Successivamente all’uscita americana, il 4 Aprile prossimo uscirà in Italia il nuovo film di Derek Cianfrance (che solo pochi mesi fa era al cinema con Blue Valantine) con protagonista Ryan Gosling, Eva Mendes e Bradley Cooper: arriva al cinema Come un tuono.
Trama
Luke (Ryan Gosling; Blue Valentine, Gangster Squad) e Romina (Eva Mendes; Il cattivo tenente, Last Night) sono una coppia di proletari che vivono in un sobborgo di New York. L’arrivo improvviso di un figlio e le grosse difficoltà economiche porteranno Luke alla criminalità per sostenere la famiglia. Questo creerà un contrasto con il politico ed ex poliziotto Avery Cross (Bradley Cooper; Una notte da leoni 2, Il lato positivo).
Trailer del film:
Feticcio
Il regista Cianfrance aveva già collaborato con Ryan Gosling ancor prima che la nuova star hollywoodiana esplodesse con l’ormai famoso Drive. Difatti, nel 2010, aveva girato insieme a Michelle Williams Blue Valantine, arrivato da noi solo lo scorso mese: un’opera profonda, equilibrata e molto più strutturata (nella sceneggiatura) di questo neo-regista.
In questo suo nuovo lavoro, per quanto le forze recitative non manchino, da Bradley Cooper a Eva Mendes, fino a Ray Liotta e Rose Byrne, ci sono diversi punti irrisolti che non riescono ad espletarsi al termine del film. Primo tra tutti le intenzioni che il regista, anche co-sceneggiatore, aveva nei confronti della trama e della storia che trasporta attraverso quindici anni di vita tutti i protagonisti. E’ chiara la sua voglia di intrattenere e di creare un “contatto” emotivo con i personaggi. E da questo punto di vista di certo il risultato è ottimo.
Piano Sequenza
E’ con un lungo piano sequenza che il film inizia. E non sarà l’unico. Sono scene volutamente lente, dove l’attenzione si concentra sui corpi degli attori, sui loro volti e sui loro sguardi. Ed è qui che la bravura di un’interprete e la brillantezza di un copione viene fuori. Al termine del film, malgrado tutto, si sente l’assenza di quella forte quanto delicata poetica che era invece presente nelle fredde eppure emotive sequenze del recente (per noi, almeno) Blue Valantine e si capisce come, malgrado gli ottimi interpreti, sia soprattutto il copione a contare maggiormente.
Fuor da ogni dubbio è la bravura registica e stilistica di Derek Cianfrance e possiamo aspettarci ancora tanto da lui. Qui, grazie anche all’ottimo accompagnamento sonoro, i centoquaranta minuti di pellicola scorrono comunque quasi senza accorgersene e si seguono queste vicende che non possono non ricordare quelle di una certa “gioventù bruciata” che viene citata anche nell’incerto titolo italiano (“Se corri come un fulmine ti schianti come un tuono”).
Le azioni dei personaggi sono a tratti fin troppo prevedibili, citazioni e metafore non sempre riescono alla perfezione. Per quanto soltanto la lunga sequenza iniziale valga già la visione, e per quanto Gosling e Cooper siano non più due promesse ma due certezze della nuova generazione di Hollwood, il film non riesce a spiccare il volo e per quanto ci sia una cura profonda in cabina di regia e fotografia, il risultato inserisce l’opera nel filone del genere cui appartiene, senza poter quindi emergere davvero.
Clip dal film
Di seguito una clip ed i primi cinque minuti del film
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