Un nuovo giorno: la storia di una nuova identità, la scoperta di una nuova vita.

In arrivo nelle sale Un nuovo giorno di Stefano Calvagna, una versione nostrana di The Danish girl. Funzionerà?

Un nuovo giorno

Un nuovo giorno

Un nuovo giorno

Un nuovo giorno – tratto da una storia vera – racconta la vita di Giulio (Niccolò Calvagna – Luca Filippi) il quale non impiega troppo a capire di essere intrappolato, imprigionato in un corpo che non gli appartiene facendosi chiamare Giulia. Ovviamente a scuola, all’oratorio non mancano abusi sessuali, violenze psicologiche, fisiche, atti di bullismo che rendono il ragazzo sempre più chiuso in se stesso. Fin quando non arriva la maggiore età e Giulio lascia Roma alla volta di Milano per realizzare il suo sogno: cantare. Si sottopone a un provino che non supera ma ad accorgersi di lui ci sono Luigi (Franco Oppini) e Gianna (Paola Lavini) i quali lo assumono come modello per la loro griffe.

La vita di Giulio sembra aver preso la giusta direzione, seguito sempre – nonostante la lontananza – dall’affetto della sorella (Diletta Innocenti Fagni) e della madre (Imma Piro). Ma arriva anche l’amore del personal trainer Fabio (Danilo Brugia) il quale capisce sin da subito le difficoltà, la dolcezza, la delicatezza di Giulio e la sua storia. Non lo abbandonerà più: nemmeno quando il ragazzo verrà colpito da un tumore al cervello. Il loro legame diventa sempre più forte e i due, non senza difficoltà, decidono di andare a convivere. È adesso che Giulio sente sia arrivato il momento giusto per realizzare il suo più grande desiderio: diventare donna. Prende contatti con una clinica e un medico di Bangkok e si sottopone all’operazione liberandosi una volta per tutte di quel corpo che non sente suo e diventare una volta per tutte e a tutti gli effetti Giulia. Ora potrà finalmente sposare Fabio.

Il trailer

Il film

Stefano Calvagna sulla scia del fortunato e bellissimo film The Danish girl diretto da Tom Hooper propone al pubblico una storia simile ma ambientata ai giorni nostri, nella nostra Italia per certi versi ancora un po’ bigotta nonostante – spesso – giochi a fare la progressista. Che sia un caso o una trovata pubblicitaria per attrarre gli spettatori in sala? Ad ogni modo non sarebbe onesto (anche perché inutile) fare paragoni. Tra i due film, infatti, non c’è il benché minimo termine di paragone. Lontani per stile, per impianto narrativo, per qualità della sceneggiatura e dell’intero impianto diegetico e strutturale.

In Un nuovo giorno certamente Calvagna avrà impiegato tutte le sue forze, il suo talento, le sue capacità ma ne esce un film decisamente debole che, sì, racconta una storia importante, notevole, forte ma con toni, accenti, guizzi, silenzi totalmente sbagliati che non rendono né sottolineano ciò che una storia come questa dovrebbe e meriterebbe di sottolineare.

Un nuovo giorno

Danilo Brugia in una scena di Un nuovo giorno

La sceneggiatura e gli stessi attori non sono di aiuto. La prima è fragile, con dei vuoti tutti da riempire, sorretta da dialoghi semplici, scontati e a volte solleticano persino il surrealismo e suscitano non poca ilarità non dando credibilità alla vicenda da narrare. Ad esempio quando, dopo l’operazione, Giulio ormai Giulia, dice: “Non sarò cambiata un po’ troppo?”

Un nuovo giorno

Sveva Cardinale in una scena di Un nuovo giorno

Allo stesso modo il cast muovendosi su una sceneggiatura labile non può che rendere un’interpretazione scialba, vuota. Non è affatto credibile Franco Oppini nel ruolo dello stilista gay che ogni due parole in italiano lancia un modo di dire, una parola in un francese del tutto maccheronico creando più una macchietta che un personaggio. Molto sui generis sono anche le interpretazioni di Niccolò Calvagna (che interpreta Giulio da piccolo), bellissimo bambino dagli occhi splendidi ma sembra recitare un po’ controvoglia e di Luca Filippi (Giulio ragazzo) totalmente fuori dal personaggio e da ogni stile recitativo. Ancor più surreale è la presenza di Sveva Cardinale che interpreta Giulia: assolutamente fuori ruolo.

Non solo non ha un minimo tratto in comune con quello che era Giulio (va bene l’operazione chirurgica..anzi le operazioni: perché in una sola volta Giulio subisce cambio di sesso, plastica facciale e al seno! ma qui si esagera) e ne guadagna persino in altezza. Le sole a uscire dal coro sono Imma Piro che interpreta la mamma di Giulio e Paola Lavini nel ruolo di Gianna, l’assistente dello stilista: sono le uniche a riempire un poco gli abiti vuoti dei loro personaggi.

Il piccolo Niccolò Calvagna

Il piccolo Niccolò Calvagna

È un peccato che questa storia non sia stata trattata, elaborata, costruita in modo diverso e che non abbia ricevuto le cure adatte…pur certa che Calvagna abbia fatto tutto il suo meglio ma qui non è bastato. Ci voleva molto di più e per certi versi molto di meno.

Un nuovo giorno, distribuito dalla Poker Entertainment, uscirà nelle nostre sale il 10 marzo.

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