In anteprima al BIF&ST 2024, dove era in concorso nella sezione Panorama Italiano, e dal 4 aprile al cinema La seconda vita, di Vito Palmieri con Marianna Fontana e Giovanni Anzaldo. Qui la nostra recensione e le interviste esclusive ai protagonisti.
La seconda vita
Anna (Marianna Fontana) è una giovane donna dal passato difficile. Ha infatti scontato una pena in carcere e vorrebbe rifarsi una vita in un paese dove nessuno la conosce. Qui inizia a lavorare grazie all’aiuto del direttore della biblioteca che intuisce ciò che ha fatto e promette di non svelarlo a nessuno e conosce Antonio (Giovanni Anzaldo), un giovane fabbro del paese alle prese con l’arduo compito di riparare la campana della chiesa locale.
Il trailer del film
Può un errore lasciare un segno a vita?
E’ questa la domanda che si pone Vito Palmieri con il suo film La seconda vita. Scritto a quattro mani con Michele Santeramo, autore dell’omonimo libro, il film vuole indagare sulla possibilità di riscatto di chi ha commesso un reato anche grave, come nel caso di Anna, ma ha scontato la sua pena e vorrebbe vivere la propria vita.
Bravissimi i protagonisti: Marianna Fontana, che riesce a trasmettere con molta intensità il dolore sordo ed il senso di colpa che accompagnano Anna ma anche la forza nel volersi rialzare, e Giovanni Anzaldo che con poche parole ma grande presenza fisica interpreta un uomo combattuto tra il desiderio di una vita tranquilla e quello di potersi anche lui riscattare in un paese che permette poche possibilità.
Sullo sfondo la bellissima fotografia di Michele D’attanasio delle splendide colline di Peccioli con le sue statue giganti che sembrano osservare immobili le dinamiche umane.
Un bel film quello di Vito Palmieri che tratta un tema originale ed interessante entrando in punta di piedi nelle vite di coloro che, per un passato travagliato, si ritrovano a lottare tra la vergogna delle proprie azioni e la voglia di trovare un posto nel mondo.
La seconda vita – Parlano i protagonisti
Di seguito le mie interviste ai protagonisti Marianna Fontana e Giovanni Anzaldo e al regista Vito Palmieri