Anche il mese di ottobre si avvia al termine e ci si prepara per l’americana festa di Halloween dove streghe, vampiri, zombies riemergono dalle tombe per portare un po’ di terrore (come se ne avessimo bisogno visto il succedersi di eventi tragici nel nostro paese) nelle nostre fredde serate autunnoinvernali.
Tra i morti che risorgono c’è n’è uno fresco fresco, appena inumato che non ne vuol sapere di starsene buono buono al fredduccio del suo loculo.
Cosa si vede in questo film?
E’ uscito infatti, da pochi giorni, sugli schermi di tutto il mondo il film su Michael Jackson “This is it”, di Kenny Ortega, una sorta di compendio musicale sulle fatiche del re del pop in procinto di allestire il suo ultimo show inglese. La pellicola, che ha già incassato globalmente 20,1 milioni di dollari, secondo i dati forniti dalla distribuzione (ma solamente 7,4 milioni di dollari in America, un po’ pochini per la superstar stelle e strisce), ci mostra un Michael Jackson felice, preso dalle sue coreografie, amico di tutti i suoi collaboratori, con il sorriso sempre sulle labbra, quasi a voler rimarcare il suo amore per la vita.
In 110 minuti di pellicola il Michael se la canta e se la balla tra fantascientifiche scenografie 3D, immagini patinate e i classici urletti che tanto hanno fatto la sua fortuna. Urletti che iniziano a mostrarsi al pubblico cinefilo nel 1978, quando Michael interpreta lo spaventapasseri nel film “The Wiz” di Sidney Lumet; qui il reuccio del pop canta, balla e si dimena insieme alla sua fida amica Diana Ross.
This is it: il trailer ufficiale italiano del film in uscita il 28 ottobre.
Ma quali sono i passati cinematografici di Michael?
Nel 1986 il reuccio comincia a strafare e insieme a George Lucas e Francis Ford Coppola realizza Capitan EO, è un cortometraggio musicale di fantascienza della durata si soli 17 minuti che costò tra i 17 e i 30 milioni di dollari (per l’occasione interi teatri vennero modificati per favorire gli effetti speciali durante la proiezione del film); grande successo per Michael che nel film canta, balla e si dimena; Moonwalker, diretto da Jerry Kramer nel 1988 fa scoprire a tutto il mondo la celebre camminata all’indietro di Michael, di cui ancora oggi siamo vittime; elemento di punta del film un Jackson che canta, balla e si dimena a suon di videoclip ed animazioni; nel 1997 esce Ghosts di Stan Winston, in cui Jackson interpreta la parte di un Maestro che vive da solo in un castello spettrale ed occasionalmente, diverte i bambini con alcuni “giochi di prestigio”.
Uno dei ragazzini racconta tutto alla madre, che avverte della cosa Jackson, vestito da Sindaco, che mentre canta, balla e si dimena organizza una fiaccolata fino al castello del Maestro per convincerlo a lasciare la città. Il film incassa come al solito diversi milioni di dollari.
Nel 2001 Michael si produce in Dangerous – The Short Films, raccolta di videoclip in cui, pensate un po’ canta, balla e si dimena; nel 2002 il reuccio fa una breve apparizione in Man in Black 2 di Barry Sonnenfeld; grande scompiglio desta la sua comparsa nel film perché per la prima volta Jackson non canta, non balla e non si dimena; i fans atterriti affossano il film che non raggiungerà mai il successo del primo Man in Black.
Ultima apparizione del reuccio, prima di This is it è Miss Cast Away , film indipendente del 2004 di Bryan Michael Stoller; il film raccontra la storia di un aereo che trasporta le quaranta concorrenti del concorso di bellezza Miss Galassia dagli Stati Uniti al Giappone, quando all’improvviso si schianta su un isola deserta. Non ci sono vittime, ma le naufraghe troveranno sull’isola una stravagante Arca di Noè e uno strano personaggio che, aimè, canta, balla e si dimena.
Di certo il cinema si è impossessato spesso di Michael Jackson (o forse è il contrario) nel corso della sua lunga carriera, e se proprio non è la sua spiccata attitudine alla recitazione e il suo slancio autoriale ad emergere è invece la sua esigenza da infante di giocare a fare il cinema che è prevalsa nelle sue apparizioni. Un cineclip ad uso e consumo dei fans, con poche velleità narrative ma assolutamente dettato dall’estetica, come d’altronde un po’ tutta la sua vita.
Forse continueremo a vederlo al cinema il reuccio Michael Jackson e forse, quasi sicuramente, stanotte, in qualche stradina buia della nostra città, ci apparirà un losco figuro che cammina all’indietro, emette strani urletti, si tocca il pacco, canta, balla e si dimena: no, non sarà Lui ma sarà soltanto uno degli ubriachi che, vestito da zombie, starà cercando un angolo per liberarsi di tutto il vino che ha bevuto.
@luigi: grande luigi, mi è molto piaciuta la tua ricostruzione cinematografica di tutti i film in cui Michael ha partecipato!
Desumo che quindi il film lo hai visto…a mio modo di vedere serviva questa tua “provocazione” per fare scendere dal piedistallo quello che è stato un grande cantante e forse non solo questo per qualcuno, ma non è detto che a tutti debba piacere per forza come stanno cercando di fare.
Grazie ancora, paola.