Esce nelle sala italiane il 1 agosto 2019 Hotel Artemis, diretto da Drew Pearce, con Jodie Foster. Dura 93 minuti
Hotel Artemis
Los Angeles, anno 2028, un mercoledì notte come tanti. Le strade sono animate da rivolte, manifestanti contro la polizia. Una velocissima introduzione ci spiega che l’acqua è stata privatizzata e che le persone si stanno ribellando per il suo costo troppo eccessivo. Questo è lo scenario in cui, una banda di criminali, decide di fare un colpo in banca, approfittando dei tafferugli che tengono occupata la polizia. Nella rapina degenerata, rimangono feriti Waikiki e suo fratello. Ferite gravi da armi da fuoco che fanno decidere Waikiki di andare all’Hotel Artemis. Ma cosa è in realtà l’Hotel Artemis?
Niente altro che un super segreto ospedale per cattivi, posto al 13 piano dell’hotel ormai abbandonato. Lì i super cattivi che hanno la tessera del club (più che tessere, un microchip impiantato nel polso) e che sono in regola con la quota associativa, ricevono cure mediche super professionali. Le regole dell’albergo sono molte, proprio perché dei super cattivi non ci si può mai fidare fino in fondo (fidarsi è bene, non fidarsi è la regola di vita). Ma cosa succede quando, il super super cattivo ha bisogno delle cure mediche?
Commento in estrema sintesi: non capisco perché questo film sia uscito in agosto. Per me non doveva uscire punto.
Il trailer del film
Un macello, altro che hotel. Ma nemmeno un macello per il sangue che vola. Un macello proprio nei contenuti. Io boh. Mi lascia senza parole. No sul serio mi sforzo, ma non capisco per cosa hanno fatto questo film. Sembrava avere il potenziale dal trailer, pareva. Ci hanno ciulati alla grande.
Mettiamo 800 personaggi puramente a caso tra cui la figa de legno della situazione, colei che sola, poteva conquistare il mondo. Nice (proprio lei, il ciocco secco) l’attrice che ha interpretato la mummia ormai è abituata ad avere cose negli occhi. 3 iridi nella mummia, una fotocamera integrata dual band in Hotel Artemis. I personaggi hanno storie passate di cui noi non sappiamo niente, interagiscono tra di loro in modo bizzarro, seguendo quella che, ripeto, non è una trama. Il film è di una inutilità che mezza basta, anzi, nemmeno inutilità. Perché i film tutti spari ed esplosioni, una trama ce l’hanno, Hotel Artemis….
Diciamo che io vorrei avere il cappello in cui gli sceneggiatori mettono delle frasi, che poi estraggono a caso e quella diventa la sceneggiatura. Vi prego, smettetela. Non ha senso, dall’inizio alla fine. Dall’inizio, dove non si capisce chi cosa quando e soprattutto perchè, passando per la parte centrale, in cui compaiono personaggi a caso che fanno cose a caso totalmente slegate tra loro, arrivando (finalmente) ad una fine sconclusionata che lascia il tempo che trova.
C’è del marcio in Danimarca, ma almeno c’è coerenza nel non avere senso per tutta la durata del film. Jodie Foster, non si capisce come, ma in mezzo a questo allucinante marasma è brava. Sembra assurdo, il suo ruolo non convince nemmeno per 2 secondi, ma lei è brava. Il suo ruolo è imbarazzante, ma lei lo porta avanti a testa alta, niente fosse.
Dave Bautista sei bravissimo, ho troppa paura che mi picchi per dire altro. Everest, alla tua altezza non c’è nessuno.
E comunque… Hotel Artemis, ma da dove viene?! Una storia carina sul perché del nome no? Ha a che fare con Artemis, dea della caccia e della luna? Si no forse.
Hotel Artemis, vi mando Bruno Barberi di 4 hotel, poi vediamo chi ride.