Ciclo Totò: I due orfanelli, il feuilleton versione De Curtis

Nell’immediato dopoguerra, il cinema comico punta molto su un cavallo di razza di rara bravura: Totò. In questo articolo si parla di uno dei suoi primi grandi successi: “I due orfanelli”.

All’insegna del risparmio

Sfruttando costumi e scenografie di due pellicole precedenti ambientate a metà Ottocento e quindi all’insegna del risparmio, il regista Mario Mattoli che si rivelerà ben presto un aficionado a Totò in quanto lo dirigerà in svariate pellicole ,imbastisce una trama interessante e ricca di colpi di scena a cui la maschera dell’attore partenopeo si presta docilmente , senza perdere però la sua identità di interprete capace di gestire la scena da solo ,anche improvvisando.

Un partner ben assortito

A  Totò, mingherlino e non di alta statura, il regista contrappone come spalla un attore ben diverso, sia fisicamente che regionalmente: si tratta di Carlo Campanini  poi in seguito in coppia più volte con Walter Chiari. Campanini è più robusto e si porta dietro l’inconfondibile accento piemontese che   fa da contrasto con la parlata pienamente napoletana di De Curtis. I due attori sapranno amalgamarsi bene e Campanini si rivelerà una valida spalla anche se le strade dei due interpreti  si incroceranno solo  un’altra volta ne Il turco napoletano,  nel corso della lunga carriera di Totò.

Una graffiante satira

Nella pellicola, Totò pur imbrigliato da Mattoli di cui si conoscevano le posizioni politiche centriste, tese quindi a cauta moderazione, si lancia nel territorio della satira politica, prendendo impietosamente in giro il ventennio fascista, le conseguenze della guerra ( compresa la piaga dei borsari neri ) per poi scatenarsi, travestito da Napoleone Bonaparte, in un’analisi surreale ma coerente sulle cause  che scatenano i conflitti ,osservando da lontano i soldati che combattono e traendone dovute conseguenze: i furbi trionfano mentre gli ingenui che sposano la Causa ( rappresentati nella storia da un soldatino allampanato interpretato dal giovanissimo Raimondo Vianello) soccombono.

Le donne del film

Importanti nella  sua vita, le donne assumono un ruolo fondamentale anche nei film dell’attore De Curtis: in questa pellicola si passa dall’ingenua Isa Barzizza, collegiale diciottenne innamorata di un allievo ufficiale alla  formosa maliarda mangiauomini ,alla segaligna infallibile chiromante, per finire con l’austera direttrice dal cuore d’oro.

Romantico, satirico, comico,  I due orfanelli è un film imperdibile che consigliamo caldamente di vedere: con Totò il divertimento è sempre assicurato!