Il padre d’Italia è la seconda opera del regista calabrese Fabio Mollo, uno dei giovani autori più talentuosi del cinema italiano. Il film esce a distanza di tre anni da Il sud è niente (2013). La storia narra di un incontro di due anime, Paolo (Luca Marinelli) e Mia (Isabella Ragonese), che si trovano a dover affrontare quella fase delicata di un passaggio, un cambiamento radicale nella propria vita, dove ti chiedi come sarà il tuo futuro e fai un bilancio di tutto ciò che ti è accaduto per arrivare fin lì. Inoltre affronta anche il tema della maternità e di quanto sia difficile diventare responsabili di un altra vita.
Il padre d’Italia
Fabio Mollo ha scritto la storia insieme alla sceneggiatrice Josella Porto, con la quale aveva già collaborato per il documentario Giganti (2007) e “Il sud è niente“. Per il regista non è stato semplice riuscire a raccontare questa storia, che è un viaggio non solo dal nord al sud dell’Italia, ma anche interiore, che porta i due protagonisti che sono senza pelle, a trovarsi in una dimensione quasi onirica, dove il senso comune scompare, per aprire delle porte come solo due persone che non si conoscono possono fare.
C’è molto senso del gioco tra di loro, soprattutto nella prima parte del film. Luca Marinelli e Isabella Ragonese hanno avuto la libertà di potersi confrontare e lavorare ai loro personaggi con il regista, e anche la possibilità di cambiare delle scene e di improvvisare. Per la Ragonese, si tratta anche di due persone che si ritrovano ad avere cura l’una dell’altra, come fossero due angeli custodi, perché Mia cresce con l’assenza di una madre, che non vuole prendersi cura di lei, mentre Paolo cresce in una casa famiglia, senza i genitori.
Dal mio punto di vista, in questa storia quello che stona è che l’autore ha voluto caricarlo anche della questione della genitorialità, delle coppie di fatto, dell’omosessualità. Non era necessario che Paolo fosse gay per narrare questa storia, mi è sembrata una soluzione un po’ forzata, per cercare di parlare di argomenti abbastanza attuali. Avrebbe funzionato di più se avesse lasciato più libertà allo spettatore di interpretare il film, senza dargli troppe indicazioni.
La sorpresa è stata quella di sentire cantare Isabella Ragonese in una cover di una canzone degli Smith, che oltre ad essere molto credibile, sfoggia anche una voce interessante, interpretando un brano complesso.
Il padre d’Italia uscirà nelle sale giovedì 9 marzo 2017 distribuito dalla Good Film.