank Capra che ne ha fatto una sorta di suo “marchio di fabbrica” perfettamente distinguibile.
È un film della possibilità: l’angelo Clarence attraverso la maestria del regista Capra ci mostra cosa sarebbe accaduto se George non fosse mai nato, quali disgrazie sarebbero accadute, cosa ne sarebbe stato della vita dei suoi cari.. facendoci altresì capire che tutti siamo utili in qualche modo,non certo indispensabili poiché la vita, comunque, procede nel suo inesorabile percorso. Ma di certo la vita sarebbe stata diversa se, per ognuno di noi, qualcuno avesse avuto meno di una presenza. Ed è proprio da qui che si inizia ad apprezzare il valore di quella che abbiamo realmente poiché diversamente la nostra vita sarebbe sicuramente meno ricca, con meno affetti.. o forse ne avrebbero degli altri che non potranno mai essere nemmeno lontanamente simili a quelli che si posseggono nella nostra realtà. È questa la ricchezza del film di Frank Capra.. Ci insegna ad essere felici di quello che si è e di quello che si ha, ci invoglia a lottare per mantenere integro ciò che si possiede, a lottare per ottenere ciò che si desidera..e durante questa lotta, a gettare uno sguardo intorno a noi..poiché, di certo, qualcuno pronto a sostenerci ci sarà. Incondizionatamente.
Il film, nonostante sia prettamente natalizio (non a caso le emittenti televisive durante queste Festività lo trasmettono quasi di continuo) è stato girato tra l’aprile e il luglio del 1946.
Non ottenne molto successo poiché nello stesso periodo nelle sale uscì I migliori anni della nostra vita di William Wyler. Nonostante questo la pellicola ottiene cinque nomination agli Oscar senza, però, vincerne alcuno: Miglior Fotografia, Miglior Attore, Miglior Regista, Miglior Montaggio, Miglior Sonoro.
Hollywood della Golden Age
Questo film è da sempre considerato uno tra i migliori film della Hollywood della Golden Age e, sicuramente, il migliore di Frank Capra. È stato fonte ispiratrice di fumetti (come per Topolino), di canzoni come “Meraviglioso” cantata da Domenico Modugno, di cartoni animati… è un film che è veramente impossibile dimenticare poiché parla direttamente ai cuori e le interpretazioni dei suoi protagonisti sono memorabili e indimenticabili.
Ma Frank Capra ha origini italiane?
È una piccola forma di orgoglio ricordare che Frank Capra, vero nome Francesco Rosario Capra, nasce il 18 maggio 1897 a Bisacquino, vicino Palermo.
“La gente che va al cinema non si siede davanti a uno schermo, ma davanti a situazioni e a gente reale.”
Uomo di grande morale è riuscito a trasportare e a raccontare sullo schermo storie di gente comune, di poveri e di ricchi dai buoni sentimenti, in cui il bene vince sempre. Ha raccontato al meglio lo stile di vita americano della sua epoca e ha fatto di Hollywood l’autentica fabbrica di sogni. Poiché tutti i suoi film “sono fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni” e sono proprio le sue immagini a farci dire con entusiasmo, ancor oggi a distanza di tanti anni e dopo tanti cambiamenti della società, “la vita è meravigliosa”.
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