Happy family versus Mine vaganti: che bella lotta…

Ultimamente mi è capitato di andare a vedere due film italiani che mi ero persa, per l’appunto Happy Family di Gabriele Salvatores e Mine vaganti di Ferzan Ozpetek; cercherò ora di spiegare come, in diverso modo, questi due film mi hanno colpito e stimolato partendo dal presupposto che stiamo parlando di due film italiani sia per quanto riguarda la regia che gli attori…

Breve recensione di Happy Family

locandina ufficiale del film

locandina ufficiale del film

Per quanto riguarda Happy Family, sinceramente io l’ho trovato un pò al di sotto delle mie aspettative, sarà perchè quando si va a vedere un film di Salvatores se ne hanno sempre un pò troppe, e questo non va mai bene, ma, anche confrontandomi con gli altri, nessuno ha avuto l’impressione di vedere un capolavoro. Io lo trovo un pò al di sotto degli standard di questo grande regista, se così si può dire…l’idea dello scrittore che scrive una storia nella quale intervengono i personaggi è carina e ci ricorda il grande Pirandello con Sei personaggi in cerca d’autore, ma dopo un pò stufa perchè non è correlata da una trama che regge, forte.

La parte che mi è piaciuta di più in questo film è quella finale nella quale lo scrittore dice appunto che è tutto inventato e mentre fa la doccia rivediamo riprodotti nel suo studio tutti gli spunti dai quali poi è nata la trama, macchinine, fotografie, disegni che ci ricordano qualcosa che abbiamo visto nel film. Ecco questo lo trovo veramente geniale, perchè i dettagli sono estremamente curati e riusciamo a capire come la mente umana può creare storie da un nulla semplicemente guardando una foto.

All’inizio si vede Ezio (lo scrittore protagonista) il quale dice appunto che ha intenzione di scrivere una storia ma non ha ancora delle idee, ma quello non è un problema, ecco questa cosa si vede e si sente, ma forse è tutto voluto ed anche un pò autobiografico?

Breve recensione di Mine vaganti

minevaganti

Mine vaganti mi ha veramente entusiasmato, questo film è da Oscar (nel senso metaforico del termine!) se non altro perchè lo trovo di una intelligenza spaventosa, nessuno, dopo averlo visto, non può non riflettere e ripensare a tanti atteggiamenti, comportamenti sbagliati che abbiamo. E’ un film che fa riflettere e io adoro questo tipo di film anche perchè lo fa in modo abbastanza grottesco, senza essere pesante, anzi tutt’altro, si ride parecchio e ci si diverte.

La frase che mi è rimasta più impressa e che, secondo me, può riassumere tutto il film è quella che dice la nonna interpretata da una veramente splendida Ilaria Occhini a Tommaso, suo nipote, protagonista del film: …Non fare sempre ciò che ti chiedono gli altri e sbaglia da solo, altrimenti la vita non ha senso…ma ce ne sono anche altre molto belle, sempre pronunciate dalla nonna come: …L’albero non può non amare la terra….

Proprio la nonna io credo sia la protagonista del film ed il personaggio più interessante, è da lei che parte l’intera riflessione sul tema dell’omosessualità, ma questo diventa una base per affrontare tante altre questioni, in particolare la rivelazione di un figlio ai propri genitori dei propri orientamenti sessuali mette in crisi tutta la famiglia e tutti gli equilibri, purtroppo finti e di convenienza che si erano creati, o perlomeno io la vedo in questa maniera.

Conclusioni finali

Da come si è capito il sondaggio per quanto mi riguarda propende fortemente verso Mine vaganti, un film più riflessivo e profondo rispetto a Happy Family, come ho cercato di spiegare, ma vorrei sapere come la pensa chi l’ha visto, credi anche tu che con Happy Family Salvatores, come dire, si sia un pò abbassato di livello?

2 Comments

  1. antonella molinaro

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