Il ritorno di Muccino in versione hollywoodiana al fianco di Will Smith: ecco il nuovissimo Sette Anime

Ho letto che ci sono state molte critiche a questo film sia in America che in Italia e sinceramente sono d’accordo solo con quella riguardante la traduzione del titolo da “Sette Libbre” a “Sette Anime”, non brutto (c’è sicuramente di peggio) ma non profondamente in linea con il film (ma chi le farà le traduzioni in italiano dei film americani? mi piacerebbe tanto sapere in base a che criteri vengono effettuate, non credo sia una scelta casuale…).

Andiamo con ordine: Sette Anime è l’ultimo film romantico, dolce  e anche abbastanza triste ma con anche molta speranza di Gabriele Muccino.

Innanzitutto sono andata a vederlo per quel minimo di orgoglio che è rimasto verso registi italiani come Muccino che hanno ancora delle buone idee da mostrare al mondo e scusate se è poco; in secondo luogo avevo apprezzato “La ricerca della felicità”, in quanto trovo che il connubio Muccino-Will Smith sia proprio indovinato, nelle scene di questi film si può notare la stima reciproca dei due artisti, e da ciò non possono che nascere dei buoni frutti.

Cosa accade nel film?

Will Smith interpreta Ben Thomas, un uomo di successo che commette un errore che lo riempe di sensi di colpa e lo porterà a fare delle scelte irreversibili. Lungo il suo percorso incontrerà Emily Posa, una bellissima ragazza di cui si innamorerà e a cui farà il regalo più grande.

Sono stata piuttosto generica in quanto uno dei punti di forza del film è il finale inaspettato ma accuratamente preparato nel corso di tutto il film.

Durante tutto il film tutto procede, il film si segue bene, le storie proposte appassionano ma non si capisce il senso di tutto quello che vediamo, ci si chiede “Perchè Ben fa queste scelte?”, lo spettatore più attento potrebbe intuire qualcosa, ma non capire veramente quello che alla fine sarà inevitabilmente chiaro anche se in parte molto spiacevole.

Punti di forza: 1. la colonna sonora

Ho molto apprezzato la colonna sonora del film che spazia da Seven Day Seven Second degli Yossou N’Dour ai Muse e a Tim  Buckley…rende tutto molto poetico, c’è quasi una magia tra i personaggi come se per un attimo la felicità fosse stata raggiunta, in altri momenti invece la musica è molto più dura e contribuisce ad accrescere la desolazione nei confornti dell’inesorabilità del nostro destino.

Sicuramente un bel film, ben costruito con una storia abbastanza triste ma con tantissime idee e spunti su cui riflettere, da consigliare anche perchè ciò che alla fine emerge è proprio la profondità del film che è riuscita grazie  alle varie storie dei personaggi presenti a cacciar fuori i sentimenti e le emozioni più nascoste di ognuno di noi.

setteanime

2. L’intrepretazione di Will Smith e la storia

L’interpretazione di Will Smith, il personaggio principale e visibile quasi sempre durante tutta la pellicola è sconvolgente, la versatilità di quest’attore che riesce ad intrepretare ruoli comici, drammatici, avventurosi è veramente stupenda; in questo film ho notato soprattutto la dolcezza dello sguardo oltre che la sofferenza che esprime quando guarda tutte le persone che vuole aiutare. In questi momenti è lo sguardo a riempire le scene; anche se tutto ciò potrebbe sembrare abbastanza banale in realtà non lo è in quanto c’è una storia verosimile dietro che regge.

Non è sicuramente un film facile da pensare scrivere ed intrepretare ma fortunatamente ha trovato delle persone con una sensibilità in grado di renderlo molto gradevole e soprattutto apprezzabile.

15 Comments

  1. catia
  2. Mirko
  3. r
  4. Icio
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