Fiore

“Fiore” (2016) di Claudio Giovannesi. La disperata ricerca dell’amore

Fiore di Claudio Giovannesi ha partecipato alla 69ma edizione del Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, con un grande successo di pubblico e critica. E’ da oggi nelle nostre sale.

Fiore

Fiore di Claudio Giovannesi Locandina

Fiore

Claudio Giovannesi ha raccontato di aver scoperto che a Casal del Marmo esiste un istituto minorile, dove ci sono due palazzi che dividono gli uomini dalle donne. Insieme ai suoi sceneggiatori Filippo Gravino (Una vita tranquilla e Alaska)  e Antonella Lattanzi (scrittrice oltre che sceneggiatrice) ha indagato su questa realtà parlando con molti ragazzi e ragazze ed è così che si è delineata la struttura del film ed i suoi personaggi.

Ancora una volta il regista ci parla di una storia ai margini, come fu per Alì ha gli occhi azzurri (2012), utilizzando degli attori non professionisti, che provengono dai quartieri periferici. La protagonista si chiama Daphne Scoccia, esattamente come il suo personaggio, ed è stata molto naturale davanti alla macchina da presa. La fotografia è affidata a Daniele Ciprì (grandissimo direttore che recentemente ha lavorato anche con il maestro Marco Bellocchio).

Ci sono molti piani sequenza, la telecamera segue Daphne in maniera molto ravvicinata, senza darle tregua, quasi a volerle penetrare l’anima. Spesso i suoi silenzi sono più potenti di qualsiasi parola. La camera si sposta solo per inquadrare quello che lei sta osservando in quel momento, per rivelarne i suoi stati d’animo, e quando l’immagine si perde in questi cieli immensi è li che la protagonista riesce a sentirsi meno in gabbia.

Fiore Daphne Scoccia

Daphne Scoccia in una scena del film Fiore

La vita in un riformatorio è dura, ha delle regole da seguire molto ferree, e se le trasgredisci, come nel caso di un rossetto fatto entrare clandestinamente, si è soggetti a visite corporali, ad ispezioni e punizioni, che ad un occhio esterno, posso sembrare esagerate. Daphne vorrebbe sfuggire a queste regole. Sogna una vita fuori, insieme al padre Ascanio (Valerio Mastandrea) che invece la respinge, rifiutando la sua tutela ed il suo amore.  Mastandrea  ha deciso, dopo aver letto la sceneggiatura, di compartecipare al film come produttore.

Fiore Daphne Scoccia Valerio Mastandrea

Daphne Scoccia e Valerio Mastandrea in una scena del film Fiore

E’ amara la vita se ti viene negato l’amore. Tutto nasce da questo disperato bisogno, quando la vita ti priva di tutto, perdi l’equilibrio e cadi in un vortice da cui poi è difficile uscirne, e soprattutto è difficile rientrare dopo nella società.

Molto bella la cura delle musiche, che come sempre sono composte da Claudio Giovannesi e Andrea Moscianese, con cui collabora da molto tempo.

Fiore Claudio Giovannesi

Claudio Giovannesi il regista di Fiore

Bravo anche Joshua Algeri, anche lui al suo primo film. Hanno entrambi una scioltezza nel modo di stare davanti alla macchina da presa, che sembrano dei professionisti. Questo grazie anche ad un regista che sa davvero dirigere gli attori.

Il film uscirà nelle sale mercoledì 25 maggio 2016 con la Bim distribuzione.

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