E’ stato presentato al BIF&ST 2025 come evento speciale, Musicanti con la pianola, documentario diretto da Matteo Malatesta e dedicato ai musicisti Pivio e Aldo De Scalzi. Nell’articolo anche un’intervista esclusiva a Pivio.
Musicanti con la pianola
Hanno creato colonne sonore per Ferzan Ozpetek, Enzo Monteleone, Alessandro Gassmann, i Manetti Bros, solo per citarne alcuni, e continuano a farci sognare ancora mentre ammiriamo un film nel buio di una sala cinematografica o a casa.
Musicanti con la pianola è dedicato a loro, Pivio e Aldo De Scalzi, che nel film raccontano la loro storia, il modo in cui si sono conosciuti e hanno iniziato a lavorare per il cinema. Si perché i due non sono fratelli e De Scalzi non è il cognome di Pivio che è invece il nome d’arte di Roberto Pischiutta, ma solo quello di Aldo.
Anche su questo i due scherzano nel documentario in cui, insieme al regista Matteo Malatesta, vanno in giro per i luoghi in cui è nata la loro passione per la musica ed il cinema. Il regista conosce bene i due artisti per cui ha curato molti lavori di regia come videclip o concerti e ha sentito l’esigenza di raccontare la loro storia, il loro sodalizio artistico e, ancor prima, il loro legame umano.
L’impostazione del documentario è molto informale: seguiamo i due artisti a casa, mentre chiacchierano amabilmente, ascoltiamo aneddoti su di loro da coloro che li hanno conosciuti o con cui hanno lavorato primo tra tutti proprio Matteo Malatesta che, volutamente, è anche davanti alla macchina da presa e, come un moderno Virgilio, li accompagna nella loro avventura.
Musicanti con la pianola è un documentario che qualsiasi amante di quella meravigliosa macchina che è il cinema dovrebbe vedere. Per comprendere il dietro le quinte della preparazione di un film ma anche per capire che ciò che porta ad un capolavoro è la collaborazione artistica di un gruppo di persone che amano ciò che fanno, compreso accompagnare con la musica scene memorabili.
Intervista a Pivio
Nel video la mia intervista esclusiva al musicista Pivio, al BIF&ST per presentare il documentario: