7 Days in Havana: 7 registi per un ritratto tra rum, donne e realtà

Presentato alla selezione ufficiale dell’ultimo Festival di Cannes, arriva oggi nelle sale italiane 7 Days in Havana, un film che come unico obbiettivo si pone il creare un ritratto onesto e lontano dai soliti luoghi comuni di questa città.

Sette registi hanno deciso di raccontare sette storie all’interno di sette giorni di una stessa settimana, mostrando la città come realtà e come mito.

locandina film

7 registi per 7 storie

Diversamente dal recente Gli infedeli (anche lì abbiamo una reunion di registi francesi per un film corale sull’infedeltà) qui troviamo un maggiore equilibrio tra gli episodi, una perdita maggiore dei cliché a favore di un realismo che però non rinuncia alla risata né a dimenticare i motivi per cui la città è più famosa nel mondo (belle donne, rum, le spiagge), che però non sono i soli motivi per cui esiste.

Tra i sette registi di questo film troviamo un’esordiente che risponde al nome di Benicio Del Toro, attore di fama ormai internazionale che ricordiamo per i due film su “Che Guevara” o il recente “The Wolfman”.

Il film è un ritratto in sette capitoli dell’Avana, una città eclettica, eterna e proiettata nel futuro quanto radicalizzata nel passato. Ogni capitolo racconta un giorno della settimana attraverso le vite quotidiane dei vari personaggi che, spesso, s’intrecciano tra di loro e ritroviamo i protagonisti di una storia essere poi in secondo piano anche in un’altra.

Gli episodi

Episodio 1: Lunedì – El Yuma: Proprio Del Toro apre il film introducendo un giovane attore di New York (Josh Hutcherson, Viaggio nell’isola misteriosa; Hunger Games) che giunge in Avana per studiare in una scuola di Cinema e che sin dall’inizio vede ogni cosa attraverso i più classici cliché per cui molti giungono lì.

Episodio 2: Martedì – Jam Session: Il regista Pablo Trapero ci racconta di un alcolizzato regista che arriva in Avana per ricevere un premio ed intreccia una forte amicizia con il suo autista, bravo musicista che da sempre vive lì.

Episodio 3: Mercoledì – La tentaciòn de Cecilia: Il regista Julio Medem ci dona l’episodio più drammatico e tra i più profondi. Cecilia, una giovane cantante da sempre vissuta all’Avana, non sa cosa fare quando un uomo le propone di fuggire da lì e dal suo ragazzo per farla cantare sulle navi da crociera e ricominciare una vita nuova con lui.

trailer del film:

Episodio 4: Giovedì – Diary of a beginner: Qui il regista Elia Suleiman diventa anche protagonista della storia ritrovandosi all’interno di un hotel da cui non c’è via di fuga, trovando continuamente in tv un oppressivo discorso di Fidel Castro e usando sé stesso come mezzo per mostrare qualcosa, piuttosto che per dimostrarla.

Episodio 5: Venerdì – Ritual: In questo episodio (il più arcaico) l’unico errore di una ragazzina (quello di amare) porta a galla alcune delle credenze e degli ideali più radicati nel passato del paese che ancora oggi, e tanto più in passato, vivono e si tramandano. Il tutto con la regia di Gaspar Noè.

Episodio 6: Sabato – Dulce amargo: Juan Carlos Tabìo ci mostra una famiglia–tipo dell’Avana in preda ai problemi quotidiani, agli imprevisti, al lavoro, alle ferite nascoste e ai punti di forza che permettono loro di andare avanti giorno dopo giorno.

Episodio 7: Domenica – La fuente: Laurent Cantet ci mostra uno squarcio di un tipico e fatiscente palazzo di periferia dove un’anziana signora, a seguito di un sogno, ha deciso di coinvolgere l’intero palazzo nei preparativi di una festa per la Madonna.

Film che nasce anche dalla collaborazione tra Havana Club, Full House e Morena Films, 7 Days In Havana è un ritratto dall’ottima fotografia e scritto senza superficialità da Leonardo Padura che riesce ad accostare visione e scene da “già visto” a momenti e prospettive totalmente inedite per un luogo che sembra eternamente fine a sé stesso ma che, in realtà, ha in sé una vita in continua evoluzione che questa pellicola ha la capacità di mostrarci con intelligenza e sontuosità.

E tutto questo con una colonna sonora ben salda alle immagini, coinvolgente e piena di ritmo che ci porta sin da subito all’interno di un posto chiamato Avana.

Alcune clip estratte dal film:

 

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