Il regista e sceneggiatore inglese Joe Cornish, è venuto a Roma il 29 maggio, per tenere una ‘masterclass’ alla NUCT. Tema principale della giornata, l’esordio alla regia con il suo film di fantascienza Attack the Block – Invasione Aliena.
Joe Cornish
Gia sceneggiatore per Spielberg (Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno), Attack the Block segna l’esordio alla regia per Cornish, che prima di questa avventura nel campo della cinematografia, era meglio conosciuto come comico, insieme ad Adam Buxton, nel duo ‘Adam and Joe’. In questa giornata dedicata a lui e alla sua prima opera, il regista si è soffermato a parlare dell’idea di usare una gang come personaggi principali del film:
“Nel 2001, una gang di ragazzini mi rubò il portafoglio e il cellulare approfittando semplicemente della propria superiorità numerica. Erano molto giovani, cosa che mi colpì molto, ma sono un codardo e così gli lasciai prendere tutto. L’idea della Terra messa sotto assedio da un attacco alieno mi ha sempre affascinato, così cominciai a pensare: cosa sarebbe successo se una cosa del genere si fosse verificata mentre mi stavano rapinando? Da qui l’idea di un gruppo di ragazzini, emarginati dalla società, che si improvvisano eroi”
Con questo film, Cornish, voleva creare una sorta di omaggio agli action-movie anni ’80:
“sono sempre stato un ammiratore dei lavori di Steven Spielberg, Walter Hill, James Cameron, Joe Dante e specialmente di John Carpenter e con Attack the Block, omaggio ad un film sud coreano poco conosciuto, ma che amo, Attack the Gas Station, ho voluto riproporre uno stile di film che usò Carpenter con il suo La Cosa”
Realizzazione degli alieni
Citando La Cosa, di Carpenter, Cornish si sofferma sull’idea e la realizzazione degli alieni:
“Avevamo un budget non ricchissimo [in dollari, circa 13 milioni] e sia Cameron con Alien che Carpenter con La Cosa, non hanno usato la computer grafica per le loro creature, così ho deciso di emularli. I grandi ispiratori per le creature aliene di Attack the Block sono, senza dubbio, gli uomini scimmia de 2001:Odissea nello Spazio di Kubrick e… la mia gatta nera. Inoltre volevo che i miei giovani attori potessero avere un vero contatto, durante le riprese, con le creature. Una delle parti modificate con la computer grafica sono le fauci delle creature. Mi piaceva l’idea del contrasto tra fauci chiare e corpo nero, motivo per cui abbiamo ambientato il film durante la notte.
Ultime battute
Sul finire dell’incontro ecco che a sorpresa entra Aurelio de Laurentis, che prende parola, insieme a Cornish, per analizzare la situazione della cinematografia italiana e di come in questi ultimi anni, senza i grandi fondi della produzioni Hollywoodiane, molti paesi europei, come la stessa Inghilterra (il film, ricordiamo, è interamente una produzione inglese) stiano proponendo ottimi prodotti sul campo cinematografico, facendo ben sperare per il futuro.
Prima di andarsene, risponde ad una domanda per quanto riguarda le diverse voci che lo accostino in cabina di regia per il prossimo cinecomics della Marvel, Ant-Man:
“Una sceneggiatura è quasi pronta… abbiamo già 113 pagine… ma per ora non posso dirvi nulla”