Operazione vacanze: cinemio intervista il cast!

Lo scorso 23 Maggio è uscito in tutti i cinema italiani il debutto alla commedia di Claudio Fragasso, Operazione Vacanze, con il ritorno di Jerry Calà, Enzo Salvi, Massimo Ceccherini, Manuela Morabito, Francesco Pannofino e con la partecipazione di Maurizio Mattioli, Valeria Marini e Umberto Smaila.

locandina film

locandina del film

La trama

Troviamo Bebo Conforti (Calà) che è costretto a fuggire dal locale in cui fa pianobar perché un noto boss della malavita (Pannofino) lo accusa di aver messo incinta la figlia.

Per nascondersi, finirà in un grande villaggio turistico dove conoscerà  il capo animatore Spino (Ceccherini) e Nando, un uomo che porta la famiglia in vacanza malgrado è stato appena licenziato (Salvi).

Intanto il ricco Nino Picozza (Mattioli) si invaghisce di una misteriosa donna (Marini) che sembra ricambiarlo…

Cinecocomero

Quando sono andato a vedere il film ero circondato da almeno venti persone di età diversa. A fine spettacolo, riaccese le luci in sala, ero rimasto soltanto io e, aggiungo, anche con una nota di imbarazzo.

E posso spiegarti il perché.

Operazione vacanze” è un film tratto liberamente dalla serie tv del 1987 “Professione vacanze” dove lo stesso Jerry Calà era protagonista. Ritrovando un po’ il tema vacanziero e leggero della serie tv, Calà ha ideato una nuova trovata commerciale (che ricorda tanto i due film di Vanzina di alcuni anni fa Un’estate al mare e Un’estate ai Caraibi) con tutta la voglia di riportare in vita gag e momenti che lo hanno reso famoso in passato.

E non è di certo una novità del comico e attore, visto che solo quattro anni fa ha deciso di creare un “sequel” della sua nota commedia “Vado a vivere da solo” del 1982. Di forte evidenza sono anche gag e situazioni tipiche dei cinepanettoni degli ultimi vent’anni.

Qui, però, c’è aria di mare e di sole e diventa quindi più ovvio il termine di “Cinecocomero”, coniato dai Vanzina per i film sopracitati.

La regia

il regista Claudio Fragasso e la sceneggiatrice Rossella Drudi

Regista del film è Claudio Fragasso, noto per i suoi film corali e solitamente action-thriller come Palermo-Milano: solo andata e Milano-Palermo: il ritorno.

I motivi per cui il regista abbia scelto di prendere le redini di un prodotto del genere sono ad oggi del tutto ignote, anche se si potrebbe azzardare che, dopo il suo ultimo flop Le ultime 56 ore, abbia deciso di compiere una scelta più commerciale per tornare in auge e, si spera, riprendere le redini della sua carriera passata.

Qui si limita a filmare continuamente, seguendo un po’ un personaggio e un po’ un altro, accompagnato in post-produzione da un pessimo montaggio, quasi volendosi sbrigare di finire lì questo suo (temporaneo?) delirio.

La sceneggiatura

Sarebbe già un pregio parlare del testo di questo film come di una Sceneggiatura.

Scritta dallo stesso Calà insieme a Gino Capone e Rossella Drudi, il film si perde tra gag vecchie da decenni e situazioni assolutamente improponibili (emblematica e, forse il punto più basso del film, una scena indirizzata esplicitamente a pubblicizzare un prodotto in particolare che, caro spettatore, se andrai a vedere il film, non mancherai di notare di certo).

Ogni storia è già vista e senza emozione, alcuni personaggi sono inutili (il caso di Ceccherini), altri fungono solo da centri di volgarità per indurre la risata, con uno sproporzionato uso degli effetti sonori. Ma il problema di fondo è che questa storia prende in giro anche lo spettatore perché ormai questo tipo di “comicità” ha lasciato persino i cinepanettoni da anni, perché “retrò”.

Se questi “mezzucci” per indurre alla risata potevano funzionare negli anni ’70 e ’80, di certo non vanno più bene nel 2012.

Trailer del film:

Pieno di volgarità, doppi sensi, semi nudismo e sconcerie varie, è un film che non brilla né per sceneggiatura né per regia né per la recitazione (per quanto la colpa è da dare soprattutto al copione “assente”).

Dispiace molto dover vedere un’artista come Francesco Pannofino all’interno di un prodotto come questo che la gente farà presto a dimenticare ma di certo non a digerire.

Un film che va assolutamente evitato per non riprendere ancora una volta la discussione attorno alla commedia italiana, al filone del cinepanettone che, seppur inizia a scemare pian piano, sembra ormai essersi radicato nel tessuto del cinema nostrano ed aver prodotto cloni e ibridi che faranno in modo, purtroppo, che un certo tipo di “cinema” e “comicità” superi il tempo e si ripresenti costantemente.

Cinemio ha intervistato parte del cast alla prima romana:

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