“In Time” di Andrew Niccol: Quando il tempo diventa letteralmente denaro

Nel 2161 la moneta non avrà più alcun valore, questa è stata sostituita dal tempo, con una notevole diversità tra ricchi e poveri: i primi possono vivere per sempre, mentre gli altri ogni giorno devono conquistarsi a fatica il tempo per poter sopravvivere.

La recensione del film

in time la locandina del film

L’idea dalla quale parte “In Time“, è piuttosto interessante: in un futuro non molto lontanto il tempo è diventato denaro, tutte le persone sono nate per vivere 25 anni salvo ottenere del tempo extra.

Il cast del film è infatti molto “young”, e non si capisce bene chi sia la madre e chi la figlia, visto che esteriormente hanno tutte un aspetto giovane.

All’interno di questa società la popolazione è divisa in classi e le città in zone temporali. Così accade che mentre nei quartieri poveri, i cosiddetti “ghetti”, la gente lavora per guadagnarsi qualche ora in più e sopravvivere, nei quartieri più alti i “ricconi” si giocano secoli a colpi di poker.

Al protagonista Will Salas, interpretato da Justin Timberlake che vive insieme alla madre Olivia, interpretata da Olivia Wilde, nel ghetto, succedono due episodi che cambieranno per sempre la sua vita.

Un ricco, prima di suicidarsi, gli regala un secolo di vita e Olivia muore perchè Will arriva pochi secondi in ritardo e non riesce a ricaricare la sua scorta di tempo.

A questo punto il protagonista fa una scelta, decide di sovvertire l’ordine della società in cui vive, donando più tempo a coloro che non possono permettersi di comprarlo; il suo piano però sarà ostacolato dalla polizia che è alla ricerca di Salas in quanto sospetta abbia derubato e assassinato il suo benefattore.

Le cose peggioreranno ulteriormente quando Will per attuare il suo piano rapisce la bella Silvia Weis, interpretata da Amanda Seyfried, figlia di un magnate del tempo.

Il trailer del film

Il regista neozelandese del film Andrew Niccol, è un amante della tematica fantascientifica, tra i suoi precedenti si ritrova infatti Lord of War con Nicola Cage, e c’è da apprezzare che il budget utilizzato per realizzare il suo ultimo lavoro sia piuttosto esiguo se confrontato con quello di altri film dello stesso genere.

Nonostante ciò però ha ricevuto varie critiche per quanto riguarda lo sviluppo della trama, si parte infatti da una buona idea per poi arrivare ad un film d’azione rispecchiando una certa incertezza strutturale tipica di Niccol. [video sponsorizzato]

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