Continuo a parlare, per la mia rubrica dei registi emergenti, dei piacevoli incontri fatti all’ultima edizione del BIF&ST. Il regista di oggi, Giulio Mastromauro, ha presentato il suo cortometraggio Amor Taciuto nella sezione Puglia & Cinema e, visto quanto mi ha emozionata, ho pensato che dovevo assolutamente parlarne.
Giovanissimo regista con una laurea in legge, Giulio Mastromauro ha acquisito esperienza lavorando nell’ultimo anno sui set di Nanni Moretti (Habemus Papam) e Lucio Pellegrini (La Vita Facile) e collaborando a diversi documentari, videoclip e cortometraggi. Amor Taciuto è il suo secondo cortometraggio.
Amor Taciuto
Raccontata da un simpatico giullare (Ernesto De Stefano), è la storia d’amore, un pò sui generis, dall’infanzia al matrimonio, tra Mattia (Pietro Manigrasso) e Giulia (Emanuela Barilozzi).
Narrato con una delicatezza e una sensibilità che si trovano raramente, soprattutto in un cortometraggio, Amor Taciuto risulta molto ben riuscito grazie ad una fantastica fotografia e alla capacità di interpretazione dei protagonisti, che raccontano tutto semplicemente attraverso gli sguardi (splendidi quelli di Pietro Manigrasso ed Emanuela Barilozzi) riducendo al minimo i dialoghi.
Quasi tutta la storia è raccontata, in un’ambientazione da favola moderna, da una voce fuori campo e dalle musiche di Stefano Ottomano che donano alle scene la giusta intensità. Una menzione va sicuramente alla straordinaria interpretazione di Ernesto De Stefano che si libra letteralmente lungo tutto il film dando voce, senza dire nemmeno una parola, ai sogni ed ai desideri dei protagonisti.
La colonna sonora di Stefano Ottomano
E ora lascio la parola al regista
Giulio, come è nata l’idea di Amor Taciuto?
Non me lo ricordo. Ti sono sincero. Ricordo solo di aver partorito l’idea più di un anno fa. In genere scrivo soggetti fantastici, però prima di scrivere faccio introspezione del particolare momento che sto vivendo. Parto dalla realtà insomma, e poi ci costruisco attorno una serie di bugie. E la cosa mi diverte molto.
Quali sono state le difficoltà che hai avuto durante la lavorazione? E dopo?
Chiaramente la difficoltà nel reperire i fondi. Ma non ne ho fatto un dramma, è un problema comune alla maggior parte dei miei colleghi. Così mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato a bussare porte. Qualcuno mi ha aperto. Le difficoltà più grandi le abbiamo avute in post-produzione. Sembrava che nessuno fosse in grado di montare il mio film. E’ stata una lunghissima gestazione (durata più di 4 mesi) ma alla fine, come tutte le favole a lieto fine, ce l’abbiamo fatta.
Il BIF&ST è stata la prima occasione di mostrare il tuo corto?
Amor Taciuto ha poco più di un mese di vita. Appena montato siamo stati invitati a presentare il corto in anteprima al Bif&st 2011, nella sezione collaterale Puglia & Cinema. Chiaramente, nonostante il fuoriconcorso, non ce la siamo sentita di rifiutare l’invito, dal momento che il Bif&st è una vetrina molto prestigiosa e si avvia a diventare uno dei festival italiani più importanti.
E’ recente invece la notizia del secondo posto al CERANO FILM (Como). Fa ben sperare come risultato, visto che si tratta del primo festival a cui partecipiamo, questa volta in concorso. Noi della ZEN ci auguriamo sia il primo di una lunga serie di successi.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho scritto 5 soggetti negli ultimi due mesi e mezzo. Ho ritmi di scrittura piuttosto alti. Racconti di clown e spiritelli. Storie di fantasmi e di sentimenti che sfidano i confini spazio temporali dell’umana natura. Di amore e di morte. E’ questo il cinema che mi piace e che vorrei continuare a fare. Nel frattempo, continuo serenamente la mia gavetta, con la consueta voglia di vivere e imparare.
Hai qualche aneddoto particolare da raccontare?
Ho avuto la fortuna di avere sul set attori bravissimi, su tutti i tre attori principali. Pietro Manigrasso non dice una parola, ma parla con gli occhi ed è eccezionale. Emanuela Barilozzi dà lustro al corto con la sua bravura e bellezza anticonvenzionale. Ernesto De Stefano, attore di teatro, era alla prima esperienza cinematografica ed è stato gigantesco (il regista Roberto De Feo mi ha domandato più volte dove lo avessi scovato).
Le musiche sono uno dei punti di forza di Amor Taciuto. Il maestro Stefano Ottomano, dopo aver visto una sola volta il premontato, le scrisse in appena 2 giorni, nonostante fosse impegnato nella realizzazione del suo secondo album. E’ stata una grande prova di amicizia. Quando le ho ascoltate mi è venuto un colpo. Erano magnifiche.
La potenza del cortometraggio risiede nella bravura e umanità delle professionalità che ci hanno lavorato. Sul set si respirava amore per il cinema e per il progetto. Cara Antonella, è merito loro se sei qui ad intervistarmi. Ringrazio su tutti le due produttrici della ZEN .movie , Camilla Daneo e Rosita D’Oria. Il direttore della fotografia Dario Di Mella, l’amico regista Alessandro Porzio, cui ho spesso fatto da aiuto regia e che ha ricambiato il favore, Laura Rotunno e Marcella Acconcia. Sono loro i volti della neo nata ZEN .movie.
Ringrazio Giulio Mastromauro per la sua disponibilità facendogli un in bocca al lupo per i suoi tanti progetti futuri che attendo con curiosità.
@Foto di Miriam De Candia