La terra delle donne

La terra delle donne: una storia al femminile nella Sardegna degli anni ’30. La recensione e le interviste esclusive

Arriva nelle sale dal 27 aprile dopo essere stato presentato in anteprima al BIF&ST 2023, La terra delle donne, diretto da Marisa Vallone e con protagonista Paola Sini e con Valentina Lodovini, Syama Rayner e Alessandro Haber.

La terra delle donne
La terra delle donne

La terra delle donne

Nella Sardegna degli anni ’30 Fidela (Paola Sini) è la settima di tutte figlie femmine e per tradizione deve diventare una coga, la strega del villaggio, che non può avere figli ma che aiuta le altre donne a farli partorire. Quando sta per accettare il suo destino le viene affidata dal parroco del villaggio (Alessandro Haber) Bastiana (Syama Rayner), anche lei settima figlia, mandata via dalla famiglia d’origine.

Con Bastiana, accudita segretamente anche da uno strano ex soldato inglese Thomas, Fidela scopre la gioia di sentirsi madre ma nel frattempo deve continuare a mantenere il suo ruolo ritrovandosi anche ad aiutare la sorella Marianna (Valentina Lodovini) che invece non riesce a coronare il sogno della maternità.

Il trailer del film

La terra delle donne: una storia sulla potenza femminile

Fortemente voluto da Paola Sini, attrice di origine sarda che del film è anche produttrice e sceneggiatrice, La terra delle donne è un racconto intimo e poetico di un mondo ormai molto distante da quello attuale ma che ci fa riscoprire il nostro rapporto con la terra e con la potenza della maternità.

Dal punto di vista tecnico il film è impeccabile: Marisa Vallone, con l’aiuto di una fotografia calda e avvolgente, riesce a trasportare lo spettatore in un mondo magico, una Sardegna ancestrale e poetica in cui la Natura è per prima lei madre che accoglie e sana i dolori più profondi.

La maternità è sicuramente il tema principale del film: c’è quella negata di Fidela, quella desiderata in modo ossessivo di Marianna e quella rifiutata di cui è vittima Bastiana. Intorno a queste donne-madri ruotano, come satelliti attratti dal pianeta, gli uomini del film, pavidi, affettuosi e paterni, violenti…

Intorno alle nostre protagoniste ruota anche l’eterna diatriba tra religione e superstizione, spiritualità sacra e profana che spesso si fondono e di cui Fidela diventa il simbolo o la vittima.

La terra delle donne è davvero un’ottimo film in cui è evidente il lavoro tutto femminile prima di tutto di Paola Simi che ha fortemente voluto il film e ha saputo attendere ben otto anni per vederlo realizzare come avrebbe voluto. E questo grazie sicuramente al contributo della regista (barese di origine) Marisa Vallone e di un cast perfettamente armonico nel quale oltre alla Sini spiccano una splendida Valentina Lodovini e la giovane Syama Rayner.

Assolutamente da vedere.

Le interviste esclusive a Paola Sini e Marisa Vallone ed il premio ricevuto

Di seguito le interviste esclusive che mi hanno concesso l’attrice protagonista Paola Sini e la regista Marisa Vallone.

Paola Sini protagonista de La terra delle donne (di cui è anche sceneggiatrice e produttrice), ha ricevuto al BIF&ST 2023 il Premio Mariangela Melato per la Migliore Attrice Protagonista dalla Giuria del pubblico della sezione competitiva ItaliaFilmFest, presieduta dalla produttrice Donatella Palermo. Nel video l’attrice spiega cosa significa per lei ricevere un premio intitolato a Mariangela Melato, racconta il suo ruolo di attrice, autrice della sceneggiatura e produttrice de La terra delle donne (per il quale ha scelto Marisa Vallone come regista) e afferma che con la sua casa di Produzione Fidelia continuerà a produrre film di respiro internazionale.

La galleria dei protagonisti del BIF&ST

Gli altri film presentati al BIF&ST 2023

Quando di Walter Veltroni

Il ritorno di Casanova di Gabriele Salvatores

Mia di Ivano De Matteo

Percoco di Pierluigi Ferrandini

Scordato di Rocco Papaleo

Amusìa di Marescotti Ruspoli

One Response

  1. Vito Signorile

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