Esce nelle sale italiane il 20 giugno 2019 Arrivederci professore, il film con Johnny Depp diretto da Wayne Roberts.
Arrivederci Professore
Una premessa. Se volete vedere questo film, prendetevi tempo e pazienza. Perché vedendo il film, si ha la percezione che il tempo si sia dilatato, e che scorra a una velocità più lenta del normale. Stranamente però, non è una nota negativa. Il film si apre con il professor Richard, che ascolta “in diretta” la sua diagnosi di cancro ai polmoni, e la sua successiva condanna a morte. Insomma, non si può dire che il film inizi in maniera soft, anzi. Johnny Depp al solito è bravissimo, è l’attore camaleonte, che dove lo metti recita, sempre tenendo il suo personale stile, riconoscibile in tutti i suoi ruoli.
Il trailer del film
Arrivederci professore è quasi un film monologo diviso in capitoli. Un po’ come le fasi del dolore (negazione, rabbia, negoziazione, depressione e accettazione). E’ un film ricco, ricchissimo di spunti di vita, detti da Richard mentre lui stesso sta dicendo addio alla vita. Non posso dire che sia originalissimo nel tema, ma posso dire che il modo in cui è trattato è geniale. E’ un susseguirsi di battute e situazioni serie, e battute su situazioni serie. Le battute sono fini, non è umorismo popolare, ma sono davvero mirate.
Certe battute sono un po’ sassate lanciate col sorriso. Lungo tutto il film la storia evolve, pur rimanendo fedele al suo tema iniziale, ovvero la sentenza di morte. Richard decide che per il resto della vita, cercherà di migliorare gli altri, di lasciare il segno e di essere sincero. Sincero per esempio con la moglie che lo tradisce, con i suoi studenti, ma anche con se stesso, permettendosi di fare cose che si era sempre negato.
Ci sono delle gag davvero surreali, sempre sul filo della “pubblica decenza”. Oltre al tema principale, quello della sentenza di morte, ci sono una miriade infinita di sottotemi (la relazione di coppia, il rapporto padre figlia, l’amicizia ecc ecc). Arrivederci professore è un film che, se sei nella modalità giusta, qualcosa ti lascia. E’ un po’ anche uno di quei film “motivazionali”, di quelli che hanno le perle di saggezza e che ti fanno riflettere sulla tua vita. Ma devi vederlo con lo spirito giusto. Non devi andare a vederlo aspettandoti di vedere un film comico o una commedia leggera, perché, anche se può presentarsi come tale, se gli presti la giusta attenzione, ti fa riflettere su cose ben più profonde. Ripeto, non è l’unico film del suo genere, ma è un film davvero ben fatto.
Il finale del film è davvero molto, molto poetico, è uno dei finali più belli che ho visto negli ultimi tempi, spettacolare, sia come significato che come scene girate. Note di regia, se volete vedere un altro film che ha come tema la sentenza di morte, uno tra i tanti, io vi consiglio Cercasi amore per la fine del mondo, la vita è un soffio, un alito.