Cose nostre – Malavita: un nuovo ruolo da “boss” per Robert De Niro

Esce giovedì 17 “Cose nostre-Malavita” ( titolo originale The family) la nuova commedia thriller dark con Robert De Niro nei panni di un ex boss.Leggete qui la nostra recensione.

Malavita: Una famiglia “quasi” normale

 

 

 

 

 

Padre, madre, due figli adolescenti: quella di “Cose nostre-Malavita” potrebbe sembrare una famiglia quasi normale se non fosse per un particolare non di poco conto: il capofamiglia Giovanni Manzoni di chiare origini italiane è un ex boss sotto protezione costretto a vivere in Normandia. Un altra caratteristica dei membri della famiglia Manzoni è una certa permalosità nonchè tendenza ad uscire fuori dagli schemi consentiti : così l’idraulico truffaldino si ritrova all’ospedale con 12 costole rotte, il piccolo di casa dopo 24 ore attiva un lucroso sistema per guadagnare facilmente nel suo liceo, la tenera figlia diciassettenne fracassa una racchetta da tennis in testa a un molestatore e la mamma manda a fuoco un supermercato perché il titolare è stato decisamente sciovinista e anti-yankee. Situazioni decisamente esagerate che malgrado la struttura “nera” danno alla storia quel tocco da commedia che lascia sempre un sorriso allo spettatore .

Tra dark e rosa

A colpire in questa pellicola è il connubio non nuovo tra il black humour con una strizzatina d’occhio a Tarantino, il thriller giallo e la commedia sono un mix incendiario che fanno dimenticare o perlomeno giustificare  le frequenti ammazzatine e la violenza quasi gratuita o eccessiva che la pellicola mostra a ogni piè sospinto. Non manca una tenera sfumatura rosa purtroppo però subito ingrigita riferita all’innamoramento “infelice” di Belle, la figlia quasi maggiorenne per uno studente universitario che impartisce ripetizioni di matematica.

Un boss in pensione ma non troppo

 

 

 

 

Robert De Niro torna a indossare i panni del boss, ma stavolta è un testimone eccellente in serio pericolo che però a causa della sua tendenza “criminosa” provoca non pochi grattacapi alla sua scorta. Brillante interpretazione da parte del grande attore italo-americano che sa dosare come sempre i ruoli drammatici e quelli leggeri con la medesima professionalità. Michelle Pfeiffer, alias signora Manzoni è altrettanto impareggiabile nel ruolo di una moglie all’apparenza all’antica tutta cucina e famiglia, ma che non è da meno in quanto a mente criminale. Completa il terzetto Tommy Lee Jones, solita faccia impenetrabile, serio eppure ironico. Luc Besson ha saputo confezionare una trama poco originale ma con attori in stato di grazia. Sceneggiatura infarcita di voluti luoghi comuni tra italo-americani ovviamente mafiosi e francesi ovviamente ultranazionalisti. Per Martin Scorsese produttore il regalo dell’autocitazione di “Quei bravi ragazzi”. Ingranaggio perfetto, brava anche la cagnetta che ha l’onore di vedere il suo nome Malavita nel titolo italiano . Da vedere anche per esorcizzare il lato perverso di ognuno.

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